Il 9 maggio e il terrorismo: intervista a Stefania Limiti

E a radio radicale siamo con Stefania Limiti saggista giornalista ha scritto tanti saggi sul sul terrorismo in Italia anche sull'altro sul caso Moro
Domani o oggi per chi sente l'intervista sarà la giornata in cui si ricordano le vittime del terrorismo che anche la giornata del per l'isolamento del corpo di Aldo Moro in via Caetani
è una giornata particolare in cui si riflette e si sente hanno molte cose sul sul caso Moro allora le volevo chiedere lei ieri se ne si sente di fare e soprattutto come viene trattata la
La figura di alto moro che vedo che ogni anno si presta diciamo a rivelazioni a contraddizioni anche a al a un modo di vedere la figura di questo statista che cambia di anno in anno a seconda del tipo di relazione che si porta dietro
La non so se la figura cambia di anno in anno diciamo che
Il momento di guardare
A quella vicenda
Alla sua azione politica alla sua figura politica un po'
Discostandosi dal particolare no perché il fatto che il caso Moro sia stato così frantumato nella sua dinamica
Ha aiutato anche ovviamente i la corsa diciamo e la la e l'impegno alla sua ricostruzione che non è stata fatta dalla magistratura insomma
I processi sono stati fatti
Non ricostruendo di fatto le le le la dinamica degli eventi noi non sappiamo ad oggi come andarono le cose
Perché se ci sono stati processi condanne sì ci sono stati processi e condanne sappiamo che un gruppo armato le Brigate Rosse ha rapito Moro e il sedici di marzo a ucciso degli agenti della sua scorta lo ha tenuto in ostaggio per cinquantacinque giorni e poi
Dopo intense trattative che hanno mobilitato le più importanti cariche
Diciamo delle istituzioni mondiali soprattutto penso a Paolo sesto al Papa in quel momento ma anche altri leader che si sono mossi da
Fidel Castro Arafat il maresciallo Tito la Caritas internazionale insomma quindi c'è stata una mobilitazione a intorno alle trattative
E che non è ed è finita perché le parti non si sono messe da corto
Non c'è stato diciamo un mancato incontro e noi non sappiamo neanche come fare è finita sappiamo ormai che c'era in una stanza del Vaticano un tavolo con una montagna di soldi che il Papa aveva
Messo insieme
Per appagare il riscatto e ottenere
La liberazione di Aldo Moro sappiamo che arriverò batterie Sissi ormai su questo su questo diciamo ci sono testimonianze
Incrociati e credibili dei collaboratori stili di Paolo sesto la Santa Sede ammesso ufficialmente beh e su
Figurati se la Santa sede FAO un bravo diciamo e l'ufficialità qualcosa di sacro quindi
Ero faceva a Firenze lo faceva a fin di bene invece non c'è niente che insomma in quel possiamo dire
Ma davvero c'è tra l'altro una voce della enciclopedia Treccani curata da Miguel Gotor che ricostruisce proprio le trattative
Vaticana ed è molto interessante ci sono tutti i particolari
E sostanzialmente noi abbiamo questa stanza del Vaticano come una montagna di soldi e una telefonata che arriva e dice non se ne fa niente ma dall'altra parte del telefono
Per lo stesso persiste la stessa ammissione diede il collaboratore del Papa Burio non sappiamo chi chi c'è
Questi soldi da dove
Beh sono stati messi insieme
Dal mondo o imprenditoriale dagli amici del Vaticano comunque se ne parlò subito ma a Milano c'era un'importante fondazione che si chiama Fondazione Balzan
Che era Diretta con da un premio tutti gli anni che tra l'altro l'aveva dato anche a Giovanni ventitreesimo penso di sì
E ed era diretto all'ora da da padre giù carta padre Enrico Zucca che è un prete molto molto speciale molto particolare molto interno al diciamo le cose profonde della Repubblica era il prete che feci la trattativa per salvare la salma di Mussolini che venne rapita no
E l'affare salmone come si come si chiamò allora quindi insomma comprende interno a all'intelligenza sostanzialmente legato non a caso al servizio segreto Ruins
Informativo che si chiama anello perché era informale e annui è rimasto solamente il suo nomignolo il suo soprannome diciamo così
Ma padre Zucca fece due interviste nel settantotto subito dopo
Il ritrovamento del cadavere di Moro parlando della sua trattativa dei suoi contatti con i brigatisti nel confessionale
Sostenendo che poi le sue attività erano state fatte saltare per ordine di di Giulio Andreotti insomma noi abbiamo
Un insieme infine c'è la prova di questo
Bene c'era però ci sono le sue interviste le sue interviste e
Il problema è che non fu fatta a suo tempo anzi lì le interviste ben due rimasero un po'nascoste per molto nascoste non perché qualcuno di Anna scusa non se ne parlò poi se ne è parlato quando è stato scoperto ma siamo già a metà degli anni novanta l'esistenza dell'anello a cui padre giocare allegato altrimenti questa trattativa andò o
Antifumo insomma e in buona sostanza quello che voglio dire e che le trattative ci furono furono intense a mio giudizio la DC fece fase segnalavo le mani ci fu un incontro a Palazzo Chigi all'inizio dei cinquantacinque giorni nel quale Andreotti disse anche al pc
Che Paolo sesto si sarebbe dato da fare che loro avrebbero lasciato fare ma poi ci furono delle interferenze che si misero i in mezzo che evitarono che le trattative potessero andare a buon fine insomma io alla favola delle BR che sono un gruppo di duri e cattivoni che vogliono il sangue
Sono dei terroristi ovviamente ma in quel contesto lì mi sembrano più un gruppo che è stato giocato che è stato in qualche modo ha deragliato perché fanno il loro atti la loro azione rivoluzionaria per
Fare il processo alla DC fanno una strage ammazzare un sacco di gente
Non fanno il processo alla DC non rendono pubbliche le carte anzi probabilmente c'è un mercato attorno a queste carte visto che una parte non si trova un pezzo di carta e venne ritrovata solamente
Dietro a un pannello
Negli anni novanta
Loro avevano detto che mancava qualcosa dei soldi ma non hanno mai indicato quel pannello lì insomma e allora in definitiva quello che di voi che non ci credo alla storia di questo gruppo che che tiene ferma la sua la sua volontà assassina e dall'altra uno stava
Tu che invece è fermo e subisce passivamente Derelli tragicamente gli eventi non è una visione un po'
Assolutoria del delle Brigate Rosse
No affatto le Brigate Rosse sono responsabili di una strage e quella fatta in via Fani e sono responsabili di un'azione completamente folle oltre che assassina no non direi non c'è nulla di assolutorio dico che le cose sono andate in un certo modo
E che in questo modo noi ancora non abbiamo chiaro perché non ce l'hanno raccontato gli interlocutori che vengono
Inseriti nella con nel nel dialogo che c'è tra BR IDC questo il punto ci sono dei delle interferenze che non sono chiare sono quelle interferenze che poi hanno tutto l'interesse a fare in modo che io insomma relazione di Aldo Moro salti letteraria
Secondo lei è ampiamente diffuso diciamo la tesi prevalente resta sempre quella dei cosiddetti retroscenisti
Che vedono diciamo un palcoscenico più ampio dietro la morte di di Aldo Moro io m'è capitato di vedere recentemente di dei convegni sul caso Moro ho visto che insomma questi convegni si riempiono molto facilmente anche contesti come quella che riguarda per esempio noi nove maggio spesso supera i tempi del ritrovamento per colpo di Aldo Moro però vedo che anche alcuni elementi di questa vicenda del nove maggio
Vengono ignorati come per esempio il caso di Vitantonio Raso
Io direi che è piuttosto nell'ordine delle cose che una vicenda così complessa
Metta insieme i punti di vista ricerche personali di studiosi di curiosi
Insomma io dico che negli anni passati i giornalisti di di di di prima di primo ordine hanno contribuito a impedire che insomma
Che che che le menzogne fossero più di quelle che ci hanno detto quindi e è stato un caso ricostruito così empiricamente nel corso del tempo sotto l'incubo incalzare della cronaca di testimonianze di di vicende che via via venivano fuori quindi è normale che alla fine il caso sia diventato un po'un un rebus un enigma
Il problema viene gay giornalisti saggisti abbiano contribuito magari creare a creare confusione a qualcuno anche sì ma insomma
Non direi che questo è il problema il problema è che qui non abbiamo documenti nell'ultima intervista che ha rilasciato Luigi Zanda
Al Corriere della Sera di recente ad aprile l'intervista si apre dicendo l'Italia era un Paese sotto tutela quindi quello che
Quello che è accaduto compreso il caso Moro
E sarà scritto negli negli archivi dei dei Paesi alleati o non alleati insomma da qualche parte forse dei documenti usciranno fuori non so per quale generazione saranno disponibili e in ogni caso non si può pensare che un uomo politico come Aldo Moro
Che è responsabile di un'azione politica che metta a soqquadro
L'ordine istituzionale e politico di un Paese che è al centro del Mediterraneo è al centro della guerra fredda ecco questa azione qui sia un'azione discussa
Tra
Il brigatista i l'inviato della DC cioè allora o diamo all'azione al all'uomo politico al tentativo della solidarietà nazionale il significato comunque la si voglia vedere il significato che comunque aveva nel contesto nel del settantotto e che avrebbe potuto aprire anche successivamente oppure se non partiamo da lì è chiaro che tutto si riduce a ad una
Ad un ad un fatto
Come dire ancorché is di cui si può ragionare ricamare a lungo ma insomma quello che invece io penso proprio questo che bisogna fare bisogna riappropriarsi
Di una significato politico e storico del caso Moro che invece noi non abbiamo il significato è tutto interno quel tentativo che venne fatto di isolare la destra italiana che era una destra
Forte perché aveva consenso nel Paese e perché era ramificata nelle istituzioni e questo era il problema di Moro ed era il problema contemporaneamente di Berlinguer che accetta quello che lui dice
Il secondo compromesso storico dopo quello tentato e fallito per De Gasperi nel quarantasette quindi se noi non partiamo da lì
Senta
I secondo lei no Berlinguer in Almirante quando si vedevano qui al quarto piano in commissione esteri che cosa si dicevano tra di loro a suo modo di vedere cioè loro praticamente non hanno mai voluto ha spiegato il motivo per il quale si incontravano lo facevano nel periodo febbraio del terrorismo allora le volevo chiedere se una questo diciamo questo chi vertici che facevano questi due grandi uomini Poli sì naturalmente
Tu mi fai una domanda come dire che non che non presuppone una risposta è ovvio che io non posso saperlo però posso pensare una cosa che l'informalità e il dialogo sotterraneo era una prassi costante di quegli anni però stupisce questi due penso che comunque un uomo come Berlinguer abbia sempre avuto di fronte
La consapevolezza di avere a a di fronte un nemico storico cioè un fascista questo penso
E questo mi piace pensare insomma diversa nera se ci dialogava
Qualche cosa avrà avuto copiavano il dialogo è un'altra cosa il dialogo è un'altra cosa si incontravano si incontravano no il dialogo visto che noi non sappiamo niente che ne sappiamo che cosa era abbastanza normale
In quel contesto ma come lo ha in un certo senso ancora oggi insomma scogli arsi
Informazioni anche perché
Era un periodo molto o estremamente caldo diciamo quindi
Per mantenere un po'il quadro e la visione delle cose che c'era bisogno di molte informazioni quindi nessuno lo sa non mi sembra che ci siano indizi neanche nella nelle nelle biografie di di Berlinguer a proposito quello che insomma penso e che questo ecco cioè
Vuole dire qualcosa anche sull'immagine che viene tramandata oggi di Aldo Moro vedo che
Diciamo girano dei manifesti che riguardano ma c'è stato un episodio particolare non
Che ha fatto molto diciamo sorridere amaramente
Perché insomma
Spesso si confonde l'immagine di un uomo con la rassicurazione che è stata fatta di quest'uomo attraverso i film i documentari e le cose episodi di questo genere si ripetono sempre più spesso
Ma la conseguenza del fatto che il caso Moro è stato esteri e e come se è stato estratto dalla realtà
E questo Sciascia lo disse nel nel suo libro nell'ottobre del settantotto quindi ebbe questa percezione immediata di una trama letteraria cioè di qualcosa che andava un po'al di là della realtà e che
Era perfetta per rappresentare
Un complotto una narrazione ed è andata proprio così perché poi i film che sono stati fatti ultimo quello di Bellocchio che
E affascinante per certi aspetti io ne ho fatto una ricezione molto
Entusiasta per quanto riguarda la prima parte perché finalmente metteva al centro la DC molto meno invece per quanto riguarda la seconda parte dove si riutilizza la storia il l'intreccio del caso Moro la dinamica dei fatti raccontati da Valerio Morucci è però sono falsi ormai non è che possiamo far finta
Che non è esistito un organismo d'inchiesta che ha certificato la falsità dei di quei di qui di quei fatti allora in qualche modo ecco il Paese secondo me ha subito questo trauma nazionale ma e poi è stato espropriato di una
Di una verità e tutto è stato spostato su un piano drammaturgico che in qualche modo anche a vedere i manifesti di oggi Gifuni ex ed è stato grandioso
Nella nella parte di Moro ma così come lo furono Volontè io Roberto Herlitzka
Quindi c'è una Drammaturgia Eurofly per assassinare io tecnici e finisco solamente questo per dire e anche emotivamente molto forte però quello che mi fa un po'rabbia alla fine no e che la conclusione come se
La partita è voi tenetevi le emozioni che sono forti sono così intense
E qualcun altro si tiene la verità del caso Moro no certo
Però non hanno contribuito queste cose attardarmi in marcia e perché molti io parlando con qualcuno mi sono reso conto che molti pensano che la realtà delle cose sia quelle di film raccontati
Che non danno non riescono ma per forza di cose no consuma infine volti firma raccontati anche quello di Giuseppe F. Ferrara dell'ottantasei che però ancora no non non non sapeva che quella verità sarebbe stata destrutturata no ovviamente e in fin dei conti sono e
E si basa non su un ricostruzioni che sono entrate nelle nelle carte giudiziarie e nelle nelle nelle nelle ricostruzioni storiche fino ad oggi e quindi in qualche modo noi ci è stata propinata una verità che e finta Fini abbiamo a monte un problema metodologico perché abbiamo a che fare con fonti false
Cioè il memoriale non c'è una fonte falsa
E la ricostruzione è stata fatta su una fonte falsa quindi è molto grave tutto questo e ci porta ad oggi ad a vere un comune che disgraziato quel funzionario poveretto
Che che che ha affatto un mi ha manifesto per ricordare Aldo Moro
Il nove di maggio che al posto della foto di Aldo Moro ha messo la foto di Gifuni che per quanto
E sia davvero molto somigliante a a a Moro nell'aspetto nel non è molto nella nella nel
Esatto non è Moro e quindi ecco questo è un po'la conseguenza di qualcosa che nell'arco di cinquant'anni si è desco dispiegato Attraverso iniziali Silenzi sotterfugi
E poi ricostruzioni fasulle quindi oggi noi siccome è evidente che
Altri testimoni non ci non parlano chi chissà non parla do carte non escono
E in qualche modo noi abbiamo però una grande grande mole di informazioni che ci consentono di dire
Come è andata almeno nelle sue parti per cui secondo me la cosa più importante in qualche modo rielaborare il caso Moro dal punto di vista storico politico capire che cosa è stata
Quella vicenda in termini delle conseguenze politiche
E che ha avuto e questo il il grande quello che manca a in questo dopo cinquant'anni in fin dei conti mi manca più questo che una ricostruzione fattuale in un certo senso visto che i fatti sono così ormai lontana
Grazie a Stefania Limiti col con la quale abbiamo parlato del nove maggio grazie