Interviste a margine della conferenza internazionale "Identità, sostenibilità e innovazione nel mediterraneo"

Senatrice Petrucci allora il Mediterraneo un area di da dal valore storico artistico immenso che a mille potenzialità di sviluppo
Quali sono a suo avviso diciamo l'interventi le misure i provvedimenti che vanno presi affinché questa potenzialità possa concretizzarsi possa tradursi in nuovo benessere per tutta l'area
Io dico che l'Italia il punto centrale dell'Europa si pensi dov'è collocata no
Si parla di questi unioni parlamentari europei tamo pm e parliamo di Stati del Nord e Stati del Sud come siamo il punto centrale lei si immagini un orologio siamo il punto da dove partono le lancette quindi sembra il fulcro del Mediterraneo ed è qui che dobbiamo far partire le principali idee e i principali interventi io penso che l'Italia sia dotato di grandi menti di grandi persone di grandi potenzialità abbiamo tutto in Italia basta saperlo sfruttare saperlo rendere al massimi e livelli io credo che le prime cose da fare sia riportare l'identità italiana su tutto il Mediterraneo far capire che l'Italia c'è finora siamo stati un po'il fanalino di coda non ci siamo resi conto di quello che avevamo liberamente mi parlava di grandi potenzialità ma insomma la cultura cioè la nostra cultura Roma la bellissima Roma dove siamo oggi sì un po'diciamo una città dove venire ma nessuno ha mai capito il potrà essere veramente il centro del mondo
Lippi da qui dobbiamo far partire norme leggi a livello parlamentare ma anche input il dialogo quello che mancato il dialogo la fondamentale oggi siamo a cercare di mettere insieme non l'ambiente con la cultura ma l'ambiente con la cultura con l'agricoltura con la politica con l'economia dobbiamo cercare di unire tutto insieme
Ecco solo così riusciremo a tenere veramente
Dei risultati per l'Italia mai sono vita per l'Europa
Ecco giusto quindi rivalutare il ruolo strategico che l'Italia ruolo centrale dell'Italia nel Mediterraneo
E improntare diciamo una strategia che sia di dialogo con tutti gli altri gli altri paesi quali settori lei vede maggiormente strategici per appunto
Impostare questo dialogo e quindi impostare anche un piano di di sviluppo per tutta l'area del Mediterraneo con l'Italia protagonista
Parliamo di transizione ecologica quindi penso che oggi l'Italia si debba soffermare su questa locuzione importantissima anche usiamo spesso e difficilmente la colleghiamo a quello che di cui ha bisogno
Noi dobbiamo valutare tutte le risorse è presente all'interno dell'Italia l'Italia ricchissima ricchissima
Di materie prime ricchissima di terre rare
E lo è tutto il Mediterraneo dobbiamo cercare di investire ognuno di noi deve fare la sua parte deve dare quelle che sono le peculiarità di ogni Paese metterle insieme per poi portare ad un grande mercato che è quello del Mediterraneo e non di singolo stato
Perfetto grazie grazie senatrice
Sergio Marchi caposegreteria tecnica del Masaccio parliamo di sostenibilità lì mi alimentare e bacino del Mediterraneo quali sono le misure e le diciamo i provvedimenti le le iniziative che potranno mettere in collegamento questi due elementi cioè come l'Italia con la sua grande ricchezza alimentare con la sua grande ricchezza agricola
Può contribuire allo sviluppo dell'area del Mediterraneo
Sì intanto ringrazio ride per all'iniziativa di questa mattina e anche per aver ha voluto puntare l'ambito della di questo dialogo importantissime ero Mediterraneo sulla cucina identitaria
Cucina identitaria voi sapete che la cucine italiane sulla proposta a candidatura al patrimonio immateriale dell'UNESCO o per quello che rappresenta
Nicchie significa cucine denti Tarja significa scommettere sul sistema Italia anche soprattutto nell'agroalimentare noi abbiamo oltre ottocento prodotti di eccellenza record assoluto a livello locale a livello mondiale
Significa non soltanto Pilla non soltanto sessanta miliardi di export ma significa anche cultura anche identità anche stile di vita
Ed è un modello o per certi versi unico che punta sulla biodiversità che punta sulla specializzazione che punta sulla qualità perché l'Italia vince appunto sulla qualità e sull'eccellenza
Chiaro che il cibo
Per noi ma anche per voglio dire tutti i Paesi dell'area euro-mediterranea rappresenta anche un fattore un fil rouge identitario
Attori millenario basti pensare al valore simbolico di alcuni prodotti come l'Oglio come il vino come il pane
Che legano culturalmente tantissimi popoli ecco riallacciare queste fila farlo è una posizione di dialogo ma anche convinti della forza dell'eccellenza i prodotti italiani è sicuramente importantissimo per questo abbiamo voluto con forza la candidatura della cucina italiana patrimonio Unesco
Sappiamo che la dieta mediterranea patrimonio Unesco fin dal due mila tre patrimoni materiali UNESCO
Il Governo il ministero dei colture messa Francesco Lo Brigida in questo sono assolutamente in prima fila a noi
Abbiamo voluto inserire nella nell'ultimo bilancio da finanziare al dicembre scorso un fondo importante dedicato per la sovranità alimentare per sostenere le filiere in difficoltà e rilanciare a i prodotti di maggiore qualità a livello a livello italiano
Abbiamo scommesso un name sull'innovazione sulla formazione puntando moltissimo anche sull'imprenditoria giovanile sulla imprenditoria femminile con delle misure dedicate a questo scopo siamo vicini ovviamente all'Emilia Romagna altre regioni colpite dalla disastro dell'alluvione
Scommettiamo sul sistema Italia anche a livello europeo basti vedere le votazioni unanime del a dei gruppi italiani al Parlamento europeo anche recentissime difese non si doti di eccellenza
Che rappresentano un po'ancora novità per il sistema Italia non portiamo i contrasti interni fuori ma quando siamo fuori almeno nel campo dell'agroalimentare ma non solo ci muoviamo come sistema Italia ecco tante novità messe insieme e quindi ben venga insediati questa mattina e ci troverà sicuramente sempre
Al fianco di chi vuole difende l'eccellenza italiana
A livello per livello mondiale e attraverso questa eccellenza i nostri prodotti e il dialogo tra i popoli
Perfetto grazie
Tutto Giuseppe Provenzano project manager l'Unione per il Mediterraneo
Lei ha parlato di alcune priorità
Tra cui sicurezza energetica sicurezza alimentare affrontare fronteggiare i cambiamenti climatici che uniscono in qualche modo e e fanno da base per un dialogo proficuo tra i Paesi dell'Unione per il Mediterraneo in che modo questo dialogo sta procedendo
Innanzitutto parliamo di una spinta senza eguali che viene data dai ricercatori dei centri di ricerca della nostra Regione per sui temi della sostenibilità
Che hanno spinto per la prima volta nella storia i ministri della ricerca dell'innovazione dei nostri quarantatré Paesi ad approvare un'agenda un'agenda di ricerca innovazione su tre temi molto concreti che sarebbe il cambiamento climatico le energie rinnovabili e la salute
Si tratta di elementi che sono essenziali alla sopravvivenza stessa della regione mediterranea in quanto ci troviamo in una regione colpita in maniera senza precedenti al cambiamento climatico
Che viene anche scombussolata in quelle che sono il per equilibri e quindi anche per la sicurezza alimentare
E che viene anche con afro atto va dovesse affrontare delle sfide in ambito di ricerca sul dato che è sempre il Doge no verte energie rinnovabili
Qui i ricercatori centri di ricerca gli innovatori del Mediterraneo hanno la possibilità hanno l'esperienza anche e hanno anche dei delle connessioni canto costruiti con gli anni per cercare di affrontare questa sfida senza precedenti hanno le competenze
Quello che da parte nostra dobbiamo cercare di fare e di mettere in risalto le loro eccellenze aiutarli nel connettersi fra di loro fra i due fra le due sponde del Mediterraneo e aiutare queste questi contatti
Qual è il ruolo dell'Italia così centrale nel Mediterraneo all'interno di questa Rete di diplomazia diplomazia scientifica come l'ha definita lei
Ma Italia e da sempre un protagonista per quanto riguarda la cooperazione sia a livello universitario che accademico che di ricerca sia per quanto riguarda la condivisione delle competenze tra il nord e il sud del Mediterraneo in Italia un ponte Joy sia a livello geografico ma anche sia a livello umano che riesce a connettere a comprendere i bisogni Hippolyte potenziali punti di forza
Sia del Nord che del sud
L'Italia si trova in una ottima posizione per quanto riguarda la cooperazione di però di ricerca con il Sud e certamente a sia l'interesse che le competenze per aiutare in questo ruolo di ponte fra il le due parti del Mediterraneo
Grazie
Ambasciatore Riccardo Sessa presidente signori nel suo intervento lei ha tratteggiato diciamo una situazione di riconoscibilità e di affermazione dell'area mediterranea ancora come un work in progress in realtà come qualcosa che deve ancora fermarsi compiutamente
Perché questo quali sono gli elementi che storicamente hanno impedito questo e quali prospettive ci sono
Ma guardi vorrei vorrei essere chiaro cioè qui non è che noi quando parliamo di Mediterraneo parliamo di una realtà sconosciuta parliamo di una realtà estremamente complessa e articolata
Le cui complessità e le cui articolazioni a mio avviso continuano non essere totalmente capite dai Paesi delle due sponde del Mediterraneo
Se si fax l'esempio per esempio di di come alle Nazioni Unite la l'area geostrategica del Mediterraneo sia sostanzialmente divisa tra l'Europa e l'Africa si capisce che c'è qualcosa che non funziona
Un Paese né come l'Italia come pochi altri deve giocare con serietà la carta del Mediterraneo proponendo iniziative concrete
Volte finalmente io dico finalmente perché sono decenni che se ne parla a creare quella condivisione di valori che superando tutte le barriere che purtroppo ancora esistono e non soltanto in materia culturale o religiosa o sociale
Possano veramente impostare in un'aria così vitale per la sicurezza del mondo
Una cultura nuova o su su concetti che si stanno affermando che oggi sono da un punto di vista strategico estremamente importanti come quelli della sostenibilità e dell'innovazione un mondo migliore nel quale auspicabilmente questa parte dove è nata tutta la storia del mondo diciamo la verità
Con tutto il rispetto per il mondo per il mondo per la parte del mondo orientale io sono stato ambasciatore in Cina e quindi mi riferisco a quella civiltà insomma nella nostra parte non a caso si parla di Mediterraneo come culla della civiltà ebbe che il Mediterraneo possa essere la culla della civiltà del quarto millennio
Una battuta all'Italia che ruolo può giocare in questo in questa prospettiva
Fondamentale se c'è un Paese che riesce dar sempre a parlare con tutti
Senza alcuna senza alcun preconcetto questo Paese è proprio l'Italia sono sicuramente gli italiani non a caso siamo i nostri vicini
Giulio Andreotti diceva che i vicini sono come i parenti uno non se li sceglie
E quindi questo spiega l'attenzione e l'impegno con il quale da decenni e decenni e decenni l'Italia in tutti i campi culturale politico scientifico tecnologico industriale
Della conservazione di un patrimonio culturale che in molti campi addirittura comune se uno pensa che dall'altra parte del merito Arriano troviamo dei teatri romani come quelli che abbiamo noi
Grazie grazie
Professor Gianluigi Rossi direttore dell'Osservatorio sul Mediterraneo dell'Istituto San Pio quinto di studi politici
Lei nel suo intervento ha parlato di una riscoperta dell'Africa ci vuole spiegare meglio in che termini sta avvenendo questo processo che secondo lei dove porterà
Allora mi pare che l'Africa negli ultimi tempi sia stata un po'dimenticata questo vale a livello economico anche persino accademico in Italia ma direi anche è un discorso europeo
E direi che la Guerra in Ucraina è stato l'elemento che ha provocato prodotto questa riscoperta dell'Africa ma questa riscoperta dettata dalla necessità che l'Europa di disporre di fonti di per rifornirsi riti gas idrocarburi accede quindi c'è stata all'origine c'è questo elemento chiave diciamo anche che uno dei motivi per cui l'Europa è stata abbastanza sei piuttosto assente in Africa è che l'Europa non ha agito in Africa da sola ognuno è andato per conto suo e poi i paesi della l'Unione europea
E quindi comunque molto interessante questa questa riscoperta chiamo il suo odio per l'Africa
Del determinata anche dalla apprensione crescente nei riguardi della politica della dell'espansionismo economico cinesi in altri campi e anche dalla politica condotta dalla Russia
Che dispone di una sua come dire legione straniera che influenza alcuni governi africani in particolare nel Malik pensiamo alla presidenza della gruppo panche nere in interi in Cirenaica
Quindi e l'Europa anche per questo motivo comincia a svegliarsi poi naturalmente sempre molto forte il problema dei migranti e quindi anche quello
E costringerà Europa ad occuparsi molto di più di quello che attiene in Africa qui serie di motivi si
Questo può in qualche modo agevolare il dialogo tra diciamo la sponda nord del Mediterraneo e quella sud suo avviso
Ma io direi
In cui si direi che è una necessità
Però farlo in maniera diversa da come non est è stato fatto in passato per esempio il processo di Barcellona del novantacinque
Tutto sommato è un fallimento quindi bisogna farlo no in modo diverso da come è stato fatto questo dialogo
Grazie