Il Governo Meloni alla prova. Presentazione del Rapporto sulla politica estera italiana 2023

Allora
Buonasera a tutti
Veramente un onore e un piacere essere qui oggi
Con una il presidente Ferdinando Nelli feroci presidente dell'Istituto affari internazionali
Per presentare il rapporto sulla politica estera italiana del due mila ventitré che proprio lo Iaia pubblicato da da poco
Un piacere frutto di un rapporto col ma abbiamo coltivato come
Sapienza dottorato di studi politici Centro Studi geopolitica punto info policy d'affari internazionali che ci porta spesso a collaborare a organizzare eventi insieme siamo veramente felici di averla di averla qui con noi
Presento nella l'Ambassador presidente
Nelli Feroci il presidente Nelli Feroci
Precede lo chiamai e diplomatico di carriera dal mille novecentosettantadue al due mila aiutarli a due mila tredici è stato rappresentante permanente Italia presso l'Unione Europea a Bruxelles
Capo di gabinetto dal due mila sei al due mila otto e direttore generale dell'integrazione europea al due mila quattro ed dal due mila sei
Presso il ministero degli Esteri
In precedenza aveva prestato servizio a New York presso le Nazioni Unite
Algeri Parigi e Pechino
Che è anche stato consigliere diplomatico del vicepresidente del Consiglio dei ministri del mio novecentonovantotto docente a contratto all'Istituto Universitario Orientale di Napoli mi novecentottantanove esserlo presso il Centre for International Studies dell'Harvard University
Nel giugno due mila quattordici è stato designato commissario europeo nella Commissione presieduta da Manuel Barroso in sostituzione di Antonio Tajani incarico che ha mantenuto fino al termine del mandato della Commissione il primo novembre del due mila quattordici attualmente docente alla scuro tormento della Luiss e autore di numerosi articoli
Assaggi in materia di relazioni internazionali affari europei e scienza politica
Ecco Città
Veramente un piacere come dicevo siamo qui per la commentare insieme l'ultimo lavoro sulla politica estera italiana prodotto all'Istituto affari internazionali
Le leggo l'ingaggio sono da mezz'ora quaranta minuti di intervento del presidente che nel perenne presenterà i punti essenziali poi tra con un primo giro di osservazioni domande poste da da e i nostri dottorandi in studi politici che abbiamo qui seduti in prima fila Ilaria Marco Jacopo Goran la stimoleremo il presidente pende al primo round di di più e nei e poi ci sarà un secondo round vittime lei aperto a tutti i nostri ospiti ringrazio i nostri graditi ospiti esterni oltre che alla classe gli studenti per essere
Qui con noi da solo poche annotazioni
Facciamo questa presentazione a un anno e mezzo all'incirca l'insediamento della a della governo Meloni qualcosina in più ottobre della due mila ventidue lo facciamo in un anno ha veramente particolare l'anno fine ventitré inizio ventiquattro in cui si è consumato
Il allo scontro tra Hamas Israele
A agli eventi degli attacchi degli utili stabilità nel Mediterraneo è tornato un qualcosa che e è al centro dell'opinione pubblica diciamo con gli ultimi due anni schema Mediterraneo allargato su cui l'Italia spinge molto era rimasto quanto meno schiacciato da quanto avveniva sta in Ucraina era attirato attenzione sforzi energie da parte sia del nostro Paese
Che da parte delle
Dei formati
Alleanza cui facciamo parte naturalmente nato e Unione Europea
Va detto che
In molti quando ci sono state le elezioni venticinque settembre del due mila ventidue per tante ragioni
Arrivano avuto dei dubbi su quello che sarebbe accaduto dopo si parlava di possibile discontinuità
Tale di possibili novità non necessariamente tutti le consideravano nel caso Radice eppure come viene
Rilevato giustamente al pronti a giudizio nella nel rapporto dello IAI ecco questo è stato un Governo la politica estera un governo fondamentalmente di continuità addirittura la politica estera sembra essere stato uno dei grandi punti di forza
Dell'attuale Governo in carica forse i ministri più apprezzati anche del governo sono proprio quelli che per diverse ragioni
Si occupano di esteri pensa Crosetto penso affitto pensa Tajani
Ma ci sono tante ragioni per cui
La politica estera a seguire i binari sostanzialmente stabili
E tradendo forse quelle che sono le aspettative della a del momento elettorale anzitutto perché il momento elettorale spesso e volentieri si deve contare sui temi della novità della discontinuità per ragioni a mediatiche cioè non non non non si fa notizia se si parla garanzie si dice che le cose andranno sempre come sono andate fondamentalmente di perché gli stessi candidati cercano di tracciare una discontinuità di prospettare la discontinuità rispetto a a chi li ha preceduti
Poi quando invece si arriva al governo a subentrano altre logiche da un lato ci sono dei vincoli strutturali che gravano sull'azione dei qualsiasi governo è uno dei vincoli della burocrazia in particolare quella burocrazia che il ministero degli esteri che mantiene i governi tutti sullo stesso abbinare almeno per quello che è in suo potere tra comunque quando ci riesce quando ci riesce ovviamente certe volte ci sono degli slittamenti ma poi succede anche che il mister riesce a
A a a riparare il e il binario dall'altra perché un conto sono le logiche che portano alla conseguimento del potere perciò le logiche della politica a fare da a watch dog del sistema
A dati dal contrappeso rispetta chi detiene il potere quando invece si arriva al potere non bisogna più conseguirlo ma mantenerlo c'è una prospettiva di insieme una visione d'insieme anche le responsabilità
Che non sono quelle che si avevano all'opposizione
Va detto che
A questo governo sta si è attenuto sostanzialmente pienamente nei tre cerchi della politica estera italiana o almeno quelli che tradizionalmente vengono considerati tali
Penso a all'atlantismo il rapporto forte che ha stabilito il governo Belloni in particolare proprio la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con Congiu by del forse siamo a tra i paesi europei e in qualche modo anche per quelli NATO quello che hanno che ha un rapporto più intenso e più stretto proprio con con il governo americano per diverse ragioni che magari qui poi sta tratteremo
Abbiamo il nostro governo ha assumo odo ha ha tenuto una posizione comunque europeista
Al certe volte critica ma francamente ha stupito tutti rapporto che Giorgia Meloni è riuscita a stabilire poi alla fine bus sulla bontà Pleyel forse questo è e il più grande tradimento di novità rispetto a quello che si diceva in campagna elettorale si pensa a un governo e sarebbe stato molto meno
A disponibile a contrattare a negoziare con l'unico che invece è sembrato tutto il contrario vedremo qualcosa succederà naturalmente dopo le le lezioni di che si terranno tra qualche settimana infine un governo che come il governo Draghi ma forse ancor di più perché è cambiato un po'il contesto ha puntato molto sul terzo al cerchio della politica estera italiana ossia Mediterraneo allargato
Ecco questo è un tema che è stato lanciato già in ambienti militari negli anni ottanta di tanto in tanto di usciva fuori però soprattutto nell'ultimo quinquennio se n'è parlato molto Mario Draghi ha inserito il tema del Mediterraneo allargato all'interno del suo discorso
Tra d'inaugurazione della sua Presidenza del Consiglio ha fatto altrettanto
Giorgia Meloni e si moltiplicano le iniziative sul campo la più importante che di questo anno naturalmente è il piano il piano Mattei lanciato lo scorso ventotto e ventinove gennaio siamo un anno particolare l'Italia presiede il G7
E allo stesso tempo se da un lato cerca di spingere di portare l'attenzione sul Mediterraneo allargato anche in sede NATO dall'altro comincia a occuparsi essere sempre più attiva in una la perimetro chi non era precisamente su anche se non ci siamo sempre stati come presenza diplomatica presenza culturale presenza economica ma facciamo anche altro a anche una presenza militare in quello che viene chiamato da molti l'indo Pacifico pacifico ugualmente un concetto che nasce in Giappone ed inutilizzato negli Stati Uniti in funzione di Conte immensa della Cina dalla nostra diplomazia annullo fa suo in tutto e per tutto ma
E nella
A nella dibattito pubblico ormai è un è un concetto assodato che utilizziamo appunto siamo sempre più attivi penso a TAR parteciperemo alla missione rimpatri alla scusa per esercitazioni Impact
Abbiamo inviato la nostra nave Morosini lo scorso anno invieremo una squadra navale
Guidata dalla portaerei Cavour abbiamo ha fatto sostanzialmente abbiamo denunciato lembo you la sua avverte arrugginisce adipe contestualmente qua stiamo lanciato la partnership strategica con Giappone ecco siamo sempre più attivi
Di queste e di tanti altri temi
Parleremo con il presidente Nelli feroci e poi andremo a a focalizzare alcuni alcuni punti con i nostri dottorandi che la stimolerà hanno presidente la ringrazio ancora ringrazio anche a nome del dottorato in studi politici di cui è qui presente il direttore professor Miglietta che ringrazio per la partecipazione grazie e a lei la parola
Siamo questo
Allora intanto un pomeriggio a tutti grazie
Questa volta
Vendeste agenzia l'Otello così grazie scusatemi non ho molta voce grazie al professor la perizia per quest'invito grazie a voi per essere visto che in questo periodo dell'anno per senso complicato per chi studia all'università
Quindi è particolarmente apprezzato la vostra presenza
Due premesse questo rapporto di cui parleremo oggi è un rapporto retrospettivo come sono i rapporti guardano all'anno che si è appena concluso l'abbiamo finalizzato nel mese di gennaio qua abbiamo avviato un ciclo di presentazione a parte quella che abbiamo fatto in istituto lei università perché volevamo in qualche modo diffondere questo prodotto siamo molto lieti di essere oggi alla Sapienza
Però spero che dalla conversazione che abbiamo oggi emerga anche spunti che non guardano solo al passato ma che magari coinvolgano questioni di attualità o addirittura pressioni che si proiettano nel futuro
Quindi questa fatta questa premessa io presso natalizia Giorgetto moltissimo io posso essere molto sintetico partirò con alcune considerazioni che riguardano le caratteristiche di questo moderno
E perché poi questo ha un suo impatto diciamo sulla gestione e conduzione della politica estera per i dalle elezioni del due mila ventidue emerso quadro politico chiaro
Sufficientemente chiaro una maggioranza di centrodestra sufficientemente compatto e poi vedremo che ci sono molte differenze tra i Paesi che compongono questa maggioranza
Il governo quindi che politico per definizione non un governo di unità nazionale nome un governo affidato ad un tecnico seppure di alto profilo un governo che rivendica orgogliosamente
La sua natura di governo politico un governo che rivendica orgogliosamente la sua collocazione nel campo del centrodestra in Europa in Italia
Quindi diciamo un governo che ha aveva all'inizio del suo mandato e continua ad avere una prospettiva di legislatura ce lo sentiamo ripetere molto spesso mi sembra che qui si sono fidati sulle quali il Governo si confronta quotidianamente questo aiuto anche a sviluppare una posizione di politica internazionale che non deve fare i conti con la rischio di crisi di governo elezioni anticipate tutte cose alle quali siamo stati ampiamente abituati nel corso degli anni passati però anche un governo che ha dovuto fare i conti
In un contesto internazionale molto problematico
Eravamo appena usciti dall'emergenza del Cosentino
Diciamo questo emergenza che ha avuto un impatto non solo sul sistema sanitario ma anche sull'economia contatto pesantissimo
Ci siamo trovati si è trovato il Governo a gestire un conflitto ai confini dell'Europa presa la guerra in Ucraina poi dopo anche un conflitto
Nel nostro vicinato meridionale una situazione economica diciamo è caratterizzata non proprio dalla Stax pleasure ma da crescita molto modesta non solo in Italia un po'in tutta l'Europa
O meno del resto del mondo pubblici cioè ci danno dei valori oggi attorno allo zero sette zero nove uno a seconda dei casi ma insomma complessivamente
Una crescita modesta un po'asfittica e soprattutto appeso enorme di un debito pubblico che si è accumulato nel corso degli anni che ha cessato particolarmente aggravato
Dalle politiche economiche dotate dei governi precedenti
Nel sentite parlare quotidianamente
Il rispetto delle misure adottate per contrastare la recessione può scoprire i bonus tanto parlarci fuor di metafora quindi un debito pubblico che condiziona pesantemente la politica di bilancio e la politica bilancio al suo impatto
Soprattutto nel rapporto per l'Europa ma più in generale sulla posizione Stern
Poi terza osservazione riguarda
La maggioranza che sostiene questo governo e gli ho detto che abbiamo per la prima volta
Una maggioranza abbastanza coesa abbastanza compatta ma è una maggioranza che consente ai Paesi che hanno delle identità molto diverso
Appartengono altri frammenti e politiche diverse in Europa e soprattutto lo stiamo vedendo in queste settimane che precedono le elezioni
Hanno come dire
L'hanno fatto valere soprattutto sui temi di politica interna ma in parte anche su alcune questioni politica internazionale da difendere una loro identità una loro collocazione nell'ambito di famiglia per e l'ultima considerazione che riguarda il quadro generale come accennava presso la delizia un governo che ha dovuto confrontarsi all'inizio con una diffidenza diffusa
Nei confronti dello stesso governo
Diffusa sicuramente in Europa in parte forse anche Oltreoceano
Perché ci si poteva aspettare degli sconquassi
Invece poi alla fine non sono arrivati io su questo sono d'accordo con quello che osservava e anche un po'ci ama il leit motiv del nostro rapporto un governo che poi la fine tutto compreso ha garantito più discontinuità che più continuità che discontinuità nella gestione della politica estera
Quindi abbiamo visto e su molte questioni quali andiamo ad analizzare una per una rapidissimamente
Grazie a quello che io ho tutto compreso considero essere il pragmatismo della presidente Silvio che alla fine poi ci sono sulle scelte di fondo
Ha mostrato una notevole senso di concretezza e non un notevole pragmatismo al punto tale addirittura al smentire o rinnegare clamorosamente alcune posizioni espresse prima che assumesse responsabilità di governo
Che testimonia la diciamo intelligenza dei leader politica che essa che una cosa è fare l'opposizione una cosa ne assume la responsabilità di governo
Quindi buongoverno che ha messo nel cassetto tutti quegli accenti eccessivamente ideologici poteva avete caratterizzato le prese di posizione
In primis dal presidente del Consiglio perché a lei spetta il secondo la sintesi delle scelte di politica estera ma anche di altre componenti
Per l'atteggiamento tutto compreso più più pragmatico più diciamo consapevole della necessità di fare i conti con la realtà e con alcune diciamo caratteristiche irrinunciabili della collocazione internazionale del
Ogni ora se andiamo a vedere scusate la mia voce
Se non vi sentite sì
Segnava esaminare una per una le questioni più più delicate io vi dico subito che considero che le scelte più importanti che ha fatto questo governo e che in qualche modo hanno caratterizzato da sua collocazione internazionale europea ma che vede da un lato con la collocazione appunto del governo a proposito della guerra in Ucraina e dall'altra
Con una questione che apparentemente può sembrare non destinata ad avere un impatto sulla politica estera ma sulla tenuta dei conti pubblici perché questo è stato oggi proprio da un attimino gruppi norme di dettaglio che è stato determinante
Mail
Trasmettere ai nostri partners europei e alle istituzioni europee l'impressione di un governo responsabile
Non è non era una partita semplice perché il Paese aveva bisogno ha sempre bisogno di risorse che all'interno de la posizione del governo c'è chi spinge per più spinosa
E quindi però avere tenuto la barra dritta finora sul tema della disciplina di bilancio sia pure con qualche
Lo slittamento del mondo vedremo quando parliamo sono state queste due scelte che secondo me hanno caratterizzato positivamente secondo il mio giudizio le scelte di questo di questo di questo governo
Ucraina da vento okay sotto questo profilo Giorgia Meloni all'opposizione unico partito d'opposizione durante l'esperienza dell'opera che si era già posizionata il condannare fortemente l'aggressione russa nell'esprimere il massimo per la solidarietà
All'Ucraina non aveva fatto mancare l'appoggio del suo partito all'epoca all'opposizione e a tutti i decreti con i quali erano stati anche stanziati aiuti militari a Luca quindi in una linea di continuità in parte sono sicuro per convincimento personale ma in parte perché chiaramente consapevole che questa scelta di campo di consentiva una legittimazione una legittimazione internazionale
Che altrimenti non sarebbe stata così garantita
Il governo Belloni ha mantenuto la barra dritta su tutte queste questioni quindi
A reddito medio di restare eliminati in un contesto che da quello occidentale atlantico
In un'idea perfetta sintonia con l'amministrazione americana altro fattore importante di legittimazione questo governo e questo va detto fosse il caso di ricordarlo nonostante che almeno due partiti della coalizione
All'inizio potesse potevano anche essere sospetti di una particolare attenzione intimazioni amicizia curda Russia di Putin questo gli va dato merito
La solidarietà se vogliamo essere più analitici si è manifestata sale continua a manifestarsi soprattutto come una solidarietà con insolita in realtà in Argentina manifestate soprattutto come gesto di parità politica
Sul piano delle forniture militari che abbiamo fatto molto meno di altri partner soci tuttavia che anche gli altri partners
L'Open ma non per cattiva volontà ma per problemi urgenti perché siamo arrivati a esaurire quelle scorte che sono necessari per garantire la sicurezza nazionale e siamo arrivati alla soglia oltre la quale non era possibile
Alzare le forniture strumenti munizioni sistemi di difesa antiaerea senza mettere a rischio la nostra sicurezza
E la la secondo secondo conflitto con il quale trovandosi trovato a confrontarsi quello
Pensiamo l'avrei presa della conflittualità tra Israele e Palestina io non entro nelle dinamiche di questo conflitto serbo soltanto che su questo il governo è stato sicuramente minimo Nino profila altro l'azione di governo tutto compreso è molto più sfuggente molto meno classificabili sono generoso quando dico questo ma
E questo perché in Italia come in quasi tutti i Paesi europei la questione terribilmente divisi evidentemente
C'era da parte presidente per l'unico ammesso che esista perfetta consapevolezza che quando si parla di Israele il padre emozioni
Le il coinvolgimento anche motivo e pubblicità è fortissimo perché era molto difficile prende una posizione netta però tutto compreso anche in questo campo senza particolari protagonismi senza particolari
Senza che si possa avere individuato in tutti questi mesi una iniziativa degna di essere ricordata il Governo si è mosso
In un contesto di continuità con l'opposizione occidentale anch'essa Wandissima perché come dimostrano le scelte anche di oggi o di ieri
Siamo lontani secoli al potere immaginare una posizione comune europea sulla questione
Ci siamo divisi come
E insieme per tre tre o quattro occasioni in assemblea generale
Ci siamo divisi anche nel tentativo di definire un minimo di iniziativa politica diplomatica oggi abbiamo l'annuncio di tre Paesi no uno non è membro d'unione
Che ha annunciato la decisione di riconoscere lo Stato di Palestina dico tutto questo non tanto per giustificare la la scarsa percettibilità nell'acquisizione italiana tutte superano appena
Partire la complessità della questione e dire che in fondo siamo in buona compagnia
Su questo tema difficile parte diciamo una ripresa di iniziativa molto importante da parte dell'amministrazione americana diciamo nessun europeo ha brillato per posizioni chiare o per iniziative diplomatiche politico diplomatiche riconoscibile
Terzo area che è stata accennata perché volevo ricordarvi riguarda il rapporto con la Cina qui c'era una questione
Tutto delicata perché
Gennaio arrivava senza per memorandum Understanding che era stato informato nel due mila diciannove del primo governo Conte
Era stato
Tanti tanti critiche ce l'aveva tirato da parte dei nostri bus occidentali unico paese del G7 ad aver firmato un memorandum di quel tipo
Ma che soprattutto non aveva prodotto nessun risultato tangibile sul piano del Investimenti opportunità economiche su una un gesto politicamente molto significativo un alto contenuto simbolico perché eravamo deroghe c'erano stati altri pesi europei che l'avevano sottoscritto
Eravamo l'unico sì importante dello schieramento occidentale che non ha prodotto risultati nella sfida che si poneva il governo
Almeno questa infezione l'aveva manifestata sin dall'inizio era di uscire al memorandum understanding
Comunicando il governo cinese non era governo non era intenzionato il Governo italiano rinnovarlo senza danneggiare i rapporti i facile spiccia tutto compreso mi sembra che ci siamo che il Governo c'è riuscito abbastanza bene
No no riscontrato traccia di misure di ritagli son da parte cinese sembra che i cinesi continuano a fare i loro affari con lui nelle aree che interessano continua avere le stesse difficoltà che avevamo piccoli cinesi la diciamo questa uscita soft memorandum understanding ci ha consentito di rientrare nei ranghi dello schieramento occidentale di non fare il free rider
Su questo tema senza subire senza subire conseguenze troppo impattanti quindi alla fine
Una decisione positiva e soprattutto gestita
Il sistema è perché noi ministro degli Esteri un'altra pedina c'erano stati molti messaggi al più alto livello da parte nostra questo gesto non doveva essere interpretato come un gesto ante agonizzante diciamo di inimicizia nei confronti della Cina
Che noi volevamo continuare ad avere un rapporto solido forte del partenariato come si dice in questi casi forse addirittura strategico ma facendo a meno di quella cornice che erano era stata solo foriera di difficoltà rispetto e nei confronti dei nostri
Forniamo ora abbiamo parlato dei grandi temi della politica internazionale veniamo un attimo a capitolo un pochino più un pochino più complicato che dove i rapporti con l'Europa qui i timori erano molto elevare
Perché
Non solo Merloni è fra quelle d'Italia ma anche altre componenti a maggioranza nella campagna elettorale prima del passato avevano un record di dichiarazioni abbastanza strampalate inquietanti che sta andavano dall'uscita dell'Euro
Contrapposizioni frontali Buzzi poteva temere il peggio e qui devo dire che talmente è andata bene
Certo mamme
Il governo attuale emerso Presidente Consiglio
Ma crolla se nel governo che ha espresso una visione progressiva del processo d'integrazione miei mi sembra che sia un governo che abbia contribuito
Sviluppare una
A spingere nel senso di più integrazione di un maggior ruolo di un maggior protagonismo del dell'Unione europea però il governo tutto però si è comprato in maniera corretta nei confronti l'europea con una visione che io definirei molto transnazionale
Il rapporto con l'Unione europea nel senso tu Unione mi servi
Il titolo a sostenere nella misura in cui servirà tutela di certi interessi nazionali va bene così perché anche questo è un modo tutto compreso di stare in euro
E soprattutto se uno confronta la performances del governo quelle che erano state le dichiarazioni di epoche precedenti ci sarebbe stato da mettersi le mani nei capelli se il governo
Si fosse comportato Koons un sequenzialmente dice in maniera coerente tant'è vero che io nell'esecuzione di questo rapporto scritto siamo stati ci siamo trovati in presenza di un caso di provvidenziale in coerenza rispetto a premesse vediamo un attimo poiché che un perché arrivò a definire rapporto tutto solo come abbastanza positivo poi c'era un altro tema che riguardava anche le alleanze in Europa questo cioè ritrovati
Si poteva temere date le preferenze politico ideologica la presenza in Consiglio uno spostamento drammatico
Nel sistema di alleanze dai nostri tradizionali partenza sostanzialmente Francia e Germania con i quali comunque civico al rapporto molto forte anche se non sempre lineare un facile
Ad un sistema di alleanze che avrebbe dovuto diciamo focalizzarsi più sul sui Paesi del Gruppo di Visegrad fortunatamente non è stato così
Ogni ha detto in molte occasioni che era il suo obiettivo è di dialogare con tutti il rapporto con la Francia ha proseguito con alti e bassi ma ha proseguito con la Germania si è arrivati addirittura a firmare versione dell'equivalente del trattato del Quirinale
Che il rapporto con i Paesi divisi che ha destato improntato a grande realismo avvolto in alcune occasioni il rapporto personale con orgoglio è stato un ti perdoni per risolvere degli passa per le situazioni di stallo in cui l'Unione si era trovata per effetto di coperture posizione molto sarebbe molto dure del primo ministro ungherese quindi anche su questo grande pragmatismo le scelte delle alleanze di volta in volta sui singoli dossier a prescindere dagli affinità politiche
Se vogliamo a guardare in concreto io direi che la fine la prima decisione su cui diciamo si è giocata la credibilità italiana è stata dura
Che riguardava la legge di bilancio
Adottata alla fine del cioè dei ventidue
Avuti atti sul due mila su due mila ventitré
Che era una legge che tutto compreso
Sia pure con alcune sforamenti siamo perché alla fine il dieci complessivo è risultato più più importante di quello che si vedrà immaginato
Puntare all'inizio è una legge di bilancio abbia
Confermato la consapevolezza da parte del giovane italiano che lancia il rilancio necessaria e lo si può
Non ci si può sottrarre a questo imperativo in questo da un lato
Rispetto di regole
Comuni decise in sede europea
Ma soprattutto per una consapevolezza che scelte sprovvedute
In materia dice bilancio di queste vedute vuol dire aumenti della spesa pubblica che avrebbero portato il deficit e il debito a livelli insostenibili avrebbero avuto un impatto devastante presso i mercati finanziari aumentando
In misura preoccupante
Nostro debito e il costo lo studente
Quindi una legge di bilancio che probabilmente scusate voglio dire delle delle ventitré che probabilmente ci porterà
All'apertura di una procedura prevede
Successivo nelle prossime settimane ma questo non faccia vediamo con la legge di bilancio che ecco
Ha confermato presso i nostri partner se presso le istituzioni e le pressioni del governo risposta
Se vogliamo allibite altre questioni noi abbiamo da registrare sempre come
Un sentirli
La
L'interlocuzione che è stata dichiarata dal governo in particolare dal Ministro Fitto con la Commissione europea
Sulla revisione sull'attuazione del piano nazionale di ricostruzione resilienza
Anche qui ci si poteva aspettare che questo governo ereditava questo Bossi è estremamente complesso
Era un o quello per cui era stato se la spassa pastiera caduto il punto due si era dato da Draghi governo Draghi
Perché la come il Governo avrebbe potuto aiutare la posizione tenuta agonistica nei confronti del Simone invece c'è stata una scelta molto responsabile di arginare l'interlocuzione costruttiva particolari con il commissario Gentiloni per l'appunto il commissario italiano ma di un altro colore politico
Tutto questo ha condotto due risultati che sono importanti alla fine due mila ventitré l'accordo con la Commissione europea per la revisione abbastanza importante sostanziale dei contenuti del piano nazionale
Soprattutto uno spostamento importante di risorse da alcuni progetti ad altri resa necessaria dalla dalla convergenza soprattutto sul fronte energetico e all'erogazione se ricordo bene alla fine dell'anno di cit circa cento dunque miliardi di euro grosso modo quasi la metà dell'ammontare complessivo delle risorse che ci sono state attribuite
Con un algoritmo senza algoritmo non lo so perché io non ero presente
Ma cito perché questa è una diversa polemica divertente che proprio di ieri
Che è una polemica che riguarda soprattutto i rapporti tra il commissario e l'allora presidente questo comunque Goran lo dico senza algoritmo ne siamo stati il Paese che ha ricevuto aiutare il più significativo di risorse perché verrebbe circa la metà di queste risorse sono state già erogate la metà delle questa metà è stata anche spesa
Quindi siamo tutto compreso su un percorso positivo certo c'è ancora tantissimo da fare c'è ancora molti progetti da realizzare c'è tutta una componente riforme che in parte è rimasta a mezza strada
Ci sarà poi da misurare ma questo le paghiamo l'anno prossimo fra due anni l'impatto con queste risorse messe a disposizione del Paese subito prodotto interno lordo per ora Pato forse non è all'altezza dei
Dove invece dove invece
A mio avviso il governo
Non ha avuto un grande ruolo cito en passant come se qualcuno vuole approfondire ne possiamo parlare
E stato sulla nel negoziato sulla riforma del patto di stabilità Patto di stabilità era stato sospeso dalla commissione
L'impatto fuori dalle regole in materia di disciplina di bilancio sono state sospese
Per consentire ai Paesi di spendere a volontà per far fronte alla recessione boscosi ed si era arrivati però la situazione in cui queste regole andavano ridefinite
Il fatto è di entrare in vigore loda il Paese euro che governo e questo negoziato è stato abbastanza sbiadito non particolarmente rilevante ci siamo attestati sulla difesa di
Della di idea che è sempre cresciuta tutti i governi italiani non sono questa di esonerare alcune categorie di investimenti dal calcolo del deficit abbiamo tenuto a soddisfazione molto marginale
Alla fine abbiamo accettato grosso modo la soluzione che è stata negoziata sulla base della proposta originaria della Commissione da francesi e tedeschi
Che cosa che comporta un s'situazione strana se vogliamo da un lato è stato adottato l'impianto proposto la commissione cioè percorsi come si dice in gergo Taylor metto ai singoli Paesi percorsi di rientro del debito negoziati per la commissione singoli paesi membri della durata di quattro sette anni però poi effetto delle richieste del governo tedesco l'imposizione di due limiti quantitativi a prescindere da questo cioè una riduzione dell'un per cento del debito e addirittura al termine del percorso dei due tre anni a riduzione del deficit dal tre come previsto dai trattati all'uno virgola cinque per cento quindi una specie di fritto misto che ha lasciato un po'tutti scontenti con il risultato paradossale che questo accordo era stato negoziato accettato dal Governo
Uso tutto compreso come il male minore è stato clamorosamente bocciato dai partiti della maggioranza ed opposizione quando siamo arrivati al punto in Parlamento europeo poi lasciatemi aggiungere un'osservazione più quella che secondo me è stato l'errore più clamoroso di questo governo non vorrei che sembra su una cosa da specialisti ma è la mancata ratifica del meccanismo europeo di stabilità
Una decisione clamorosa fortunatamente non ha avuto un impatto
E allora sui mercati ha avuto un impatto reputazionale presso i nostri partner scritto io sono consapevole perché me ne parlano
Ed è un vogliamo se vogliamo un risultato acquisito le vecchie prese di posizione di anni prima hanno avuto loro un loro impatto hanno costretto il governo a non forzare
La ratifica di questo strumento o esponendo il Paese il Governo il Parlamento alla brutta figura sostanzialmente perché eravamo l'unico Paese che dovrà ratificare
La riforma di questo strumento non l'abbiamo fatto abbiamo impedito
Entrata in vigore del mesto riformato che oggi non può essere utilizzato per aiutare le banche se ce ne fosse bisogno credo temo immagino che dopo le elezioni la questione si riproporrà
Sarà una questione che in qualche modo metterà in difficoltà questo Governo e la maggioranza che lo sostiene ma questo lo cito en passant se poi qualcuno interessato
Ne possiamo parlare per me è un tema
Appassionante anche perché a suo tempo dal due mila undici hanno firmato
Trattato vigilati con i all'esterno creato nel meccanismo europeo distanti
C'è poi i mi avvio rapidamente alla conclusione perché volevo soprattutto suscitare dubbi stracci e poi un tema che ovviamente c'ha una valenza sia sul fronte interno che sul fronte
Dei rapporti con i nostri partners anche con i Paesi vicini che è quello della gestione dei flussi migratori
Qui diciamo due
Osservazioni rapidissime governo ha adottato una serie di provvedimenti che avevano soprattutto l'effetto annuncio poi sfratti sul piano pratico questo provvedimenti a Valencia in tema di opinioni con tutto quello che il governo ha fatto dell'INPS sotto questo profilo i luoghi sarà abbastanza intelligente
Perché ha capito che insistete come hanno fatto per anni governi precedenti sul tema della ridistribuzione dei migranti e dei richiedenti asilo
In nome di una qualche sorta di Braggion Cheryl non ci portava molto lontani
E quindi mantenere la narrazione del Governo sempre su questa richiesta ai nostri atti di più per raccogliere anche voi migranti come facciamo noi che siamo in prima linea non aveva non ci non dava risultati e ha spostato se vogliamo la relazione anche voi con alcune iniziative concrete
Sul tema della gestione delle frontiere esterne e sul tema della collaborazione con i paesi terzi sia il transito dei fiori
Non mi soffermo sui dettagli se c'è interesse ne possiamo parlare dopo ma sono esemplificativi questo approccio due iniziative
L'accordo che è poi rimasto poco sulla carta con la Tunisia che è stato fortemente voluto dal presidente Meloni ma che poi è stato di fatto anche sostenuto dal Senato dal presidente della Commissione e più di recente l'accordo con l'Albania questa operazioni di outsourcing del della gestione dei richiedenti asilo ci sta provando adepti in giro in Europa governo britannico appena adottato una legge che consentirà il trasferire non in un paese vicino ma addirittura in Ruanda chi arriva illegalmente sulle sponde entro
E l'ultima seduta di un timido situazioni veramente rapidissimamente per oggi
Transizione energetica e contrasto del cambiamento climatico qui evidentemente le sensibilità di questo governo non erano esattamente allineate con le sensibilità sostenere quindi nomina rimessa in discussione dei grandi obiettivi di fondo definiti in sede europea congiunti il ma un'azione di resistenza abbastanza evidente sui singoli provvedimenti famoso stizza fischi fare
I singoli regolamenti devo divertire con i quali ovvero appena doveva dovrà mettere
Diciamo in in attuazione questi obiettivi tema regolamento sul decentramento delle case temperamento sulle immatricolazioni delle auto elettriche obbligatorio certa data
Il regolamento sul ripristino della natura tutte questioni sulle quali il governo ha mantenuto una posizione abbastanza dell'esistenza
Spesso diciamo senza un impatto diretto perché erano provvedimenti che si adottava la maggioranza quindi erano posizioni di bandiera sapendo che alla fine poi presidente in qualche modo passava altre volte contribuendo a definire in ultima istanza sia in Consiglio in Parlamento come è il caso nel Regolamento sull'efficientamento delle delle abitazioni degli immobili le soluzioni meno impattanti sotto il profilo dei costi della
Per i cittadini e per le imprese ultima questione scusatemi se vado troppo veloce ma
In Africa citava il giusto natalizia
Questo è stato uno dei temi su cui bellunese sdegnata fin dall'inizio Sedea l'iniziativa politico-diplomatica destinata all'Africa sicuramente un piano animato da ottime intenzioni e purtroppo non dotato delle risorse necessarie per poterlo trasformare in qualcosa di lasciatemelo dire di credibile
Quindi è un piano che ha degli obiettivi che sono assolutamente giuste e condivisibili
Collaborazioni basate su
Il ciglio della del partenariato della collaborazione tra pari collaborazioni
Che devono partire dalle richieste dei Paesi beneficiari l'approccio assolutamente corretto
Ma diciamo poco credibile se si va a guardare alle risorse stanziate è vero che c'è un impegno alla mobilità alla mobilizzazione di risorse del privato però cinque miliardi a quel tempo non definito in larga misura euro jump disposizione di o della cooperazione del fondo benissimo alimentando quel mente stornati da altri utilizzi
Questo tema del coinvolgimento dell'Africa funzionerà solo se ed alle misure in cui il governo italiano sarà in grado di mobilitare altri partner e questo vale in primis dall'Unione Europea magari attraverso il Global dentro e chi lo sa insomma però ottime intenzioni o meno e quello che riguarda
La effettiva praticabilità di questo credo di aver detto tutto quello che volevo dire grazie per l'attenzione
Grazie presidente Nelli Feroci è stato veramente un piacere e un onore sentirti
Sarà ancora più piacere un'oretta condividere alcune riflessioni Conte abbiamo già toccato tanti temi il rapporto con l'Unione europea
Il non troppo toccato tema Israele
Dirottava scottante meglio stante alla larga come siamo usciti quasi brillantemente dalle mogli o con la Cina abbiamo mantenuto
Ha buoni rapporti
Il rapporto con l'Europa in cui il la politica estera è l'ultimo anno Touch ha detto che siamo riusciti a mantenere comunque la barra dritta sfidandoci chiaramente sull'Ucraina che mantenendo ora i conti pubblici
In in ordine a tiene RR e poi catarsi naturalmente più critiche riforma Patto stabilità piuttosto che il mezzo abbiamo parlato di gestioni
Gestione dei flussi migratori poiché il tema su cui forse il Governo sta minacciando di più appunto a il latte ma Africa quello che è emerso era dalle dalle tue parole era quello che avevo già insomma attizzato leggendo il il rapporto i diari
Appunto questo questo elemento di continuità ecco ci sono quattro tattili di cambiamento che vengono studiati nella politica estera di un Paese
Uno viene chiamato il mutamento di postura sia come si vuole un Paese rispetto all'ordine internazionale ecco era difficile pensare che l'Italia si sarebbe addirittura spostata nel campo di quelle che vengono chiamate le potenze revisioniste è successo in passato che l'abbiamo fatto al sta mutamenti strategici ecco gli obiettivi strategici di questo Governo come dei governi che l'hanno preceduto rimangono sostanzialmente gli stessi sia sta sostanzialmente arrestare il declino
Mantenere la posizione che ci siamo guadagnati con la fine della guerra fredda e dare un contributo affinché l'ordine internazionale della post guerra fredda venga ha rinsaldato e rilanciato però naturalmente emerge dal Rapporto IAI come degli aggiustamenti minori ma soprattutto dei mutamenti tattici invece invece emergono soprattutto nel rapporto probabilmente con l'unione europea
Di questi di altri temi ha parleremo con i nostri quattro di scala Santa quattro studenti del dottorato Stati di studi politici che ringrazio per aver aderito all'appello lanciato dal professor Miglietta
Gli ho qui di fronte a me mi alzerò per passa nel microfono e magari metto anche il microfono di Radio Radicale al tavolo con
Alcuni ragazzi li presento in ordine ai come divieto di come interverranno Ilaria da Varisco da Marco Panfili Jacopo scudiero vorrà logici
Passo all'altra parte
Qualche minuto a fare un primo giro di risposte da parte del presidente poi passeremo allora
In secondo luogo
Si avvicina ai colleghi
Lo fa
Come
Cioè la lega forse di e allora
Scusa
La gamma e allora dove stavo io
Buona sera a tutti ringrazio stornate versano al processo amiche Letta Presidente nel veloci per essere più precisi io mi Borrelli ricollegare anche sul credito natalizia nel suo ultimo intervento e cioè che
Quando si parla di politica estera si parla anche di ordine globale
All'interno del rapporto richiamai io ho
C'è un fatto delle mie considerazioni e o riscontrato un elemento comune a quasi tutti gli interventi cioè la questione della governance quando si parla di governance si parla di risposta anche alle sfide e alle crisi della dello scenario internazionale della politica globale
Ciò che è stato anche richiamato al G7 ultimamente proprio
Di è stata l'impronta dei governi a sviluppare un approccio multilaterale e multi Dominion questo gergo diciamo più militare
Riservato la politica
Per rispondere ai desiderata degli attori globali
E considerato poi io mi occupo di cooperazione allo sviluppo vorrei ricollegarmi
Alla queste del piano Mattei che io intendo anche come un possibile strumento di governance si sviluppato ma certo ma niente fatti condivido alcune perplessità del presidente Nelli Feroci
Riguardo e permette ai tuttavia il piano Matteini anch'esse
Tende degli obiettivi di governance che storie interessanti sia dal punto di vista infrastrutturale e quindi si pone degli obiettivi di sviluppo delle infrastrutture
Per il miglioramento della del il dei Paesi prioritari da quel punto di vista
Si pone degli obiettivi anche ricoverassi tipo economico e commerciale considerando dei progetti standardizzazione per iniziative standardizzazione dei mercati interni dei Paesi prioritari e anche
Della delle produzioni interne i Paesi
Non che
Vuole occuparsi anche dello sviluppo del del rafforzamento delle istituzioni interne del dei processi di democratizzazione e partecipazioni di questi dei paesi prioritari
E tutto ciò è effettivamente legato alla
Diciamo la questione
Stella mantenimento dei principi definiti nel due mila undici a Busan quindi presente il principio di ownership che considerata ai promotori dello sviluppo propri paesi in via di sviluppo i Paesi prioritari per l'azione
Della cooperazione
Io per questo vorrei farle la domanda riguardo a alla fattibilità del del piano Matteini
E in particolare se il piano ma tempo rappresentare uno strumento per l'Italia e per l'Europa per colmare unica
Che c'è diciamo tra le richieste dei Paesi africani e quello che i Paesi europei perché effettivamente l'Italia da sola non ce la può fare possano dare considerata anche la competizione che c'è adesso nel centro del continente africano con la Cina
La Cina che avendo una diciamo storia di sviluppo
Simile
Ma quella di alcuni paesi africani
è più veloce a rispondere alle alle domande di sviluppo di questi di questi ultimi
Concludo il mio intervento degli affetti da
Risponde subito che forse fare il giro completo di a meno che lei non preferisca risponde subito verrà stare sul pezzo ambasciatore e siamo su siamo signor senza
Allora
Ordine globale
Globale osservare prima di parlare del caso Mattei che siamo in un periodo di crisi drammatica della governance globale
Lo vediamo quotidianamente
Vediamo nella paralisi del Consiglio sicurezza veniva non è una novità ma lo vediamo che la crisi sta diventando ormai strutturale delle delle istituzioni internazionali delle delle organizzazioni multilaterali
Siamo in una fase di passaggio non vorrei sembrarvi troppo negativo nelle fasi di passaggio ordinata da un multipolarismo instabile
Non c'è più una potenza egemone forse questo è un bene non c'è più una contrapposizione fra due potenze egemoni
C'è un multi protagonismo molto disordinato e poco credibile c'è una tendenza a far prevalere rapporti di forza
Rispetto al tema del rispetto delle regole del gioco erano quelle rituali pensavamo di poterci spirare
E che oggi una parte nel comunità internazionale ci rimproverava
Essere troppo regole del gioco dettati da da un Occidente che sta perdendo il peso specifico
L'altro aspetto della crisi di questa di questo assetto globale è la contestazione di quelle regole del gioco
La parte di questa di un po'di paesi tende a chiamare con una
E finzione sommaria che non fa giustizia di tutte le differenze Sud globale
Ma c'è un dato che accomuna tutti questi Paesi è un certo antagonismo nei confronti dell'Occidente
E una desiderio volontà che rimette in discussione proprio gli assunti di
Sistema di regole e divertire istituzione internazionale che in qualche modo avevano presieduto l'ordine internazionale o meno diciamo fino all'ottantanove
E quindi questo gap crescente tra
Occidente del resto del mondo western del resto si dice in gergo è un altro dei dati frizzanti del quadro internazionale tesoretto
Che non è un dato che lasci troppo ottimismo
Anche perché non se ne vedeva a breve scadenza
E a nulla Tegano Matteini io in parte
Mentendo già anticipato non posso che ripetono
è un piano ispirato sicuramente da buone intenzioni ma
Bisogna che queste buone intenzioni siano accompagnate da strumenti efficaci perché alla fine poi non si trasformi in in promesse che suscitano aspettative che poi si dovrà essere soddisfatto
Lecito un un caso che è successo a noi che per me è stato particolarmente emblematico
Non gli ha organizzato qualche
Mesi fa dunque diciamo la presentazione pubblica del piano in occasione di quel vertice convocato a Roma con i Paesi africani
Un incontro la con uno dei responsabili della gestione il numero due della struttura di missione la gestione del piano Mattei e un gruppo di liste contrasti nel mondo della cooperazione
E chissà quale Stato
Che è emerso con maggiore chiarezza dal test è stato quello della preoccupazione di chi opera nel mondo della cooperazione
Che queste risorse che parte di quei cinque miliardi sono quelli della cooperazione potessero essere distolte dall'utilizzo attuale di fondi infrazioni per essere assegnata Altero Matteoli e quindi quante difficoltà ci sono quando positiva dare attuazione pratica e concreta
Ad un'iniziativa come questa detto questo c'è un'ottima iniziativa come dicevo
Non so se riuscirà a colmare il gatto diciamo di presenza italiana europea in Africa rispetto due lei non c'è soltanto una Cina Champions
Quindi diciamo questi Paesi giocatore
Strumenti molto più efficaci nostro purtroppo consegnate di proiettarsi sull'estero
Abbiamo come europea ha accumulato un ritardo enorme in buona parte di questo continente parte per responsabilità storiche in parte per miopi e in parte per difficoltà oggettive il caso del CELTA
E questo fionde massiccio
Di tutto il Paese se siamo rimasti solo noi italiani
Il vigile l'ultimo paese della serie stipendi dei Paesi dei quali siamo dovuti pubblicitari scappare letteralmente come conseguenza di una serie di colpi di stato che avevano come obiettivo quello di eliminare la presenza occidentale
In quelle zone quindi si ben venga il piano Mattei però la mia impressione è che ci voglia ben altro
Servono
Allora buon pomeriggio a tutti mi unisco insomma i ringraziamenti la mia collega nei confronti del professore negletta repressa catalizza chiaramente presidente Nelli Feroci devono fare una breve riflessione sulla politica degli approvvigionamenti energetici dell'Italia
In seguito animazione russa dei loro dell'Ucraina i Paesi europei hanno di l'Unione Europea hanno deciso
La decisione anche un po'obbligata ecco di di vedere le quote di importazione dalla Russia diciamo sì per il discorso del petrolio questo è stato un po'più facile
Il discorso del gas e chiaramente ha portato di problemi soprattutto anche all'Italia che prima della guerra in Ucraina importava circa quaranta per cento delle delle prove importazione funto provenivano dalla dalla Russia
E c'è stata queste intenzioni in continuità poi con l'iniziativa dei draghi quindi già parte al due mila ventidue di separarsi anche dalle importazioni di gas
E nel due mila ventitré abbiamo visto come è stato possibile grazie l'aumento insomma da Algeria Azerbaijan attraverso i i gas naturale liquefatto
E
Nel due mila ventitré sempre in questa stessa direzione si sono verificate una serie di divisi vedi rappresentanti del governo italiano accompagna tra cui anche presidente Meloni
E accompagnati anche da rappresentanti del mondo energetico italiano mi riferisco all'amministratore delegato di ENI De Scalzi che hanno toccato una serie di Paesi Algeria Egitto Libia Congo Mozambico e Qatar
Appare evidente come appunto già numero hanno questi Stati ma anche andando a considerazioni locale andando a considerare la quota di importazione dei vari Paesi come
Il piano materia abbia una forte componente energetica suggerito probabilmente anche la decisione di intitolare questo piano ha all'ingegnere materiche appunto il fondatore del gruppo ENI nel mille novecentocinquantatré
E
Mi avvio quindi a una serie di riflessioni conclusive
La
La decisione è punto di separarsi al gas russo è stata abbiamo detto una scelta anche un po'brigata questi giorni si sta discutendo sì
Nel nuovo pacchetto di sanzioni del dell'Unione Europea prevedere qualcosa di rispetto al gas soprattutto nel questo genere questo gas naturale liquefatto che viene importato da altri paesi dalla Russia poi rivenduto quindi neanche qui si capisce bene effettivamente la quota di gas russo che entra nei nostri e nostri mercati quindi questa decisione diciamo di smarcarsi al gas russo è stata
Abbastanza pacificamente accettata
Invece la decisione di investire in alcuni Paesi possiamo fai riferimento come ha al Nordafrica quindi questione di stabilità politica le tendenze liberali ma anche ad esempio nell'Africa subsahariana in Mozambico dove nella provincia del Nord di Cabo Delgado
Il terrorismo di Stato insomma diffondendo dove la parte appunto il paese dove sono presenti
I principali investimenti energetici dall'altro lato un altro motivo di di critica è stato quello di investire impari cioè di voler investire in paese siglare accordi con Paesi che devono investire in ambito Oil & Gas classico
E e quindi tralasciare quegli elementi transizione energetica no quindi viene un po'vista come una scusa per ritardi ritardare ancora questa questa scelta
E infine come insomma
Suggeriva anche lei i vari interessi stranieri che sono presenti nel continente africano quindi troviamo la striscia del selle con la Russia che va a occupare quel sentimento antifrancese che era alta è un sentimento a antioccidentale
Sviluppato da questi paio appunto avuto luce attraverso questi volte golpe militari troviamo l'infermità investimenti nelle infrastrutture da parte della Cina in ambito energetico in ambito della difesa
E anche forse le divergenze europee nella gestione dei rapporti con l'Africa forse un bravi rimando a all'intervento NATO in Libia nel nel due mila undici
Ecco alla luce di di questi elementi ritorniamo sempre a questo piano Mattei però volevo chiedere appunto il suo parere rispetto al alla alla natura energetica di questo piano cioè può essere con io ho elencato alcuni fattori diciamo di rischio ecco sono più questi pochi fattori è vero che deve essere ancora insomma
Maggiormente definito e l'altra questione riguarda l'Italia
Ha dichiarato molto spesso ha perso sono vari rappresentanti di voler
Stabilire questo avvenne erge etico europeo quindi di fare da ponte fra Africa e continente europeo ma in Stati europei sono interessati a questa questa opzione grazie mille
Sì
Ottime
Ottime le questioni
Cercherò rapidamente di qualche
Fa capire osservazione allora sì
Una delle cose diciamo una delle conseguenze del conflitto in
In Ucraina e l'aggressione russa ed ucraina è stata quella di scoprire un po'tardi avremmo potuto Corticelle prima
Un problema di eccesso di dipendenza da un solo fornitore per di più poco affidabile di energia fossile
Aggiungo che poi abbiamo scoperto altre dipendenze e di altri materiali minerali critici eccetera ad altri fornitori il tema dei dipendenze diventato un tema centrale
Nell'agenda europea ed italiana
Nella diciamo decisione che abbiamo assunto collegialmente di ridurre l'obiettivo è di eliminare completamente
E l'utilizzo di fonti fossili provenienti dalla Russia ci siamo trovati tutti molto uniti perché era una risposta che si imponeva diciamo minimo sindacale si diverte in questi casi di fronte ad un'aggressione come quella
Attuata dalla Russia ma eravamo anche consapevoli che avrebbe avrebbe avuto dei così in fondo perché abbiamo fatto così affidamento sulle forniture russe del passato perché tutto compreso era un gas che costava meno di altri gas che arrivava attraverso delle infrastrutture che in parte esistevano già e meno male che non abbiamo costruito all'altro gasdotto sarebbe dovuta arrivare in Italia
Attraverso il Mar Nero perché c'era qualcuno che lo voleva fare
Vedete i tedeschi che han dovuto interrompere utilizzo di ben due gasdotti
E uno funzionante l'hanno altro manco le due nostri nella ha fretta di sostituire gas russo con altri gas perché non potevamo fare a meno del quaranta per cento di forniture dall'oggi al domani
Siamo andati un po'in giro a trovare Chiasso dove c'era certo sarebbe stato bello poterla qui stare dalla Svizzera
Ma purtroppo la Svizzera non produce gas sarebbe bello comunque acquistare forniture di rilevanza così strategica da Paesi affidabili però purtroppo molto spesso queste risorse non stanno in Paesi affidabili quindi si dà un po'dove ci sono e ovvio e lei ha osservato giustamente in questi Paesi ho perso per un altro anno delle criticità vuoi che sia un problema di stabilità politica vuole che sia un problema
Di guerre civili più o meno latente vuoi che sia un problema di rispetto di alcune diritti fondamentali noi non potevamo andare troppo per il sottile l'operazione diciamo di diversificazione delle fonti
è stata condotta in maniera brillante e rapida e il risultato è molto positivo cento non siamo più dipendenti tra Russia ma siamo dipendenti dall'Algeria da zero Béjart tempo Zalm dico al Qatar
Purtroppo noi produciamo una quota esigua del gas di cui abbiamo bisogno mi da qualche parte dobbiamo comprare ci sono delle fragilità ci sono delle vulnerabilità in quest'operazione ma non avevamo alternative
E aggiungo che diciamo tutto questo è stato fatto nella consapevolezza che il gas dovrebbe dovrebbe uso il condizionale rimanere una una una fonte di energia della transizione
A termine l'obiettivo è un altro però nel giro di poche mese settimane anni non potevamo pensare di far tutto consolare o con l'eolico e soprattutto non possiamo pensare di farlo col nucleare perché anche ammesso che si arrivi a realizzare un consenso nel Paese sull'uso dei locali usi pacifici presso richiederebbe tempi lunghissimi quindi alla calcola che c'era da fare questa operazione è stata fatta bene
Rapidamente grazie all'azione congiunta Eni Governo e quindi non possiamo che essere soddisfatti di questo perché ha ridotto drasticamente la nostra dipendenza
Dal gas russo compravo meno greggio poi Greggio nemmeno tracciabile magari continua ad arrivare non lo voglio sapere non lo so e comunque documento su questo
Però effettivamente il tema dell'affidabilità delle nelle forniture o il tema è un tema che si pone ed è un tema che è giusto avere presente però ripeto
A meno di un miracolo cioè di andare a trovare in pianura padana dei giacimenti straordinari come quelli che trovo Matteo a suo tempo l'arredo complicate per il momento secondo osservazione italiana Bruno ma senta io posso dare un giudizio personale mi sembra un po'la leggenda metropolitana
Per vari motivi perché fuori prima di tutto per crede diventare questo fantomatico arabo ed è stato chiacchierato a lungo ora se ne parla meno fortunatamente
Dovremmo aprire delle infrastrutture che ci consentono di operare con una volta a strutture vuol dire
Era meglio dei pozzi gasdotti stazione di pompaggio ricordate quante costato strappare un consenso pelle comunità locali per fare arrivare il tatto
Il gasdotto che guida l'Azerbaijan in provincia di Brindisi vi immaginate che cosa scrivono dorsale appenninica che ci consenta di portare gas o a zero o algerino verso dove non si sa
Non si sa perché non si è mai chiarito che avrebbe dovuto essere il destinatario di questo fantomatico Ambrogetti qui so secondo me è una di quelle cose di cui ci si innamora a mio avviso un po'alla leggera e poi mi sembra ora
Fortunatamente non sento più parlare questo mi rassicura e mi sembra che sia
Un elemento di saggezza
E terza osservazione Piano materie vedo che questo tema che appassiona mi ha un po'meno però perché perché il governo ha pensato di chiamare questa iniziativa piano Mattei perché c'era un'intuizione che era proprio di Enrico Mattei c'era quella di dire e credo che poi fosse mi provocò la morte lo mise comunque in rotta di collisione con le con le sette sorelle
Un modello diverso di rapporti con i Paesi produttori e fornitori cioè io non vado solo di una giuria in Mozambico in Angola appunto a portare via il gas e a portarlo sul mio mercato interno io
Estraggo il gas nei vostri Paesi mi lascia una quota per il mercato interno quello che mi sta facendo in Egitto questo immenso giacimento che ENI sta sviluppando a largo delle coste egiziane è quasi esclusivamente destinato al consumo interno
Quindi una parte lo lascio per il mercato interno di aiuto a costruire un una classe dirigente un gruppo di addetti al settore che siamo in grado di gestire autonomamente queste risorse energetiche e vi trasferisco tecnologiche
Sviluppare un'industria del del dei delle delle fonti fossili che sia come dire consente di andare avanti nel nei rapporti nello sfruttamento di queste cose risorsa quindi da questo punto di vista era un'intuizione geniale titoli francesi
E che i francesi praticamente furono espulsi dall'Algeria grazie a questa intuizione di Mattei dove mastelli ha costruito al meglio questo modello è proprio l'Algeria lì addirittura finanziando il movimento di liberazione Fronte nazionale ma sono quelle nel modello estrema
è un modello di collaborazione e cooperazione tra pari
Basato su uno scambio un trade-off molto alla pari io prendo le risorse ma tanto in cambio tecnologie formazione e risorse prezzo mercato interno grazie
Buon pomeriggio
Ringrazio unisco ai ringraziamenti fatti ai miei colleghi inviasse presidente pedinando Nelli Feroci ringrazio il professor Mandelli in sé il professor Romiti eletta per l'invito per l'organizzazione
E nell'ambito della discussione relativa al rapporto politica estera
Due mila ventitré dalla lettura del rapporto mi sembra emergere ecco quanto il governo Meloni abbia cercato di
Barcamenarsi all'interno del sistema internazionale attraverso la combinazione
Canti prudenza e pragmatismo prudenza di un fronte dei mercati internazionali
Nei confronti dell'Unione Europea
E pragmatismo sia nelle sue relazioni con gli Stati Uniti
Che nei confronti di una proiezione di un nuovo ruolo italiano all'interno del Mediterraneo allargato di cui si è parlato
Precedentemente
E di cui
I miei colleghi hanno già parlato con il cosiddetto piano Mattei
Che dovrebbe esserne ecco la riprova di questo di questa spinta da parte del governo Meloni ecco al di là di queste considerazioni generali sul sul rapporto
Quello di cui vorrei parlare oggi io eh in il ruolo che hanno gioca che ha giocato
E l'approccio del governo Meloni nella questione della gestione dei flussi migratori di cui ha parlato anche lei
Precedentemente infatti il Governo Meloni
Anzi un passaggio del rapporto merci anche quanto questo tema possa essere stato sia stato definito come una delle questioni più identitaria del del del governo Meloni emerge anche quanto la crescita degli arrivi la crescita del numero degli arrivi verso l'Italia abbia determinato che il governo Meloni agisce agisse in maniera pro attiva nei confronti di questo tema
Nel rapporto si evidenzia anche
Quanto
Il il governo abbia cercato di agire lungo due direttrici lungo la direttrice dei rapporti con gli altri Paesi dell'Unione europea e lungo un'altra direttrice che quella dei rapporti verso i Paesi terzi paesi di origine dei paesi
Di passaggio di transito
Ecco lei ha già parlato dell'accordo duetti Tunisia del luglio del due mila ventitré ha parlato anche del Prodi collo Italia Albania nel due mila ventitré sostanzialmente esternalizzare frontiere
E alla questione dei rimpatri la domanda che io le volevo porre relativa
A
Quanto anche questo
Questo tema della gestione dei flussi migratori passa essere considero in continuità rispetto a scelte passate di governi precedente italiani
E mi riferisco sia alla alla memorandum of understanding del due mila e diciassette si lava al governo Gentiloni che alla riforma del testo unico dell'immigrazione
Del dell'allora ministro Marco Minniti e inoltre in relazione a ciò le volevo anche chiedere visto che si parla della questione migratoria si parla del Mediterraneo quanto a quanto gioca quanto giocherà nella visione della politica estera dell'Italia
La stabilizzazione anche
Del Paese nordafricano che forse più di tutti ha determinato la politica estera italiana compero sia la Libia questo grazie
Garanzie
Non c'è
Non c'è il minimo dubbio che il tema flussi migratori e gestione facendo che è un tema tantissimo
Contenuto identitario
Viene sfruttato di tanto in tanto dell'emergenza
In maniera molto strumentale non tanto dal governo quanto da alcune forze politiche
Ma se devo dire la verità anche in questo caso secondo me il Governo si è mosso in maniera abbastanza pragmatica ora essere posposto ad abitare criticare soprattutto una serie di provvedimenti a valenza interna
Che il governo adottato ricordiamoci dopo l'emergenza Cutrufo insomma fu quello fosse il caso amoroso
Ma in Europa il governo si è mosso in maniera abbastanza intelligente coinvolgendo anche questo è stato l'altro aspetto positivo
Nella definizione di questo approccio che non era soltanto nazionale ma europeo anche anche la Commissione europea e i nostri e i nostri partners a volte con successo a volte con meno successo come avevo accennato l'aritmia
Sensazione che la svolta che in qualche modo caratterizza la politica migratoria di questo governo e l'avete capito che insistere troppo
Sul tema della ridistribuzione
Di migranti o di richiedenti asilo non ci portava molto lontani anche se poi nell'ultimo pacchetto di regolamenti adottato tra la fine del delle mille ventitré in e in parlamento soltanto poche settimane fa una piccola apertura sul tema della ridistribuzione abbiamo registrata ma che era forse più utile impegnare
La l'Unione non soltanto il Paese in un processo di corresponsabilizzazione di Paesi di di origine e di transito nella gestione dei flussi migratori
Allora
Non è facile trattare con questi paesi la Libia non ne parliamo
Ma anche la Tunisia presenta delle caratteristiche di instabilità e di criticità per alcuni aspetti di governance interna però quella a mio avviso mi sembra una strada abbastanza pubblicata
A due condizioni che però in secondo me non sono state sufficientemente tenute presenti da questo governo non sono facili da realizzare il primo che ci vuole
Un minimo di impegno da parte dei Paesi con i quali non andiamo a fare accorgeva stabilire relazioni collaborative
Per un trattamento diciamo di questi migranti che corrisponda standards minimi di rispetto dei diritti fondamentali
E di preoccupazioni umanitarie questo non succede sicuramente in Libia Inc anche in Tunisia
Assoluzione lascia molto a desiderare cioè ad un impegno verso sé insomma che questi Paesi in quel riguardino e collaboriamo ai quali noi diamo fondi soldi risorse
Trattassero questi migranti in maniera più umana il secondo aspetto che secondo me non è stato sufficientemente preso in considerazione rosso vessato le è stato fatto alla chetichella è il tema della gestione dei fu
Sì regolari
E che il paradosso diciamo di questo utilizzo strumentale del tema dei flussi migratori e che noi abbiamo bisogno di migranti il nostro mercato del lavoro ha un disperato bisogno di lavoratori stranieri perché non ci sono lavoratori italiani
Che fanno certe categorie di lavori
Quindi avremo bisogno di incentivare canali legali mediazione magari accompagnandoli con dei programmi di formazione in loco eccetera
E in questo senso paradossalmente il Governo sia pure senza troppo sbandierato uno ha aumentato le cifre del decreto flussi che è un segnale molto importante anche l'ha fatto per quale motivo per per la pressione delle organizzazioni dei datori di lavoro
Pelle alle pressioni e per le richieste di chi gestisce aziende agricole di chi gestisce
Stabilimenti balneari alberghi bar ristoranti ovunque ovunque vai ovunque si vada in Italia si sente dire o un problema di reperimento di manodopera
Quindi se si riuscisse a fare un matching un po'più efficace tra la domanda del mercato del lavoro la capacità di gestione di questi flussi in maniera ordinata regolata tale così da corrisponde alle esigenze del mercato del lavoro probabilmente sì sdrammatizzare vedi molto questo tema della il punto di vista emotivo emozionale il tema dei dei per la gestione dei flussi migratori e quindi credo che su questo bisognerebbe impegnarsi per fare qualcosa di più e meglio non è facile non è facile perché
Organizzare operativamente una revisione del decreto flussi è complicato e aggiungo che l'ideale sarebbe se si potesse fare addirittura su scala europea cioè la grande decreto flussi europeo
In ogni paese stabilisce delle quote per va be'dell'unione europea stabilisce delle quote per Paesi di origine stabilisce delle caratteristiche del lavoratore che ci si aspetta di poter fare entrare e sarebbe questa la soluzione molto complicata per usare ma sarebbe la soluzione ideale quindi a mio avviso e e tutto compreso è abbastanza accettabile l'ha fatto prima di noi e Unione europea su spinta tedesca con la Turchia non c'è niente di male che lo facciamo
Noi con la Tunisia però purché si rispettino certe condizioni minime certi standard caso d'Albania caso molto diverso
Perché lì quello che si è chiesto io sul sull'efficacia di questo accordo dei grossi dubbi da quello che si è chiesto alla
All'Albania e di gestire per conto dell'Italia uno questo fenomeno trasferendo sul territorio albanese una certa quota di paesi sarebbero destinati ad arrivare al mondo a purché salvati da navi
Militari della Marina Militare è un
Outsourcing l'esternalizzazione molto circoscritta molto limitata
Anche perché chi dovrebbe esaminare le domande di asilo in Giordania sarebbero dei funzionari italiani
Se queste domande cercate i richiedenti asilo verrebbero processati conterrebbero trattati come tali in Italia
E se invece non fossero citati come richiedenti asilo vendi Philip dallo Stato reputazione internazionale dovrebbero essere rimpatriati a carico d'Italia quindi a un'esternalizzazione molto circoscritta rispetto al modello Ruanda
Il cane modello Ruanda invece il governo inglese ha completamente delegata alle autorità ruandesi di esaminare la prigione compiti originari queste richieste
Valutare se sono accettabili o meno decidere eventualmente la concessione dello status di rifugiato e poi gestirsi rifugiato sul territorio del Ruanda e nel caso che la richiesta venga respinta immigrante rimane clandestino in Ruanda
Nei modelli molto diversi avvolte nell'immaginario collettivo si terrà assimila grazie
Buonasera a tutti o ovviamente ringrazio anch'io Presidente Nelli Feroci per la presentazione del Rapporto due mila ventitré
Vorrei indirizzare ringraziare anche il professor Michele dal professor natalizia a dell'invito un grande piacere
Essere la circondi qui oggi quest'oggi
Con voi
Io mi occupo della politica estera italiana nei Balcani occidentali
Quindi vorrei fare qualche commento sulla politica italiana in Europa a cento unione europea oggi lei ha parlato
Di di GIP dico del governo Meloni come cambia la politica alla che non è più a euroscettica invece adesso diventata euro pragmatica euro realista
Anche all'articolo Matteo Boe nomina rapporto parla della convergenza tra Roma Bruxelles un esempio
Un grande sostegno dell'Italia per l'Ucraina anche per la politica a dell'allargamento dell'Unione Europea
Quindi nella rapporto si citano anche due esempi presenti vada della presenza dell'Italia nei Balcani occidentali primo accordo
Paola tra la tra l'esercito italiano tra la difesa italiana e la Serbia ha firmato l'anno scorso a febbraio è un altro Cordon tra l'Italia Albania a quello che ha il cugino ha citato il collega Jacopo io vorrei aggiungere anche altri esempi l'anno scorso al Trieste è stato organizzato un summit sui Balcani occidentali quando
Allora la prender Melloni ha ribadito che
Al questa regione
Di importanza a grande importanza dell'interesse nazionale italiano
Poi a febbraio consigliere della Premier Francesco Maria Talò a partecipava nei negoziati tra Belgrado e Pristina poi a si è dimesso dopo quello scherzo ogni comici russi all'ad aprile ministro Tajani ha organizzato a un incontro a Roma con mimi ministri degli esteri dei paesi dei Balcani occidentali
A poi a novembre il ministro Crosetto il ministro Tajani hanno visitato dal grado dovranno ribadito a in particolare particolare attenzione per per i Balcani occidentali è una cooperazione nei prossimi anni che sarà sì trecentosessanta gradi a alla fine a dicembre la Premier Melloni ha visitato e Belgrado a si parlava anche della stabilità della reale Regione anche a a dell'arma allargamento e interessante che al premier Vučić serbo presidente Pucci serbo anzi ha ha detto una cosa che all'Italia e l'unico paese praticamente dei bikini nero pacchia che non un approccio unilaterale cioè allora sempre voluto sentire alle pene le opinioni serbe
Anche un grande sostegno nel processo di allargamento quindi io vorrei fare anche una domanda che riguarda il presente ma anche il futuro il futuro a ovviamente non è Balcani occidentali insomma grande tema come la guerra in Ucraina oppure al conflitto nel Medio Oriente a pero ad esempio ecco domani nelle Nazioni Unite essi si vota per una risoluzione su Srebrenica poi ci ci sono delle dichiarazioni la
Dopodiché Primo Ministro La Repubblica Srpska sull'indipendenza
A quindi tema sempre attuale lei ha seguito a Bruxelles da vicino la vicenda
è stato rappresentante da dal due mila otto quando il Kosovo ha proclamato indipendenza poi anche nel due mila tredici quando quando sono stati raggiunti accordi a Bruxelles quando
Allora Federica Mogherini è stata alta prese rappresentante della politica estera italiana
A quindi mi chiedo mi domando se l'Italia ma potrebbe avere ha un ruolo a diciamo più importante e più o assertivo come al Paese
Guida nel processo dei negoziati tra Belgrado e Pristina ma anche in generale il processo di allargamento a nei Balcani occidentali visto che storicamente l'Italia ha avuto
Forte soft power diciamo dal dal firmato del Trattato di Osimo salvo mille novecentosettantacinque poi anche parlando con a con ex primo con ex ministro degli esteri D'Alema ma anche con allora ex ministro degli Esteri serbo sfilano Vinci a ho capito che
Ci sono stati tentativi anche nel due mila sedici diciassette a di parlare un po'della della divisione del del Kosovo ecco quindi io vedo questa un po'd'dello spazio vuoto dopo
Il dopo Merkel nei Balcani occidentali per quanto riguarda alla politica dei i paesi più importanti come la Francia e Germania
E vedo alla possibilità che l'Italia può prendere l'iniziativa visto che ha ottimi rapporti con l'Albania
E ottiene motivi rapporti anche con con la Serbia
Che
Che che si potrebbe raggiungere finalmente un un accordo finale diciamo tra dal grado e Pristina grazie mille ex
Sì sono citati dal serbo
Serbo serbo di ha detto prima cinese no sono anche cittadino serbo a cittadino sensibilità gallese
Anche se no no no non non sono sì allora grazie
In effetti nel nostro rapporto dei Balcani non avevamo inserito non possiamo mettere tutto però è un tema
Ed è
Gran parte di Europa che stiamo implicare Italia questo governo come a quel ai governi che lo hanno preceduto sì posso osservare un tema quello del rapporto con i paesi di quella regione
In cui prevale una straordinaria continuità tra la linea di questo governo è la linea dei governi precedenti forse ancora se posso aggiungere da parte di questo governo con un certo maggiore attivismo diplomatico che si è manifestato anche tra l'altro con
Delle visite che lei ha citato che confermano che l'Italia guarda ai Balcani come
Una parte integrante integrale dell'Europa e dell'Unione Europea
Vorrei ricordare di che avevamo promesso da prospettive di adesione
Ai Paesi della regione nel due mila tre
Questo Consiglio europeo di Salonicco share rompe il test compatte colto particolarmente sono passati ventun anni se si esclude la Croazia la Slovenia era già più o meno con un piede dentro Basescu della Croazia
Gli altri Paesi della regione sono ancora nella nella sala d'attesa
E tutto questo non va bene non va bene perché poi questo una situazione che crea frustrazioni che dobbiamo in qualche modo fare in modo di di risolverla
Due osservazioni c'è stato un periodo di un gergo si chiamava allaccio infatti
Troppa per una serie di motivi è inutile nasconderselo non c'era molto entusiasmo per l'ipotesi di nuove adesioni
Oggi il quadro è cambiato il quadro è cambiato come conseguenza della guerra in Ucraina perché lo lo ricordiamo abbastanza ma tra le tante cose che abbiamo promesso all'Ucraina fraterna solidarietà politica parte degli aiuti economici finanziari umanitari militari abbiamo promesso l'Ucraina anche una prospettiva di adesione all'Unione europea
Allora immaginare
Un percorso per l'Ucraina senza in qualche modo rilanciare quel percorso che per i Balcani è già avviato alcuni di questi Paesi già negozio va da vari anni con l'Unione europea
Un un trattato di adesione era del tutto inimmaginabile Prodi dico questo per dire che questa è un'occasione che non possiamo permetterci di mancare
Non dico perché che i Balcani debbono andare al traino dell'Ucraina ma che si apre di nuovo una finestra di opportunità nel senso di un rilancio di consenso per il tema dell'allargamento come conseguenza del conflitto in Ucraina
Non sarà un'operazione semplicissima dobbiamo saperlo il percorso di adesione un percorso in salita
Paesi della regione sanno bene perché l'Unione europea molto domande nel senso
Delle riforme da fare nell'adeguamento alla legislazione nazionale dell'adeguamento ai nostri criteri politici
Della soluzione dei contenziosi bilaterali bene dato due volte tre volte il tema dei rapporti Serbia Kosovo e è un problema non da poco
Quindi quello che io posso dire che da parte del governo italiano c'è sicuramente un impegno
A sostenere questo processo di avvicinamento
E anzi addirittura questo rilancio del tema dell'allargamento a sostenere una ripresa è un'accelerazione dei negoziati di adesione
Non siamo
Noi che possiamo decidere il ritmo i tempi Hall out calmo risultato finale dei che su un processo produttivo che coinvolge lo sono di ventisette Paesi membri banche Paesi candidati molto dipende anche da come
Da un mese saranno disponibili ad attuare certe riforme la come saranno disponibili a risolvere i problemi di contenziosi bilaterali da quanto saranno di
In viale avvicinare la loro politica estera quella un europea per la Serbia per esempio glielo dico molto onestamente molto sinceramente c'è un problema che ha a che fare con la collocazione internazionale del Paese
Non lo sappiamo bene da che parte sta la Serbia lo dico con tutta franchezza tanto che siamo in una sede non ufficiale è uno dei problemi
Rispetto al Paese che probabilmente anzi sicuramente il più importante in quella regione e anche quello nei confronti del quale italiani interessi maggiori più consolidate
E quindi tutto questo per dire che ha di positivo c'è il rilancio del processo ma nella consapevolezza che un processo complicato che richiede una serie riempimenti da parte dei candidati ma questa volta anche una serie di adempimenti da parte dei dell'unione perché se noi non trattiamo le modalità di funzionamento dell'Unione prima che arrivino i nuovi membri rischiamo la paralisi quindi c'è un problema
Di rivedere alcune
Processi che hanno a che fare col funzionamento delle istituzioni potrà maggioranza tanto per dirne una ma anche composizione degli altri le istituzioni comuni
C'è un tema che riguarda la revisione di alcune politiche comuni soprattutto quelli di spesa
Politica agricola e politiche di coesione in primis non tanto per l'adesione dei Balcani che in fondo sono una quantità
In termini di peso economico
Il sì diciamo gestibile ma per un Paese come l'Ucraina l'impatto sarebbe enorme c'è un tema e questo lo dico alla luce dell'esperienza che abbiamo avuto in questi anni
Che riguarda la capacità dell'Unione di dotarsi di strumenti efficaci per garantire il rispetto dello Stato di diritto nei nuovi temi vecchi paesi membri
Noi non vogliamo trovarci
Una volta che i nuovi membri saranno entrati a far parte di questa famiglia europea appunto paesi che hanno una concezione della democrazia del rispetto delle libertà fondamentali
Dello stato di diritto che non coincidono con i nostri e oggi non abbiamo l'abbiamo visto con la Polonia ora no perché ha cambiato governo lo vediamo con l'Ungheria non abbiamo strumenti efficaci per ottenere il rispetto di questi principi fondamentali
Ne cito uno per tutti
La separazione dei poteri tra esecutivo e giudiziario che è messa in discussione è stata messa in discussione in Polonia oggi in discussione in Ungheria
Quindi adempimenti dall'alto dei candidati ma anche adempimento da da parte nostra e non sarà un'operazione facile però la strada è tracciata e io sono ottimista che questa volta ci arriveremo non posso fare una previsione su quando perché sarebbe secondo me molto sbagliato
L'errore più grave che potremmo fare sarebbe quello di disattende le le aspettative che abbiamo suscitato
Creando in questi Paesi Balcani Ucraina Moldova Giorgio caso ancora più problematico frustrazioni crescenti grazie
Ma perché non si siedono il dottorato in più avete sofferto abbastanza impiego
Allora abbiamo ancora grazie presidente abbiamo ancora tempo per una Massimo un'altra di domande per la solleva il problema
Abbiamo un po'di nuvole notato c'è una seconda domanda
Beh vi devo solo chiarire qui a parlare perché c'abbiamo il microfono sia di radio radicale che da ora perciò al mio posto che
Due trenta
Como Spal per l'ambasciata di Francia
Qualche giorno fa l'Italia e altri quattordici Paesi dell'Unione europea all'inviato una lettera alla commissione europea suggerire un'altra agitazione del potenziale di cooperazione con i Paesi terzi seguiti anche fattori sì di dove migratorie
Secondo lei gli accordi con i Paesi terzi per esternalizzare la questione migratoria
Devono essere il frutto di iniziative nazionali non potrebbero in futuro sere oggetto di accordi comunitari concertati
Trasmessi dall'Unione Europea a questi paesi terzi
Un momento
Un momento utopie mi chiedesse la mancata adesione dell'Italia al documento comune sulla pressione legittimi attimi di terrore
Non volevo entrare in questo no sicuramente sicuramente la risposta è che sarebbe meglio
Procedere con raccordi gestiti a livello europeo
Abbiamo un esempio può piacere o non piacere ma funziona da molti anni c'è costato un sacco di soldi ma va ha funzionato e l'accordo che fu fatto cuori con la Turchia
Dopo il due mila e quindici su forte impulso alla cancelliera Merkel dall'altro aveva deciso di accogliere ottocento mila rifugiati siriani ma dall'altra chiesto come contropartita un impegno dell'Unione
A fare un accordo con il Governo turco sulla gestione dei flussi migratori che di fatto detto brutalmente comportava
Un impegno del governo turco attenersi nei suoi campi profughi profughi siriani da parte nostra provocazione ieri alcuni miliardi di euro al governo turco
Può piacere o non piacere però tutto compreso quel modello e migliore sicuramente di accordi che sono restino gestiti a livello nazionale e poi c'è quel modello ibrido che quello con la Tunisia perché lì mi risulta che questa iniziativa un po'estemporanea presidente Meloni con l'affondo Airline è primo ministro
Della visita a Tunisi e l'annuncio di un raccordo non sia stato poi troppo gradito a Brussel dagli altri Paesi che non si sono sentiti coinvolti abbastanza
Quindi è molto meglio che questi accordi vengono preparati e gestiti effettivamente in comune
Poi ci sono gli accordi esclusivamente nazionali come quello con l'Albania
Che però non è stata evidentemente nazionali però mi sa che stanno facendo scuola perché ho visto che piacciono anche ad altri paesi ovviamente sono modelli accordo molto diversi ho cercato di spiegare la differenza tra l'accordo con la Tunisia e l'accordo con l'Albania raccordo per l'Albania è semplicemente un acconto di outsourcing alcune procedure burocratiche di esame delle domande delle richieste di asilo ma diciamo in linea di principio la mia valutazione e che sarebbe sicuramente meglio sarebbe anche più efficace dal punto di vista del risultato e la gestione del di questo tipo di accordi venisse centralizzata Giuseppe
Non sarà facile a mio avviso vedremo se ci riusciremo nei prossimi mesi nei prossimi anni
Salda io sono Enrico D'Elia Del Chairs che un centro che si occupa di ricerche e di cooperazione internazionale con sede a Brusca
Però intanto desidero ringraziare gli organizzatori il relatore evidentemente questo incontro allora io non sono tra quelli che si è stupito della continuità ed il pragmatismo
Di questo governo rispetto a quelli precedenti è un atteggiamento e dire che va avanti da dai tempi del Regno di Piemonte con qualche triste parentesi
E quindi diciamo non è veramente una novità da cosa e mi ha stupito invece è almeno questa è la mia impressione è una scarsa attenzione e di questo Governo verso un'area del mondo che è l'America Latina sostanzialmente che pure e molto vicina a noi sia perché ci sono molti nostri
Connazionali che sono andati a vivere lì negli anni incassati sia perché era una tipica area di interesse dell'attuale compagine governativa se l'ambasciatore può essere così cortese di darci la sua opinione sull'argomento
Faccio una premessa solo l'esperto di America latina ne so pochissimo però
Io avrei una risposta fulminante questo quesito a mio avviso non ci occupiamo troppo di America latina perché fortunatamente l'America Latina non ci crea troppi problemi e mi scuso di cinismo la risposta ma temo che sia proprio così
Ci occupiamo molto di creare guarda caso sono problematica perché sono fonte di tensioni evidenti nostri confini orientali o meridionali ci occupiamo molto di quegli anni da cui provengono
Reali o presunte minacce un paese d'origine delle migrazioni ci occupiamo molto di quei paesi che ci forniscono forniture essenziali sopravvivenza i paesi produttori di energia fossile
Ci occupiamo molto di competitor strategici come può essere la Cina ci occupiamo meno di Paesi che in parte sono lontani e in parte non non creare un problema per la stabilità del mondo però lei ha perfettamente ragione
Piloti più che noi siamo un istituto Lilli visto da fare internazionale un istituto che ormai è cresciuto
Per il numero di ricercatori che ci lavorò per il numero di programmi in cui si articola l'attività se devo confessare che non ci occupiamo di America Latina e non abbiamo nemmeno un ricercatore che si occupa in America Latina
Quindi questo premi intera di cellule riflette brevemente una situazione complessiva è un Paese Governo ma non solo quella società civile attraverso cui articolazioni come può essere
Piccole micro colto lo scudo come il nostro che non ha sufficiente attenzione per un'aria che invece dovrebbe essere straordinario interesse non solo per la presenza di comunità di origine italiana
Che sono una risorsa ma anche perché ci sono Paesi che sono fornitori produttori di materie prime sono mercati di sbocco cioè c'è ma ci sarebbero mille motivi per occuparsi di più ma secondo me il vero motivo e siccome non ci creano problemi la tendenza occuparci
Tra l'altro certamente certe sì sì no ha ragione assolutamente
Allora il nostro tempo praticamente scaduto io chiederei un nuovo applauso per il presidente nell'intera oggi
Claudia da loro pazienza i ci tengo a ringraziare nuovamente d'Istituto affari internazionali nella persona del Presidente ma anche del collega amico lavoretti per averci proposto di discutere il rapporto sulla politica estera italiana del due mila ventitré
Che a questo punto lancerei una nuovo invito a voi agisco per primo stavolta sulla due mila a sul prossimo anno per fare una discussione sul rapporto italiano che farete sulla due mila ventiquattro da politica stratega su due mila ventiquattro
Da ringrazio il dottorato di studi politici prese la professore amiche letta che lo dirige i nostri a dottorandi Ilaria amarcord Jacopo e Goran Nava per il loro contributo la classe insicurezze politica internazionale il Centro Studi geopolitica punto info e grazie veramente a tutti tira grazie all'
Diamoci del tu semplifichiamo perché semina è sempre un piacere non lo posso parlare con
Giovani studenti appassionati della materia
E anche qui ringhia cioè nelle Ugoletti che giustamente due citato che è responsabile del programma politica estera dell'istituto nossignore fiscalmente chi non lo conosce ancora ed è il coordinatore di questo rapporto che facciamo
Mobilitando tutte o quasi le risorse dell'istituto ma diciamo l'anima di questo lavoro di coordinamento rileva al quale sono molto grato ed è anche lui chi organizza queste presentazioni in giro per l'Italia credo che prossimamente sarà e a Trento non vai tu non mi ricordo insomma ecco abbiamo questa
Bene quindi e espone alla fine grazie a voi lo ripeto per la pazienza quindi avete seguito questa lunghissima conversazione grazie
Grazie piacere presentatore alcuna chance di squalifica