Giustizia e Libertà. In ricordo delle vittime della strage di Capaci

Buongiorno a tutti
Buongiorno a tutti penso si è sentito si sente un po'si sente è una caratteristica questa amplificazione secondo me non si sente così non forse
Vediamo adesso no nessuno ecco ma non non sta funzionando e realtà
Fosse quello sì
Forse questo
No mi pare che senza Ocone non cambia nulla
Molto poco
Adesso adesso fosse un po'meglio
Provo trovo vi ringrazio allora Doyle
Do il becco adesso perfetto adesso sento un riscontro maggiore
Buongiorno a tutti lo il benvenuto a tutti i partecipanti per questo importante momento
Di confronto su su un tema che che affronteremo un tema molto interessante rapporto a Giustizia e Libertà ma soprattutto in ricordo delle vittime è della strage di Capaci come sapete un momento
Che fortunatamente ricordato ed è occasione di confronto ogni anno e ogni anno come dimostra il nostro incontro
Si comprende la necessità di ritornare sulle questioni che sono legate al al sacrificio in questo caso di Giovanni Falcone Francesca Morvillo gli agenti e la scorta ma anche il sacrificio che come sapete altri servitori dello Stato
Testimoniarono qualche settimana qualche settimana dopo scusate il ritardo ma in contemporanea nell'inaugurazione del congresso nazionale di diritto del lavoro in Aula Magna per l'università e quindi l'ho tenuto a fare un saluto anche dall'altra parte
Io dire possiamo immediatamente iniziare con i saluti istituzionali per propriamente dare vita al nostro confronto e quindi ed ho con grande piacere la parola al dottor Luigi Lombardo presidente della corte d'appello di Messina prego dottore
Un benvenuto a tutti gli interventori agli illustri ospiti che
Sono qui riuniti per commemorare una data
Importante per il nostro Paese tragica è importante nella sua tragicità quello della della strage di capaci sono passati trentadue anni da quel ventitré maggio mille novecentonovantadue nella quale fu consumata la strage di Capaci
Sono stati arrestati e condannati i mandanti e gli esecutori della strage ma molti pezzi di verità sono rimasti ancora ignoti
L'assassino di Giovanni Falcone si inserisce in una logica stragista
Che ha causato d'Italia molti morti
La quale non può essere spiegata senza complicità mai portate alla luce di importanti settori della società civile di importanti settori della politica di importanti settori dello Stato oggi è quindi un anniversario amaro che ci lascia sgomenti per non poter conoscere a distanza di trent'anni l'intera verità sulla strage di Capaci
Rimane il fulgido esempio di Giovanni Falcone
Di un magistrato esemplare di un uomo che non ha esitato asservire lo Stato fino all'estremo sacrificio
Giovanni Falcone era pienamente consapevole che il suo assassinio era stato da tempo decretato dei vertici della mafia
Ma ciò nonostante ha mantenuto intatto il suo impegno contro Cosa Nostra
Dieci anni prima il ventinove luglio del mille novecentottantatré era stato Rocco Chinnici capo dell'Ufficio Istruzione del tribunale di Palermo a pagare con la vita il suo impegno contro la mafia
Ehi di aveva avuto l'intuizione geniale di delegare tutti i processi di mafia a pochi giudici istruttori specializzati in modo da non disperde GE e conoscenze investigative chimici inventò e istituì il cosiddetto pool antimafia e per questo
Pagò con la vita
Ma il pool antimafia di Palermo aveva che aveva le sue punte di diamante dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Sopravvisse a Rocco Chinnici
L'eredità di Rocco Chinnici fu raccolta da Antonino Caponnetto che nominato a capo dell'ufficio istruzione di Palermo confermò il pool antimafia lo potenziò e in pochi anni riuscì a chiudere le indagini
E a rinviare a giudizio centinaia di mafiosi
Con i loro capi cosca
Aveva così inizio il primo maxiprocesso contro la mafia che infliggere a pesantissime condanne a Cosa Nostra
Ebbene le condanne inflitte nel maxiprocesso ai capimafia che si devono intoccabili il pericolo che rappresentavano per la mafia le metodologie di indagine ideate praticati da Giovanni Falcone
Furono le cause prime della sua condanna a morte
Come dicevo nel mille novecentonovantadue Giovanni Falcone era pienamente consapevole che il suo assassinio era stato decretato dei vertici del della mafia ma è lì non arretrò
Giovanni Falcone fu e vuole essere un uomo di Stato fino in fondo fuel volesse al servizio dei cittadini onesti fino alla fine
Per non uccidere la speranza in fondo e gli diceva la mafia è un fenomeno storico che ha avuto un inizio e avrà una fine
E il nostro compito è compito di noi magistrati ma anche compito di ogni cittadino onesto in qualunque settore della società si trovi ad operare raccogliere l'esempio di Giovanni Falcone portare avanti la sua lotta per la legalità
La lotta per la legalità e la lotta per l'uguaglianza
E la lotta contro il prepotente che Tessa il debole e il povero e la lotta per una società più giusta
Questa è stata la lotta di Giovanni Falcone alla cui memoria ci inchiniamo
Grazie grazie presidente adesso inviterei il dottor Antonio D'Amato procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Messina a intervenire grazie
Forse vediamo se vogliamo
Sì
Sarò molto rapido perché avevo preso un altro impegno e devo andare via ma a nome mio personale e dell'ufficio interno della Procura della Repubblica di Messina
Intendo innanzitutto ringraziare la giunta distrettuale dell'associazione magistrati di Messina pelli a questa lodevole meritoria iniziativa
Che oggi raccoglie per l'ennesima volta la partecipazione non soltanto dei vertici degli uffici giudiziari ma anche dell'avvocatura e dedita università e soprattutto del nostro presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santa Lucia ti ringraziamo ancora una volta per la testimonianza che porti della a nome di tutta la magistratura associata italiana e due brevi considerazione
Mi associo sicuramente all'analisi come concede come suo o consuetudini del presidente lombardo sui fatti di trentadue anni fa
E mi chiedo
Soprattutto in un periodo come l'ultimo decennio del secolo scorso
Caratterizzato da una serie di eventi tragici come quelli di cui oggi celebriamo appunto da alla memoria ma altre vicende ancora come la scomparsa non Tangentopoli dei partiti politici
Altri eventi culturali di portata mondiale come la visita per ben due volte del Papa a Cuba quindi stiamo parlando la massima espressione della della Chiesa cattolica in un contesto politico
Completamente opposto se accanto a tutta un'altra serie di considerazioni se ancora oggi le categorie giuridiche lega di voli e concettuali sulle quali si deve muovere la politica nel suo ampio contesto possono essere quelle di trent'anni fa
La magistratura italiana ha raccolto la sfida di quella momento e la raccolta proseguendo quel lavoro che avevano iniziato Falcone e Borsellino
Un lavoro fatto di analisi di giustizia di amministrazione della giustizia ma anche di uso sapiente del patrimonio esperienziali acquisito riversato
In quell'iniziativa legislativa cui fa alcune certamente non fu quest'anno anzi ne fu il promotore
Oggi dice insistono la direzione nazionale antimafia e le direzioni distrettuali antimafia in un rinomato impegno di coordinamento investigativo nazionali ed internazionali lo dobbiamo a questioni ma per i magistrati italiani ogni giorno il ventitré Di Maggio ogni giorno il diciannove luglio del mille novecentonovantadue perché hanno saputo cogliere quel segnale portando avanti le indagini in ogni settore
Della diciamo della del malaffare sia di criminalità organizzata di tipo mafioso che di criminalità comune
E proprio nel momento in cui ci sarebbe forse più bisogno
Di una legislazione attenta a diverse forme di manifestazione di agire mafioso noi viceversa assistiamo ad un proliferare iniziative legislative anche soltanto annunciate che lasciando per un attimo l'esame nel merito perché il congresso di Palermo ci ha consentito di essa Esaote di esaminarlo attentamente
Lasciano la percezione del disorientamento non soltanto nella comunità italiana ma anche tra i magistrati Errore con questo auspicio che il coagulo buon lavoro ricordando i magistrati italiani Falcone Borsellino e tanti altri che hanno lasciato sul campo la dignità per l'amministrazione corretta della giustizia grazie
Grazie grazie davvero adesso inviterei il dottor Massimiliano vitali presidente facente funzioni del Tribunale di Messina prego
Sì il il mio intervento sarà ancora più breve perché non posso naturalmente non associarmi alle considerazioni espresse dal presenterà corta per le dal procuratore intanto volevo ringraziare il l'avvocato sei del professore Lo Giudice il dottor Santa Lucia è presente la nostra associazione nonché l'avvocato mascherina per essere qui presenti e per darci oggi sicuramente un interessante contributo sul tema che verrà tracciato
Io penso consentitemi due brevi riflessioni qualche breve riflessione sulla data il ventitré maggio mille novecentonovantadue perché l'ha vissuta è stata una data terribile tremenda
Forse uno di quei giorni che appunto perché ha vissuti rimarranno indelebili nella memoria
E tutti noi coloro i quali hanno una certa età ricordano esattamente dove si trovassero e comanda presso quel quell'informazione non sono tanti gli accadimenti che presentano queste queste connotazioni
E ricordo quest'accadimento ma anche quello che essi consumo circa tre mesi dopo il senso di di smarrimenti o di sgomento sembrava che tutto stesse opere andare perduto
Le la storia poi andata in modo diverso quello che non è andato perduto e la memoria del del dottor Falcone la memoria della della moglie della dottoressa Morvillo che degli uomini di scorta
E così Falconi diventato l'emblema di ciò che deve essere un magistrato
E di come ciascuno di noi dovrebbe interpretare questo ruolo ogni giorno e non soltanto il ventitré maggio un impegno
Che deve essere affrontato con coraggio
Senza nessuna timidezza senza nessun indulgenza ma soprattutto la con la consapevolezza della straordinaria direi quasi tremenda
Difficoltà che il nostro ruolo ci ci chiamata a fronte ecco io non avrei altro da aggiungere se non proprio questo invito questa sollecitazione a me stesso prima fra tutti che ai colleghi cioè di ricordare il ventitré maggio di onorare il ventitré maggio onorare la figura di di Falcone del della nella sede della sua bretella signor della dottoressa Morvillo che degli uomini e la sua scorta ogni giorno impegnandoci nel nostro lavoro nelle nostre stanze con quello stesso spirito che il dottore Falcone ha dimostrato tutti i giorni la sua vita grazie
E adesso do la parola alla dottoressa Francesca buona anzi India presidente e la Giunta nel Messina
Buongiorno a tutti
Buongiorno a tutti è ben trovati permette depura medi porgere empio grandissimo un sentito ringraziamento da parte della Associazione Nazionale Magistrati ristretto
Di Messina al presidente della Associazione Nazionale Magistrati dottore Santa Lucia al prorettore dell'Università di Messina l'avvocato Saitta
è al l'avvocato Mascherin già presidente del decennale offre grazie di cuore punto per essere qui questo giorno a ricordare cosa accaduto il ventitré maggio del mille novecentonovantadue quindi ben oltre trentadue anni cioè trentadue anni fa ma siamo qua e questo è importante importante perché ci dimostra che il giudice Falcone e le altre vittima appunto di questo
Terribile attentato e quindi appunto la moglie Francesca mordi
Dagli uomini della scorta non sono morti invano ma perché se la mafia ha voluto uccidere il queste cinque di persone non ha ucciso non Nardis strutto quello che era il SIM il loro simbolo allora sono devono rappresentare per noi il simbolo di legalità e di è di libertà da qui anche l'idea insieme a al presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati al il rettore dell'università che oggi non è potuto esser qua ma è rappresentato ovviamente dal prorettore
Di dare questo titolo legalità e libertà perché questi devono essere i valori che noi magistrati ma non solo ovviamente noi magistrati ma tutti gli operatori del diritto è lascia l'università da qui anche l'idea da un da un paio d'anni di organizzare insieme con le altre istituzioni che come noi rappresentano e la il sistema giustizia
Un incontro proprio con questa giornata non è un caso ovviamente e non è un caso a unificare le tre istituzioni quindi ovviamente gli operatori del diritto e coloro che formeranno quelli che saranno gli operatori del diritto
Quindi vi ringrazio ovviamente il come magistrati l'unico l'Unità appunto
Invito esimi imperativo categorico veramente che dobbiamo avere quello di operare sempre nel rispetto della legge e nel ricordo appunto di chi come Giovanni Falcone ovviamente il pensiero va anche a Paolo Borsellino ma comunque a tutti tutte le vittime della della mafia non sono magistrati tant'è che dopo i saluti ci sarà una video che anche tra l'altro appunto questa è stata offerta polizza d'data la disponibilità al procuratore della Repubblica che ringrazio e che ci ha dato che permetterà di fare un flashback su come le notizie di stampa hanno insomma dei TG hanno nei vari anni dato le notizie di questi purtroppo attentati che hanno segnato la storia della del nostro Paese ognuno di noi ovviamente da sola la visione di questi e di questa immagine ripercorrerà come ha vissuto nel momento in cui ha saputo questi questi attentati
Lascio la parola ovviamente non voglio rubare altro spazio ai relatori augurandomi appunto che tutto per tutti non sia ovviamente come mi unisco a quanto ha detto il presidente non sia soltanto il giorno il ventitré maggio ma sia ogni giorno il ventitré maggio
Grazie alla dottoressa Bonazzi in è adesso invito a prendere la parola e l'avvocato Paolo del vicepresidente lo degli avvocati grazie sono giudice grazie a tutti
Gli intervenuti di oggi anch'io sarò brevissimo non volendo sottrarre alcun tempo e relatori solo due considerazioni che volevo condividere con voi
Assieme a dottoressa Bonazzi India abbiamo pensato a questo incontro
Abbiamo subito convenuto sul tema e sull'idea che dovesse esserci anche l'università memori di quella
Che è stata peraltro ricordata prima di questo mio intervento di quell'idea del dottore Falcone per la quale la la mafia un fenomeno umano e proseguiva sei giovanile toglieranno il consenso anche questa finirà e allora
La palestra di formazione dei giovani e l'università
Il compito probabilmente ancora più importante e decisivo e quello e quindi l'idea di coniugare i protagonisti della giurisdizione e l'università è stata certamente la ritengo la ritengo felice poi son un'altra osservazione che faccio ha detto va bene il presidente amicali la memoria è importante e memoria
Doverosa è obbligatoria il tema che abbiamo scelto a Giustizia e Libertà e
Proprio per dare delle coordinate a
Gene generalissimi me al cui interno il relatore che ringrazio per il loro intervento mi fa piacere aver oggi qui a Messina né l'avvocato Andrea Mascherin già presidente del nostro Consiglio nazionale forense una delle voci più autorevole luce dal nostro avvocatura il dottore Santa Lucia presidente la sua azione ma nozione magistrati il e il professore Saitta
Che insomma stavo maestro di tanti di noi a autorevole costituzionalista e avvocato abbiamo affidato di moderare apro solo giudice che un filosofo del diritto un'altra eccellenza nostro dipartimento perché le categorie generali sono importanti la riflessione sulle categorie generali quanto mai importante soprattutto in periodo di grande cambiamento attorno a queste categorie generali Giustizia e Libertà ciascuno dei nostri relatori declinerà con la propria sensibilità
La memoria di queste giornate le prospettive perché ero detto per il presidente mi cali intorno a quanto dicevo prima non può essere solo celebrazione
E doverosa la memoria però è una frase che ho letto che mi piace citare in questa occasione memoria e custodire il fuoco e non adorare le ceneri allora se questo deve essere lo spirito di questa manifestazione
L'impegno di tutti della magistratura che ha versato un contributo impagabile ma anche dell'avvocatura anche l'avvocatura ha pianto le sue vittime sull'altare della legalità
Non ricorda la targa davanti a questa porta all'avvocato Nino dopo l'avvocato Ambrosoli l'avvocato
Fulvio Croce presidente l'Ordine di Torino ci sono stati tanti sacrifici nel nome della legalità della giustizia della verità
Compito di tutti noi coltivare ciascuno nei propri libri non si può essere eroi perché gli eroi sono solo può che a noi non resta che fare tutti i giorni il nostro dovere con serietà con scrupolo e con impegno e concorre ciascuno
Né i propri limiti con le proprie capacità appunto il perseguimento di questi ideali e quindi con questi sentimenti anche l'avvocatura partecipa a questa manifestazione ringraziando i presenti a curando buon lavoro grazie
Grazie ancora adesso come è stato già annunciato dalla dottoressa buona Zynga dovremmo assisterà un video
Se non sbaglio sì
Ha un vizio che in quell'anno poeta delle immagini relative appunto a l'annuncio delle notizie come si diceva prima
L'attiva agli attentati di cui di cui sappiamo aspettiamo un attimo
Ma
Servitori dello Stato uomini di cui si può comperare il solo la morte come disse un sostituto dopo l'omicidio del procuratore Gaetano Costa ucciso mentre stava Scotti Green un'edicola
Aveva chiamato personalmente i mandati di cattura per il clan Spatola Cosa Nostra aveva già ucciso il suo predecessore Cesare Terranova stessa sorte tre anni dopo toccherà a Rocco Chinnici invia Pipitone Federico i killer utilizzeranno un'autobomba quattro i morti
Pietro Scaglione è una delle vittime di mafia di cui si parla meno è una mattina di maggio del mille non centosettantuno il procuratore nel cimitero dei Cappuccini dopo una preghiera sulla tomba della moglie esce e sale sull'auto di servizio
Per raggiungere il palazzo di giustizia ma non arriverà mai tre killer sono in agguato appena fuori del cimitero
Così in Sicilia muoiono i servitori dello Stato che lo Stato come disse alcuni non è riuscito a proteggere muoiono come Antonino Saitta colpevole di aver condannato gli assassini del capitano Basile non si era voluto piegare racconterà un pentito ad aggiustare un processo che stava a cuore a Totò Riina i cosiddetti uomini d'onore lo hanno ucciso lungo la statale per Caltanissetta mentre era in macchina insieme al figlio disabile
Nessun piano sofisticato né scorte da colpire neppure per il giudice Livatino
Ferito mentre stava andando in tribunale ad Agrigento inseguito braccato mentre cercava di fuggire lungo la scarpata
E colpito ancora solo e senza scorta che il giudice Ciaccio Montalto memoria storica della procura di Trapani ucciso mentre stava tornando a casa
Pochi ricordano l'omicidio del giudice Alberto Giacomelli una vendetta dei corleonesi qualche mese prima di andare in pensione aveva disposto il sequestro dei beni del fratello di Totò Riina omicidio preventivo invece quello del giudice Antonino Scopelliti avrebbe dovuto rappresentare l'accusa nel maxiprocesso a Cosa Nostra in Cassazione un altro di quei giudici di cui si può comperare il solo la morte ma al pomeriggio ho saputo che un supplemento di indagine a suo tempo affidato Emilio Alessandrini
Per accertare eventuali responsabilità cioè il favoreggiamento falsa testimonianza di politici generale è stato affidato al dottor Luigi su inizia un magistrato nuovo la procura che fino a un anno fa svolgeva la sua attività Mella pretura milanese
Nei commenti che si fanno inevitabilmente oggi a Milano della messa in evidenza la riconosciuta matrice fascista della strage vediamo intanto le immagini che abbiamo già visto tante volte in questi dieci anni
Il Comitato antifascista ha commentato che una maggiore rapidità nello svolgimento del dibattito
Avrebbe sicuramente evitato tante inutili spargimenti di sangue
Ultimo in ordine di tempo l'assassino del giudice Alessandrini Anna mamma nuovo odioso delitto che sicari prezzolati di una malavita organizzata sempre più arrogante hanno firmato senza molte preoccupazioni
Un chiaro e tragico avvertimento a Ferdinando Imposimato danni giudice istruttore a Roma che indaga su alcuni dei casi giudiziari più scottanti di grande attualità lancia sta Moro all'industria dei sequestri al fiume di denaro sporco riciclati in tutta Italia dalla mafia
In affari apparentemente puliti
Franco Imposimato è stato assassinato per intimidire o minacciare il suo fratello del giudice che sui tanti affari sporchi ha messo le mani mafia 'ndrangheta camorra ognuna di queste associazioni a delinquere ha validi motivi per colpire il giudice Imposimato hanno scelto la strada più facile la vendetta definite in gergo ormai sempre più diffuso trasversale
Pochi colpi esplosi conto Franca Imposimato e sua moglie Maria Luisa Russi per far giungere un messaggio al magistrato romano i centri di potere della malavita lo hanno condannato
Ma mamma
Dopo quattordici anni è una serie di travagliate vicende processuali c'è una svolta nell'inchiesta sulla morte del giudice Chinnici sono stati emessi di l'ordine di custodia cautelare per la mandanti ed esecutori dell'attentato in cui con chimici morirono tre carabinieri di scorta il portiere del palazzo dove abitava il magistrato
Perché che dieci perché chimici a
Con il quale volle fortissimamente se ci si venisse sovvenzionato con un nuovo tipo di indagine per i fatti di mafia
L'inventore chiamiamolo così del
Pur antimafia che fu l'arma vincente era lo o nascosti dietro dei bidoni su un camion i sicari capeggiati da Nino Madonia il quale azione o il radiocomando
Per fecero esplodere la mattina del ventinove luglio ottantatré l'autobomba che uccise il consigliere istruttore Rocco Chinnici
Fra i sedici voti né di custodia cautelare emesse dal Gip Gilda Lo Forti
Su richiesta dei sostituti procuratori in semi Anna Maria Palma Petralia Di Matteo assi Marina calorie Provenzano figura anche Giovanni Brusca al quale Asia ammesso di avere posteggiato l'auto bomba sotto il palazzo di chimici
Ma accusato della strage dei capimafia deceduti
E soprattutto è indicato fra i sicari
Anche il rivale Balduccio Di Maggio Anna mamma Sicilia scossa torna in una omicidio Nino perché
Procure dopo il duplice delitto ti Caltanissetta il magistrato Antonino Saetta il figlio Stefano sorpresi in macchina mentre senza scorta facevano ritorno
A Palermo affiancati da una BMW tratta poi le fiamme raggiunti da quarantaquattro culti a sperare si dice oggi sarebbero state due mitragliette sono poche sono confusi gli elementi di indagine un fatto appare soprattutto inquietante fino a un'ora prima di partire giudice Saetta non sapeva se davvero quella notte avrebbe fatto ritorno a Palermo
La rivelato l'altro suo figlio Roberto dunque veniva spiato pedinato a segnalare la presenza dei due cadaveri in macchina sulla veloce Porto Empedocle Caltanissetta esitata particolare non trascurabile una telefonata anonima
Non hanno trovato invece conferma le voci secondo cui il giudice sarebbero giunte minacce nel pomeriggio a Canicattini cita Natale del magistrato i funerali solenni
L'attenzione in questo momento estrema l'allarme forte per la prima volta in Sicilia è stato colpito magistrato giudicante
Una inversione di tendenza nella strategia di Cosa nostra fino a questo momento obiettivi di morte erano stati i giudici titolari di indagini dedicate i giudici cosiddetti di prima linea Lamacchia adesso sembra dunque avere allargato che il tiro forse proprio nel tentativo di bloccare l'intensa attività giudiziaria
Avviata con i maxiprocessi processi che hanno scompaginato le strutture del crimine organizzato poco fa
Presente il ministro Vassalli al palazzo di giustizia di Palermo si è riunito il plenum del Consiglio superiore della magistratura un fatto eccezionale con un solo precedente fu in occasione dell'assassino a Valderice Nell ottantatré del giudice Ciaccio Montalto
Parole ferme ha pronunciato in apertura di seduta il primo presidente lo vediamo della corte d'appello complica richiamato anche il delitto Rostagno erano presenti tutti i giudici del pool antimafia abbiamo appena visto il giudice Falcone
L'azione della giustizia non sarà disarticolata affermato conti mai una istruttoria mai un processo di primo grado orpello sono stati bloccati lo stesso concetto espresso in un comunicato dell'Associazione nazionale magistrati Spanò
E un ex magistrato di Trapani Alberto Giacomelli di settantadue anni in pensione dall'anno scorso è stato ucciso in un agguato a colpi di pistola
Nella sua casa di campagna qualche chilometro dalla città
Si indaga in molte direzioni e non si esclude una vendetta da parte di qualcuno condannato anni fa dal giudice la mafia è tornata a colpire a Trapani dopo la lunga tregua seguita all'agguato al giudice Carlo Palermo del due aprile del mille novecentottantacinque
A cadere sotto i colpi di un sicario un autentico professionista sostengono gli inquirenti un magistrato da un anno in pensione
La vittima Alberto Giacomelli sessantanove anni era stata presidente di Corte d'assise e inoltre presidente della sezione penale per le misure di prevenzione vede per l'attività
In questo settore del Palazzo di Giustizia di Trapani che puntano le prime indagini per far luce sul delitto compiuto e località loco grande a undici chilometri dal capoluogo
Alberto Giacomelli che è uscito dalla sua villa stamane poco dopo le otto a bordo di una Panda bianca la vettura è stata bloccata dopo appena cinquecento metri la vittima è scesa tranquillamente dall'auto con le chiavi in mano
Un sicario a questo punto gli ha sparato con un revolver calibro trentotto
Un colpo al fianco e quindi un colpo di grazia in testa qual è sera siamo in grado di darvi retta in indagini dello spaventoso attentato nel quale ha perso la vita
Il giudice terreni Falcone almeno tre uomini della scorta venti le persone che sono rimaste ferite era attentato è avvenuto nel tardo pomeriggio sull'autostrada che collega
Palermo anziano a Trapani
Collegamento subito con Palermo per vedere ecco c'è Salvatore così fanno conoscere lana ecco buonasera rimando immediatamente le immagini che sono state girate dal nostro collega Marco Sacchi che è riuscito a pene d'avere la barriera che rendeva impossibile l'accesso è andato agitato queste scene scene drammatiche scene da guerra quel terriccio nasconde costruisce quello che una volta era l'autostrada nel nel tratto diventi chilometriche porta dall'aeroporto di Punta Raisi a Palermo vedete le due corsie in pratica sono assolutamente irriconoscibili
Credo non lamiere contorte si vede un'auto al centro e un'altra ancora dietro probabilmente e la Croma bianca
Blindata dove era il giudice Giovanni Falcone Falcone guidava la sua auto accanto a lui c'era la moglie
Siamo in grado di dirvi immediatamente che i gli agenti che sono rimasti uccisi sono tre sono tutti e tre pugliesi di possiamo dire i nomi uno e Antonio Montinari
L'altro è Rocco Di Cillo il terzo Vito Schifano poi ci sono due civili dei quali non siamo in grado di darvi di nome
Il che ci sono poi dieci feriti non venti come sembrava sono dieci tra cui due austriaci che erano qui in venuti in Sicilia per una vacanza
Abbiamo nel tra i feriti c'è la dottoressa Morvillo Francesca Morvillo la moglie appunto del magistrato che è rimasta ferita alle gambe la dottoressa Morvillo giudice alla corte d'appello
Il l'attentato è avvenuto intorno alle diciassette e cinquantacinque pochi minuti prima Giovanni Falcone era atterrato all'aeroporto di Punta Raisi rientrando a Palermo come era solito fare per tutti i fine settimana quando era possibile
Il aveva percola percorso con la le auto di scorta e la sua blindata condotta alla velocità sostenuta alcuni chilometri quando al allo spin Colotti capaci poco prima di un grande complesso industriale e avvenuta alla esprime esplosione
Pare che siano stati utilizzati secondo la testimonianza del procuratore distrettuale antimafia Piero Giammanco qualcosa come mille chilometri
Solo che sono stati collocati in una canaletta che scorre sotto questa sede autostradale che prende tutte e due le corsie
No l'esplosivo è stato fatto brillare a distanza probabilmente da un commando molto nutrito molto numeroso era era perché certamente poteva contare su informatori che al Punta Raisi hanno dato la notizia dell'arrivo a Palermo
Del magistrato
Siamo alle diciassette un pomeriggio caldo il silenzioso permetterebbe il parere
No forse troppo silenzioso poi un boato assordante una nuvola di fumo uno sciame di elicotteri che diffonde per le strade la sensazione che è accaduto qualcosa di grave
In via Mariano D'Amelio strada sconosciuta anche a molti palermitani fino ad oggi nel quartiere della Fiera del Mediterraneo ancora un'autobomba ancora una strage la quantità di esplosivo usata si fanno stime già adesso si parla di trenta chili ma sono tutte notizie da verificare
In mostra che per centrare il bersaglio Paolo Borsellino l'era dei Falcone oltre che uno dei suoi amici più stretti la mafia è pronta alla carneficina
L'autobomba sarebbe una Seicento forse una centoventisei vecchia e apparentemente inoffensiva
Il contatto viene innescato mentre il giudice Borsellino percorre il breve tratto di strada fra l'auto blindata e la portineria del palazzo di dieci piani in cui abitano madre sorella
Un boato fortissimo che sventola la scuola da un lato della strada scuola per fortuna deserta ai Palazzo dall'altro lato l'esplosione danneggia anche le strutture portanti del palazzo facendo saltare i pezzi di prospetto fra i balconi i feriti sarebbero quindici alcuni dei quali in gravi condizioni
Sul luogo dell'esplosione immagini agghiaccianti che riportano sia l'agguato al giudice Falcone ma soprattutto a quello che in un'altra giornata di luglio il ventinove dieci anni fa costò la vita
Al consigliere istruttore Rocco Chinnici e i suoi tre uomini di scorta e al portiere dello stabile anche in quel caso un'autobomba con comando a distanza
Per terra quella mentre i vigili del fuoco lavorano per spegnere le fiamme
Sprigionato sia vera auto distrutte dall'esplosione una ventina in tutto si notano anche resti umani e del resto la descrizione del corpo delle vittime carbonizzate mutilate dimostrano la grande potenza dello scoppio
Quattrocento vittime di mafia
Poliziotti carabinieri agenti di custodia pubblici funzionari amministratori imprenditori comuni cittadini uccisi per aver contrastato il potere criminale ventiquattro sono i magistrati
D'Agostino pianta
Francesco Ferlaino Francesco Coco Pietro Scaglione
Vittorio Occorsio Riccardo Palma Girolamo Tartaglione Fedele Calvosa
Emidio le salme di
Cesare Terranova Nicola già Kubrick Girolamo Minervini
Guido Galli
Gaetano Costa
Mario Amato
Giangiacomo Ciaccio Montalto Bruca certamente Rocco Chinnici Antonino Saetta
Alberto Giacomelli
Rosario Livatino
Antonio Scopelliti
Giovan e alcuni
Francesca Morvillo
Da Paolo Borsellino
Queste immagini
Così così efficace così significative fanno ben comprendere il valore di una giornata come questa e anche il senso di una riflessione approfondita sui temi che sono appunto legati all'amministrazione della giustizia e alla lotta contro i fenomeni di criminalità organizzata
Mi limiterò se siete d'accordo a una breve introduzione
A brevi cenni introduttivi che però in qualche modo dovrebbero soprattutto fungere da stimolo e da spunto per la conversazione che si svolgerà abbiamo condiviso con i nostri relatori idea di una conversazione in senso stretto cioè non una Cosimo la successione di relazioni canonica ma una conversazione anche informale quindi potremmo anche immaginare due brevi giri di interventi tra relatori ovviamente a partire da un tema che come ha ben ricordato il Presidente Vermiglio assolutamente ampio riguarda categoria veramente generale e quindi dalla possibilità di declinare le questioni che la maniera nella maniera più ampia possibile io vorrei innanzitutto ringraziare e unirmi ai ringraziamenti che sono già stati manifestati ringraziare la giunta della dell'associazione acerba di Stati
è ovviamente l'ordine degli avvocati per l'organizzazione di questo di questo importantissimo momento è lo sottolineo perché è stato ripreso e quindi mi fa molto piacere sottolinearlo anche ovviamente per il coinvolgimento dell'università è in particolar modo del dipartimento di Giurisprudenza alla facoltà di giurisprudenza che rappresento
Perché dico questo perché come è stato già anticipato
Noi parliamo degli affetti dei danni causati da un fenomeno che è un fenomeno umano che un fenomeno che ha anche dei tratti culturali delle discussioni culturali ma sempre strutturali
E che implica una sistematica violazione di principi etici che hanno a che fare con il rispetto sacro della dignità e delle persone e ma questi principi possono essere vissuti possono essere compresi solo se diventano patrimonio esistenziale
Delle persone soprattutto delle nuove generazioni che si formano per questo credo assolutamente indovinata
L'idea appunto di un coinvolgimento di diversi i diversi attori e soprattutto un riferimento a chi è chiamato soprattutto in relazione agli studi giuridici a formare a formare di giuristi da questo punto di vista il ruolo non solo ovviamente del Dipartimento della facoltà di giurisprudenza di Messina ma di tutte le facoltà di giurisprudenza in Italia
E assolutamente è assolutamente centrale perché perché si tratta di dare a chi poi si troverà ad operare sul campo a diversi livelli gli strumenti di comprensione anche un patrimonio valoriale adeguato per svolge ore il proprio mestiere nell'interesse nell'interesse generale
E tenete conto ma questo è un piccolo riferimento alla storia del nostro dipartimento dalla nostra facoltà che non a caso ad esempio la nostra facoltà e la facoltà in cui si è laureato
Molti anni fa ormai il commissario Boris Giuliano come sapete si tratta di una vicenda e di un sacrificio quello del commissario Giuliano totalmente intrecciato con i fatti e con le vicende di cui stiamo parlando tra l'altro lasciatemi dire qualcosa anche di tipo biografico che so che riguarda anche molte delle persone presenti cioè quanto meno quelle che appartengono in un modo o nell'altro più o meno alla mia generazione cioè io appartengo a una generazione
Immatricolato facoltà di giurisprudenza mille novecentonovantasei che indubbiamente ha sentito l'onda emotiva dei fatti che oggi ricordiamo
Una un'onda emotiva assolutamente forte lo ricordo bene occhio chiaramente ciascuno di noi aveva una passione da coltivare da declinare ma evidentemente quello che successe soprattutto per chi in Sicilia si voleva cingere ad affrontare la carriera universitaria nell'ambito di studi giuridici ecco per chi si trova in questa situazione quello che successe con le stragi di capace di vita meglio e quel clima
Rappresento una spinta fortissima ideale uno slancio ideale a seguire un percorso di studi in vista di un impegno e di un servizio nei confronti dello Stato evidentemente poi ciascuno di noi ha seguito un percorso diverso a prescindere dalla motivazione per cui ha deciso ha deciso di iscriversi in giurisprudenza però questo fa comprendere quanto sia importante
Corredare diciamo la scelta e il percorso di formazione con un bagaglio di valori con un bagaglio di motivazioni etiche sostanziali a me piace sempre dire lo dico soprattutto ai ragazzi di primo anno ma lo vorrei dire anche a voi perché credo sia rilevante rispetto al tema che il nostro compito ovviamente non solo quello di giurisprudenza Messina ma di giurisprudenza in generale non è quello di formare tecnici o operatori del diritto ma è di formare giuristi
E il giurista è tale se oltre a una competenza tecnica ovviamente adeguata è in grado di ma turare delle chiavi di lettura un bagaglio di valori e di principi che gli consentono di essere testimone di questi valori di questi principi nella nella professione non è un caso che che la classe dirigente in qualche modo del nostro Paese storicamente provenga prevalentemente dagli studi giuridici ma questo diventa un fatto positivo se gli studi giuridici formano dei giuristi
Attrezzati dal punto di vista etico etico e e dei valori e questo secondo me è assolutamente attinente al tema che oggi è stato individuato che in gara ringrazio ancora gli organizzatori per averlo colto
Il tema del rapporto tra giustizia e libertà prima il procuratore dottore D'Amato faceva riferimento a una necessità secondo me assolutamente ineludibile cioè quella di rivedere alcune categorie generali per poter comprendere come ride tirarle nei tempi Contemporary è anche vero che le categorie della giustizia e la libertà sono categorie per certi versi è terminata hanno a che fare con delle aspirazioni degli individui che sono assolutamente assolutamente innegabili però io credo che oggi il nostro compito sia provare a declinarla ma con questo non voglio vincolare nessuno evidentemente alla luce
Delle esperienze di magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino alla luce appunto della lotta e ahimè anche della presenza perché questo è il presupposto del fenomeno del fenomeno mafioso
Soprattutto tenendo conto di un elemento fondamentale il nostro ordinamento giuridico non è un ordinamento neutro dal punto di vista dei valori e dei principi etici è un ordinamento che per le ragioni storiche che ben conosciamo
Est fortemente caratterizzato dal punto di vista etico e fortemente caratterizzato dall'aspirazione a una certa idea di giustizia che anche giustizia sociale e che anche garanzia di quelle condizioni che possono permettere ai singoli individui di esercitare consapevolmente pienamente i propri diritti di libertà per questo rapporto tra giustizia e libertà un rapporto assolutamente centrale ecco forzando un po'la mano ma la forza o proprio per provare anche a dare degli spot ti dire che su questo impianto che l'impianto formativo non solo dei giuristi ma anche dei cittadini perché l'impianto della Costituzione ecco su questo impianto un fenomeno come quello mafioso ma ovviamente potremmo dire qualcosa di simile anche a rispetto ad altri fenomeni la De Mita organizzata si presenta come strutturalmente anticostituzionale attenzione
Mi sembra un'ovvietà perché è ovvio che è un fenomeno che dà vita a condotte che comportano una sistematica violazione delle norme del nostro ordinamento che quindi conducono a reati evidentemente in contrasto con l'impianto dell'ordinamento e con la Costituzione però io ritengo che sia anticostituzionale ma era molto più profonda
Cioè e la mentalità l'atteggiamento l'organizzazione sociale promossa dal fenomeno mafioso che contrasta
In maniera profonda con i principi costituzionali e quindi con l'idea di giustizia che nel nostro ordinamento dovrebbe essere e perseguita pensate a quel tocco da questo punto di vista a quanto sia centrale nel nostro ordinamento se vogliamo dare un senso all'idea di giustizia il principio di uguaglianza che non a caso il principio di uguaglianza forme
Sostanziale ora è evidente che l'atteggiamento la prassi
L'organizzazione sociale i comportamenti
Tipici del fenomeno mafioso sono totalmente in contrasto con qualsiasi interpretazione del principio di uguaglianza perché perché l'alta veicolo soprusi prevaricazioni discriminazioni sfruttamento
Tutto ciò che mette in discussione la pari dignità delle persone
E non solo sul piano formale anzi soprattutto sul piano sostanziale trovano roccioso si struttura attorno a l'imposizione violenta di un potere in contrasto con qualsiasi idea di uguaglianza ma ecco nel nostro ordinamento questo tema è legato alla capacità di esercitare i diritti di libertà perché se io vivo in un contesto e AN spesso questo è avvenuto e avviene in cui le prevaricazioni i soprusi
Lo sfruttamento l'esercizio del potere
Rende le persone di fatto diseguali è chiaro che quelle persone in quei contesti avranno enormi difficoltà ad esercitare ad esempio la propria libertà politica la propria libertà di manifestazione del pensiero la propria libertà economica di iniziativa economica sappiamo tutti quanto questa libertà sia stata strutturalmente sacrificata nel nostro Paese e soprattutto vi verrebbe da dire ahimè della nostra regione a causa del fenomeno mafioso
Senza considerare quanto il fenomeno mafioso rispetto poi da un'idea di giustizia molto precisa che la giustizia sociale si fonda in strutturale contrasto
Voi sapete che sin da quando si è iniziato a discutere in termini giuridici e politici di giustizia sociale
Ad esempio mi viene in mente
Lo slogan negli slogan del new deal Roosevelt piano si è sempre legata alla giustizia sociale a che cosa alla libertà
Dal bisogno nella misura in cui vi è una distribuzione equa delle risorse vi è una vera giustizia sociale i singoli sono liberati dal bisogno e possono quinti esercitare
Severamente mettiamola così i propri diritti politici le proprie libertà
Ecco sappiamo bene che invece la mafia il fenomeno mafioso questo credo sia una delle grandi intuizioni su cui ha sempre posto l'accento Giovanni Falcone si nutre del bisogno
Alimenta il bisogno ha bisogno scusate il gioco di parole
Che la popolazione di Fairy riferimento viva nella porta Vivarelli saggio viva nel bisogno non sia libera di dal bisogno cioè non possa esercitare un pensiero e critico e quindi si appronta a diventare subalterna diventare totalmente totalmente sottomessa questo forse da un senso un po'più corposa quella a quella forzatura se volete
Kyo presentato del fenomeno mafioso contromano anticostituzionale e non solo rispetto alle condotte ma rispetto proprio ai i principi i principi di fondo e e quindi credo che quando noi leggiamo eh non possiamo che leggere così
Il sacrificio
Di magistrati come come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino Borsellino come un sacrificio
Volto a garantire la possibilità di aspirare a una vera giustizia dobbiamo accoglierlo come un sacrificio che di fatto era ed è funzionale a garantire la libertà dei singoli di poter come dice appunto la nostra Costituzione
E sviluppare liberamente la propria e personalità e quindi ovviamente capite bene che non è un caso che in base agli accordi che abbiamo preso tra di noi io adesso dia la parola al professore
Antolisei perché ordinario di diritto costituzionale presso il nostro ateneo nonché pro rettore all'organizzazione amministrativo grazie
Grazie
Caro Alessio buongiorno a tutti è un ringraziamento
Alla alla Giunta Provinciale della MM che al consiglio dell'ordine di Messina un duplice ringraziamento
Uno per avermi invitato a intervenire in questo dibattito ma uno o più in generale per aver organizzato questo momento di riflessione che non può e non deve essere rituale ma deve essere appunto un momento di riflessione
Appunto riflettere trentadue anni dopo Cossa
Rimane crossa
Va raccolto anche dal punto di vista storico e più in generale costituzionale della sacrificio di Giovanni Falcone della moglie e degli uomini della sua scorta ma in generale
Della del sacrificio di tantissime donne e uomini appartenente alla magistratura e alle forze dell'ordine funzionari dello stato del comune di comuni di regioni avvocati
E quant'altri hanno
Contrastato attivamente il fenomeno mafioso e su questo hanno perso e per questo hanno perso la vita
Dice il presidente medicali il ventitré maggio del mille novecentonovantadue è una data che tutti ricordiamo tutti possiamo dire dove si era io partirei da quel contesto storico particolarissimo
Ricordo eravamo a Barcellona
In un seminario dell'AIGA io ero giovane giovanissimo ricercatore universitario un socio molto attivo dell'associazione dei giovani avvocati quando giunse la notizia di quella
Tragedia
Per certi versi non giunse inaspettato perché erano
Era un periodo era un contesto storico in cui si percepiva
Un trapasso una crisi di un sistema e sa
Come cent'anni prima aveva detto Santi Romano in una sua celeberrima lezione ancora non non non si coglievano i profili della del nuovo assetto che ha si andava a a realizzare
Nel mille novecentonovantuno c'è stato il referendum sulla preferenza unica
L'anno dopo nel novantatré ci sarebbe stato il referendum sulla riforma elettorale
C'erano state poche settimane prima febbraio era la vicenda del Pio Albergo Trivulzio dello scandalo di Tangentopoli cominciava proprio in quella primavera apprendere consistenza e il Paese ad avere percezione che non si trattava del l'ennesimo episodio di malaffare politico-amministrativo ma di un del disvelamento di un sistema che avrebbe messo in crisi una uno un assetto politico sociale che aveva accompagnato la Repubblica appunto dalla fine della seconda guerra mondiale
Fino a quel
Fino a quei giorni
Erano giorni in cui il contrasto
Alla mafia assumeva un finalmente un approccio diverso
Diverso non soltanto perché le forze dell'ordine e la magistratura cominciavano a esserne dotati di strumenti
Efficaci e che erano costate la vita alla
A Pio la Torre e quindi che avevano portato all'approvazione poi della legge Rognoni-La Torre che aveva segnato la svolta dal punto di vista normativo dei degli strumenti di contrasto alla mafia
Ma che aveva anche visto ormai l'affermazione definitiva
De di quello che poi si è definito il metodo Falcone ma come è stato ricordato in realtà aveva origini
Più remoto
Cioè quello di concentrare anche dotandosi di strumenti normativi adeguati nell'organizzazione degli uffici giudiziari la procura
Nazionale antimafia le direzioni distrettuali antimafia
E e quindi la percezione che il fenomeno mafioso non poteva essere contrastato perseguendo il singolo episodio
Criminale che si fosse verificato in una città un alto e quindi affidato a procurare a procure diversi senza una visione unitaria perché e del di un fenomeno unitario si si trattava
Io ricordo con emozione e credo che molti magistrati molti avvocati qui presenti se lo ricorderanno quando credo proprio nel mille novecentonovantuno
Ospita ambo Inda in aula due a giurisprudenza Antonino Caponnetto
Proprio per parlare di questi temi
Fu un incontro incredibile
Temevamo un dato momento che l'aula veramente non ce la facesse a sopportare
Tanti ragazzi straordinariamente interessati appassionati a a discutere e a vedere dalla ascoltare dalla viva voce
Di un protagonista e che è protagonista di quella di questa nuova stagione di lotta alla criminalità mafiosa che si apriva una nuova una nuova prospettiva e anche nel nostro territorio
Notoriamente apatico notoriamente poco incline alle
Come dire
Sì insomma ai modi di di di di partecipazione civile avevamo avuto un un episodio storico che tutto il Paese aveva potuto apprezzare che era stato il protesta il processo contro la mafia dei Nebrodi che era stato in cui l'accusa era stata sostenuta dall'allora giudice ragazzino
Santa Lucia
Anche dal dal da dal dottore Santa Lucia e che si era potuto realizzare perché le istituzioni incarnati dal dottore Santa Lucia dalla dottor Salamone e dalle forze dell'ordine
A erano riuscite a intercettare provocare
La fiducia della cittadinanza era la stagione del fiorire delle associazioni antiracket grazie alle quali appartiene al territorio di Capo d'Orlando avevano consentito di istruire questo processo portarlo a sentenza sentenze poi confermate fino in Cassazione è diventati oggetti diventato patrimonio della cultura antimafia di tutto il Paese perché trasmessi in in televisione
Tanto da provocare anche l'intervento del Presidente della Repubblica
Era come dire una stagione di grandi speranze di cambiamenti i cambiamenti appunto nella lotta alla criminalità di cambiamenti sul piano istituzionale si credeva
Nella
Nelle virtù
Taumaturgiche delle riforme costituzionali ed elettorali
E anche di cambiamento della
Sensibilità sociale
Trentadue anni dopo dunque cosa rimasto di quella di quella di quella storia perché qua dobbiamo essere
Dobbiamo avere un approccio crociano nel senso che la storia e sempre storia dell'attualità
Beh qualcosa è cambiato
Qualche altra cosa anzi è cambiato tutto un altro se in meglio qualche cosa probabilmente molto peggio
Io credo che dal punto di vista culturale la sensibilità contro il fenomeno verso il fenomeno mafioso sia sensibilmente mutata quella quella stagione ha trasmesso un come dire una una percezione ha ha comunque alterato una scala di valori almeno nella grande percezione
Gli eroi oggi che che intervengono giustamente celebrati nelle scuole e nelle istituzioni in sonno incarnate da quei Martini della lotta alla alla mafia
Altre aspirazioni sono rimaste deluse la lotta alla corruzione diffusa
La speranza nelle virtù taumaturgiche delle riforme elettorali e costituzionali
E sono temi con i quali ci ritroviamo anche oggi a confrontarci
E c'è troviamo ancora oggi al cospetto di questi temi perché probabilmente quel processo di evoluzione culturale che quella
Torno storico aveva messo in moto
Forse non è stato del tutto metabolizzato non è diventato davvero e vengo all'intervento introduttivo
Del professore Lo Giudice come dire non è diventato patrimonio costituzionale indiscusso è pienamente metabolizzato da tutti
Perché
Il tema di oggi è indicato giustizia e libertà
Con la è che fa da congiunzione ma poteva anche essere declinato con una eh verbo giustizia è il libertà perché ancora non si è forse del tutto metabolizzata l'idea che
L'idea di giustizia che va al di là dell'idea della pure la legalità che oggi dobbiamo possiamo dire declinare
In un mondo globalizzato sempre più in una dimensione non soltanto nazionale ma in una dimensione ovviamente molto più più complessa bene l'idea della della della firm
Azione di un'idea di giustizia che non è puro rispetto formale della legge ma è inveramento di quei valori costituzionali di eguaglianza di libertà
Sono l'unica dimensione nella quale la la libertà si può affermare non ce n'è alta Lolo lo diceva nella sua introduzione il Presidente Lombardo
Che la lotta di di Falcone e diciamo di tutti i martedì della lotta alla mafia e la lotta per l'affermazione dei diritti dei più deboli
Cioè l'affermazione dei principi della giustizia all'interno alla quale soltanto si può affermare la la libertà ecco tutte quelle tensioni io mi domando
Sono come dire sono state come dire attuata in che misura e in che misura le prospettive sono come dire incoraggiante non piuttosto dobbiamo cercare di recuperare quello spirito
Siamo alla vigilia di una stagione di riforme costituzionali annunziate alcuni in discussione davanti al Parlamento
Estremamente importanti che quale che sia il giudizio di merito determineranno un profondo cambiamento dell'assetto del nostro Paese dal punto di vista territoriale e quindi dell'eguaglianza tra macro aree del Paese fra il nord e il sud mi riferisco alla al regionalismo differenziato ovviamente
Al rapporto fra cittadini autorità e mi riferisco alla riforma costituzionale cosiddetta del premierato quindi dell'elezione diretta del presidente del Consiglio dei ministri nel rischio a quell'Annunziata e che forse nelle prove che nelle prossime ore prenderà corpo in una articolato sul quale poterci confrontare della riforma dell'ordinamento giudiziario per via costituzionale con una netta e
Totale separazione fra le carriere della magistratura inquirente e della magistratura giudicante
Tutto questo tutto questo processo riformatore
Va nella stessa direzione raccoglie l'eredità che è stata lasciata dalle dai martiri della mafia e adeguata ad affrontare le sfide che la criminalità che ha smesso di uccidere in modo così clamoroso dal mille novecentonovantadue
In quel terribile Elenco di vittime di magistrati Tel della mafia ci si ferma a a al mille novecento novantadue dicevo oggi la criminalità ha cambiato aspetto perché ha cambiato aspetto l'economia hanno cambiato aspetto le transazioni
Commerciali e alla vigilia dell'ennesima rivoluzione qua adesso del dell'Inter in dell'intelligenza artificiale della totale finanziarizzazione dell'economia
Questo questo nuovo assetto e questo dibattito sulle riforme sane in grado di affrontare queste nuove sfide e soprattutto e chiudo oltre poi intervenire sulle considerazioni che svolgeranno gli altri
Gli altri relatori
Cos'è successo in questo paese che scendeva per le strade che affollava le Aule che si infiammava ai funerali delle dei Martini della mafia e che oggi invece non va più a votare
Che cioè volta le spalle alla democrazia perché è giunta alla conclusione che essere governati da u una coalizione politica o da un'altra e la stessa cosa e tanto vale non andare a votare
Diceva Lo Giudice la mafia è anticostituzionale per definizione
Anticostituzionale non incostituzionale cioè proprio nella togliere il negativo nella contrapposizione totale dei valori della Scala sociologica della Costituzione ed è così
E l'uomo mafioso è Lante in Duomo rispetto a quello che scolpito dalla Costituzione che il cittadino attivo che è l'uomo
Consapevole l'uomo partecipe l'uomo che ha introiettato i valori fondativi di giustizia e libertà di eguaglianza
Dico Alianza nelle opportunità di libertà diffuse
Ecco
La domanda che lascio in sospeso e che ovviamente come tutte le domande lasciate in sospeso come dire
A un bello
Nel due mila ventiquattro
Il cittadino costituzionale che l'unico vero presidio perché il fenomeno mafioso sia abbia la sorte che Giovanni Falcone preconizzava cioè di un fenomeno umano
Nato sviluppato è destinato a morire perché non può essere va Amati e ci sarà sempre fino a quando si penserà che la posta sono sconfigge soltanto i magistrati e le forze dell'ordine la mafia
Sarà sconfitta solo quando sarà sconfitta da un senso da un da da un senso di giustizia davvero condiviso e davvero patrimonio comune di tutti bene nel due mila ventiquattro questo uomo antimafioso questo cittadino antimafioso lo abbiamo lo abbiamo saputo costruire oppure ancora e necessario recuperare le testimonianze di chi ha dato la vita per costruire questo uomo e rilancia
Grazie
Grazie
Ringrazio anche per l'impostazione del suo intervento che facilita il senso del nostro confronto che appunto una una conversazione perché perché io credo molto molto centrato il riferimento all'importanza di tenere conto del contesto storico e se volete è stato molto chiaro e netto
Credo che sia molto interessante sono sicuro che che nostri relatori si interrogheranno anche su questo e chiedersi appunto se quella sensibilità quella tendenza a quel movimento perché si trattava veramente di un movimento di movimenti che in qualche modo si erano messi in moto in quel contesto
Siano ancora presento contorno siano ancora presenti i presupposti che possono dare vita a questi movimenti io credo che dalla dagli interrogativi retorici appunto come diceva professoressa Itta emerga anche l'idea di una sorta di di percorso degradante una sorta di declino da questo punto di vista meno questa è la valutazione che emerge che secondo me ed essere oggetto della nostra riflessione credo quindi che i due interrogativi e vorrei evidenziare per ragionare insieme
Tutti a tutti gli altri relatori anche di questo riguardano proprio il tessuto
E Tyco sociale politico cioè se un tessuto che si è sviluppato in coerenza con quelle tendenze chiaramente culturalmente chiaramente opposte alla cultura al fenomeno mafioso questo tessuto è ancora presente ancora vivo e o ci sono elementi che portano a dubitare circa questa presenze poi però dall'altro c'è un altro quesito non dobbiamo nasconderlo che emerge dall'in dalla riflessione presso le sei l'altro quesito che ovviamente non è del tutto slegato anzi abbastanza in connessione riguarda gli orientamenti istituzionali contemporanei cioè gli orientamenti istituzionali contemporanee tendenze istituzionali contemporaneo i progetti istituzionali
Sono coerenti con queste verità sono coerenti con questo lascito sono coerenti con questa antagonismo che noi oggi ricordiamo nei confronti del fenomeno mafioso o rischiano a prescindere dalle intenzioni di qualche modo assecondare un percorso che sicuramente non è così così di baci e così così vivo come era appunto il il percorso culturale che si era innestato in quei momenti credo che siano due
Due dei stia dunque siti principali che emergono dalla riflessione quindi ovviamente insieme a tante altre
Questioni invito ovviamente non se la teoria a tenerne conto e adesso do naturalmente la parola al dottor Giuseppe Santa Lucia presidente dell'Associazione nazionale magistrati lo ringrazio ancora per la sua parte c'è
Grazie professore grazie agli organizzatori per anche l'idea non è del tutto originale ma secondo me molto vincente di una commemorazione
Fatta insieme tra magistrati avvocati ed accademia
Quanto è successo non riguarda solo la magistratura riguarda la giurisdizione credo e ci debba fare riflettere in questi termini parlavamo con l'avvocato mascherine in una incontro che abbiamo avuto la settimana scorsa il problema non è solo ricordare un magistrato ma ricordare un magistrato per ciò che esercitava per il potere che esercitava per la funzione che esercitava
Appunto all'interno della giurisdizione se c'è una riflessione da condurre oggi non è tanto e solo il problema della magistratura ma è il problema della giurisdizione tutta a cui partecipano ovviamente gli avvocati ma anche credo
Con un ruolo importante che dovrebbe crescere secondo me
E di più l'Accademia
Cioè coloro che formano come ha detto il professor Lo Giudice i giuristi che non sono sono Esperti di regole un tecnicismo come dire sulla sulla sulla norma ma che sappiano cogliere il valore profondo delle norme e del senso del del diritto all'interno di una comunità come collante necessario perché di una comunità
Possa dirsi
La commemorazione e ricordo non di un eroe che l'altro
Come dire ed il pericolo da evitare e di fare di Falcone
Parliamo di Giovanni Falcone oggi il ventitré maggio attraverso la sua figura parliamo di tutti coloro magistrati e non
Che hanno rappresentato come il sacrificio Massimo il sacrificio della vita per
L'attuazione dei loro compiti di controllo della legalità in questo i magistrati non sono stati soli sono stati ricordati avvocati esponenti le forze dell'ordine Giovanni Falcone è un po'il simbolo
Perché non fu solo l'omicidio di un magistrato ma fu anche come di un omicidio con modalità del tutto nuove forze solo l'omicidio Chinnici quando fu fatte esplodere una bomba che come che aveva in qualche modo interessato anche il palazzo dando mi ma fu proprio una una capacità stragista che la mafia volle mettere in campo c'è quella di creare l'inimmaginabile e era un sulle tutt'hai detto non era inaspettato ma certamente era inimmaginabile un azione di di quel tipo una devastazione di quel tipo a dimostrazione di una capacità che andava ben oltre quella di uccidere un magistrato erano stati uccisi tanti questo probabilmente fa di Giovanni Falcone seguito poi con le stesse modalità il diciannove luglio dal dall'omicidio di di Borsellino e degli uomini della sua scorta cioè la mafia come contropotere statuale che come dire dimostra vuole dimostrare non solo di uccidere ma come di Ante porsi con con pari forza a quella dello Stato il problema e di non farne un Erone il senso di non distaccarlo troppo di compie ricordarlo nelle nelle ricorrenze
L'anniversario pubbliche ma di cogliere il significato di quella esperienza non solo sua per noi magistrati
Vuol dire molto vuol dire cogliere la normalità di un lavoro che o i si è fatta eccezione eroica nella figura di Giovanni Falcone ma quello di essere fedeli al ruolo
Comunque io credo che Giovanni Falcone ne siamo certi anzi ebbe mille segnali che la sua vita
Potesse essere in pericolo questa capacità
Scuote il Diana di superare una legittima paura che poteva portare a mille mediazioni a mille compromissioni per tutelare se stesso i suoi cari e con lo ha visto in quei giorni eroe
Per per la capacità di essere un magistrato quotidianamente
Impegnato nel controllo di legalità è una come dire un eroismo sperimentato giorno per giorno e per noi certamente un modello professionale una di deontologica forte
Strapparlo al dall'icona per renderlo simbolo vivo questo è l'impegno dell'associazione magistrati non utilizzarlo
Non utilizzarlo per mascherare o controbattere a CUR legittime a volte spesso anche fondate critiche che provengono all'ordine giudiziario ma nemmeno assistere a tentativi di utilizzazione contraria si leggono oggi
Commemorazioni per il PIL primi che furono contraria Giovanni Falcone furono i suoi colleghi insomma riprendere discussioni del tempo che vanno contestualizzate e vissute in quei momenti e non riprese per fare di gioia strapparsi il simbolo per dire era più un mio che tuo appartiene più a me alla sua esperienza ministeriale o o un come dire di di di collaborazione con la politica che all'esperienza giudiziaria sono tentativi Misery a cui noi ci dobbiamo sottrarre dobbiamo attualizzare
Il simbolo coglierne la la la luce viva e non e però anche non non non consentire che altri lo facciano peraltro peraltro per ragioni opposte o contrari un'altra cosa che mi vien da dire dopo presso Saetta il professor Lo Giudice ma anche molti spunti est risoluti introduttive hanno hanno fatto il compito più importante io mi limiterò
Ha qualche a qualche riflessione a margine non abbiamo bisogno dell'emergenza stragista io non vorrei che
Come dire Falcone fosse consegnato ad un periodo storico a vivere allora c'era l'emergenza sardista oggi come ho sentito l'ex
Tu sui giornali le regge le emergenze sono altre abbiamo le guerre a i confini dell'Europa
Non abbiamo bisogno di quello per ricordare il senso dello stato di diritto
Non abbiamo nemmeno dobbiamo evitare il pericolo di una categorizzazione del fenomeno mafioso cioè sta passando nella cultura nel discorso pubblico che la mafia e il terrorismo vanno assolutamente combattuti ma al di fuori di mafia e terrorismo
Il controllo di legalità deve seguire altre altre regole
Sono esperienze dei degli ultimi anni su mafia e terrorismo non si discute non si media le addirittura gli strumenti normativi simpatizzano
Su tutto il resto è come se in qualche modo dovesse affrancarsi dalla stessa s'dallo stesso rigore di nel controllo di legalità rigore non è esasperata cecità di una rigidità irrazionale supina il rigore l'applicazione
Secondo il principio di uguaglianza formale e sostanziale della regola io credo che un altro merito di Giovanni Falcone sia stato quello di interpretare il ruolo non secondo alcune caricature ma chi ti istiga che voglio il giudice che etico il giudice il giudice che va oltre alla ricerca di una giustizia sostanziale ma che la giustizia
Si recupera e sin d'era all'interno della applicazione serena ma intransigente
Insomma tenendo fuori diciamo il il compromesso nella sua accezione negativa delle regole io credo che questo sia un'altra riflessione sull'oggi
Perché mafia e terrorismo diventano una una formula per dire lì
Puoi fare secondo quel modello tutto il resto tutto il resto subisce una certa insofferenza
Il diritto e l'applicazione delle regole sono viste oggi non come il volano per l'interramento dei principi costituzionali dei valori costituzionali di eguaglianza formale e sostanziale
Ma in qualche modo come un ostacolo per il libero esplicarsi delle iniziative private della delle espressioni come dire del del delle della personalità individuale e anche dell'azione di governo il potere giudiziario questa è la percezione che io ho e e che come dire per non non tento una risposta alle sollecitazione di Antonio Saitta cosa è rimasto di oggi ma di quella stagione per mille motivi perché fu seguita poi da Tangentopoli e dal caricare sulle spalle della magistratura aspettative
Che la magistratura non poteva al di là e al netto degli errori compiuti non poteva soddisfare apportato quasi un un contraccolpo per cui una certa di disincanto sul sull'azione del potere giudiziario e poi da lì come dire un un cercare di individuare tutte quelle implicazioni negative di un controllo di legalità diffuso
Sul potere
La ma la mafia non è altro che l'illegalità che si fa potere
E quando ai da da da combattere un centro di potere
Il il il compito della giurisdizione diventa assai più complicato non è la legalità frantumate frammentata nelle individualità singole mai la illegalità che in qualche modo si struttura a centro di potere contrastante con lo con la giurisdizione espressione tipica del del potere dello Stato ora io quello che ho che noto è e e ha mille ragioni non non e credo che in qualche modo passino anche sulla testa di chi oggi si fa portatore di riforme costituzionali che sembrerebbero rispondere almeno nel discorso che si fa
In con una certa superfacilità questa ingerenza questa invadenza questi eccessi della giurisdizione è proprio questo cioè non abbiamo sacra Lisato
La l'Antimafia
Come dire isolata all'interno di quella di quella categoria su cui nessuno pensa di di di assumere atteggiamenti di flessibilità normativa tutto il resto invece la magistratura che si fa e la giurisdizione che si fa in qualche modo ostacolo impedimento per la risoluzione dei problemi collettivi
Ma come hanno detto già la mafia non è né un problema dei magistrati o solo dei magistrati non è un problema soltanto della giurisdizione non può pensarsi di con fare un serio contrasto di legalità mafiosa abbandonando altri settori del contrasto diciamo alla illegalità quella bisogno del bisogno di cui parlava il professor lo Giudice e la migliore come dire rappresentazione la necessità che il controllo di legalità sia fatto sia fatto a tutto campo con lo stesso rigore con la stessa intransigenza il che non significa con invadenza cieca e arbitraria del potere giudiziario quello che sta passando e che sia in qualche modo sedimentato e su cui bisogna invece tentare contro una contro narrazione
E che il potere giudiziario se siamo d'accordo in una Democrazia che ha superato
Come dire
Le vesti dello stato sociale di diritto del momento della promozione con tutte le difficoltà degli anni settanta ottanta novanta della promozione dei diritti in un mostro Democrazia liberista
Può ancora giocare un ruolo di promozione del delle garanzie e delle libertà oppure deve arretrare per dare spazio ad altre accorsa
E allora se c'è una riflessione da attualizzare
E che si parla molto di Giovanni Falcone ma se oggi Giovanni Falcone con quel tipo di interpretazione del ruolo fosse tra noi
Forse non sarebbe ha scritto a quel campione dell'eroismo della legalità a cui molti oggi guardano perché io proprio in Giovanni Falcone vedo quel modello che oggi non sarebbe come dire accettato visitato
Due settimane fa il cosiddetto boom Pierino il museo Falcone Borsellino creato costruito sulla buona volontà dei singoli perché la sua azione magistrati ha deciso di come dire finanziare quell'esperienza eh
Coloro che mi hanno guidato ex collaboratori in pensione ovviamente di Giovanni Falcone in quella in quella nella visita molto toccante molto emozionante di quelle due stanze ricordare che il procuratore di allora disse o
All'aggiunto ora non mi ricordo se era forse era ancora lì al al giudicato distruzione insomma
Di dare di sommergere Giovanni Falcone di piccoli fascicoli di piccole questioni per evitare che cercasse ciò che non c'era ciò che non si trovava la mafia
Era annidata e come dire inglobava la società di Palermo del di Palermo e non solo di Palermo è un'azione di contrasto che andasse oltre lo smaltimento del fascicolo
A cui tutti potremmo attendere senza con questo irritare altri non era come dire il compito che poteva svolgerà un magistrato che voleva attuare quel modello costituzionale di giurisdizione
La sua e lo al suo lavoro fu vissuto con insofferenza con grande insofferenza perché cosa cerchi
Quell'azione di contrasto smuovere ma equilibri consolidati era in qualche modo vista come un'azione come dire che alterava addirittura l'economia poteva essere pericolosa c'erano molti interessi economici col patrimoniali
Che allignano all'interno del fenomeno mafioso fu questa la sua la sua capacità oltre come dire l'avanguardia culturale nella nostra professione di aver visto ciò che i suoi Contemporary non riuscirono a vedere ma difficilissimo essere contemporanei col proprio tempo non tutti sono l'altezza Luís lo furbi vide ciò che oggi noi sperimentiamo quotidianamente
Ma quello che il suo modello di magistrato fu quello cioè cercare di nonna soddisfare come dire il l'attesa burocratica
Della smaltimento dei faceva e dedicarsi ad un lavoro improbo che probabilmente era visto come impervia i tempi di risorse e lui mi disse
Lui non solo lui ma anche Borsellino misero su una una banca dati con gli strumenti informatici di allora fa paura sono tutti lì
In questo in questo museo la la capacità di raccolta dei dati e e e chi gestiva gli uffici giudiziari di quel tempo si chiedeva ma perché lo fai sta sprecando tempo se non addirittura qualcuno individuando il pericolo che non bisogna scavare troppo io credo che il compito della giurisdizione della controllo di legalità e della giurisdizione perché io non li non li di società in mai deve e possiamo tollerare il pericolo questo diventi un discorso autoreferenziale la magistratura che coltiva i suoi eroi che commemora i suoi eroi e che lasciata fuori dalla porta il discorso come dire sulla funzione della della giurisdizione che che come sappiamo è non è affidata solo ai magistrati questo è una chiamata come dire ad un altro alleanza culturale di tutte le forze che sono avamposto nel controllo di legalità i giuristi teorici e pratici
Perché io credo che non non è un discorso che si può consumare sulla lettura degli atti degli ultimi atti di questo o di quel governo di questo di quella maggioranza e in crisi un modello di di altri setto
Tra i poteri dello Stato alla luce di nuovi bisogni di nuovo modo di concepire la nostra democrazia che non è più quella di quel tempo con tutte le su in tutti i suoi periodi bui con tutte le sue le nefandezze di allora avevamo mille problemi però non no noi non viviamo lo stesso clima culturale ed è questa oggi la sfida più grande
Difendere quei valori per chi ci crede io credo che ancora la nostro assetto di giurisdizione abbia molto da dire la con mostra Costituzione anche nel titolo quarto
Abbiamo ancora una forza progressista che non merita
Di farla e non e non consentirebbe di metterla in metterla da Cantù questo per accennare alle riforme dell'oggi ma lo spirito del tempo e quello del contenimento del giudiziario che non significa liberarci
Come
Dal da un'autocritica che sempre dobbiamo esercitare consapevole
Perché siamo tutti come capaci di sbagliare prima ancora che di difendere cambi meglio le nostro il nostro mestiere ma questo non può mettere in discussione un problema di assetti istituzionali questa è la confusa forse riflessione che mi viene da fare oggi una commemorazione che ci dia di nuovo il senso
Di quell'impegno e il senso vivo che come dire ci faccia a raccogliere il testimone da quelli da quegli eroi del passato grazie
Grazie grazie davvero presente Santa Lucia per la sua presenta tanto che è stato tutt'altro che confusa in realtà gli spunti di riflessioni
Ma era sistematica sono sono tanti e credo che si sia innescato quel dialogo a cui a cui facevamo riferimento di Bill permetto prima di proseguire con i nostri interventi di i sottili era alcune avvertenze secondo me incredibilmente preziose che si possono trarre la la l'intervento del dottor Santa Lucia una la conosciamo bene perché in qualche modo si reitera ogni anno che il rischio se no in realtà la pratica della strumentalizzazione della figura di Falcone di quell'esperienza
A prescindere dalle dalle dal dai dai dai luoghi da cui proviene questa strumentalizzazione
E secondo me ha ragione otto Santa Lucia quando sostiene che al di là delle intenzioni può la strumentalizzazione e figlia della scarsa capacità di contestualizzare appunto quell'esperienza
E e nel momento storico istituzionale preciso credo che però le chiavi di lettura che ci ha fornito al dottore Santa Lucia siano fondamentali per leggere oggi l'esperienza della lotta nei confronti del fenomeno mafioso e credo che questa opposizione alla lettura emergenziale sia fondamentali credo che metodologicamente questo sia uno degli avvertimenti le avvertenze più più precise e perché e dire che la mafia non può essere letta o non può essere al centro dell'agenda solo quando rappresenta un emergenza significa cogliere in profondità
Il senso del fenomeno mafioso e dire proprio in coerenza con con le col con i tanti interventi su questo punto di Giovanni Falcone che appunto ha letto sempre questo fenomeno comunque romano tra ritratti ovviamente che ha dei tratti culturali perché non leggerlo come un'emergenza significa enfatizzare il rapporto stretto che esiste con la cultura della legalità e quindi con tutti quegli attori che qui sono oggi riuniti che in qualche modo hanno il compito di veicolare questa questa cultura non soltanto quando l'atto la condotta da prendere in contrazione ha un rilievo tipicamente mafioso ma quando ha un rilievo che non in un modo o nell'altro veicola
Atteggiamenti mentalità modi di essere che sono coerenti con con diciamo la la lo spirito ahimè ahimè mafioso e poi credo che ci sia stato uno spunto veramente importante che mi verrebbe da dire sarebbe e dovrebbe essere oggetto di una riflessione ancora più ampia ma penso di poter anticipare che non a caso noi alla fine del mese di giugno terremo un convegno dire molto importante proprio sul tema della separazione dei poteri perché credo che che sia questo fu sul piano istituzionale il il il discorso che è stato sollevato dal dottor Santa Lucia perché è un discorso di carattere generale fondamentale innanzitutto perché parte da un presupposto che io condivido totalmente questa idea
Del magistrato non come eroe che deve moralizzare come protagonista di una moralizzazione ma come invece in terra
Rete di principi e valori che non sono soggettivi non sono personali ma sono ordinamentali
Piaccia o meno a me francamente piace il nostro ordinamento è un ordinamento che dal punto di vista valoriale morale e caratterizzato traccia una strada e chi serve lo Stato a diversi livelli è tenuto a fare in modo che la sua attività sia coerente con questi principi
E e questo mi sembra una precisazione davvero importante che permette di comprendere io sono d'accordo come ancora oggi anche se siamo in una fase diversa dall'uso alternativo del diritto da altre esperienze del passato vi sia un ruolo fondamentale del potere giudiziario sono totalmente d'accordo nell'ambito la promozione delle garanzie dei diritti
E quindi se vuole se vogliamo sullo sfondo di un'autentica cultura della giurisdizione perché perché il nostro è un Paese che rispetto al programma costituzionale
Vede ancora oggi delle mancanze evidenti e ancora un programma da attuare è appunto nel rispetto delle prerogative dei compiti delle funzioni
E credo che il ruolo del potere giudiziario sia sicuramente questo quello di fare in modo che che queste garanzie previste dalla Costituzione a tutela degli individui siano siano garantite è chiaro che il tema di fondo e che è stato assolutamente sottolineato e che mi sembra interessante anche sottoporre poi immediatamente al nostro successivo relatore riguarda appunto l'assetto istituzionale perché come ha ricordato il tuo santo Lucia non veniamo da decenni che in un modo o nell'altro a prescindere dalle nostre opinioni hanno messo in discussione una forma di equilibrio
è stato citato il caso di Tangentopoli che ha avuto un rilievo rispetto a questo a questo rapporto tra poteri dello Stato e quindi credo che che avere anche questa consapevolezza sia un modo anche di di di rispondi tenere conto di quella riflessione di quel suggerimento del dottor D'Amato
Rispetto alla necessità di aggiornare le nostre le nostre categorie evidente che tutto quello che ci siamo detti e assolutamente rilevante anche per chi dire in maniera prevalente svolge la funzione dell'avvocatura c'è svolge una funzione che ha un rilievo pubblico essenziale io Conco presente per miglio
Come dice l'uso spesso ma facciamo coppia fissa nei nei convegni e nelle negli appuntamenti e quindi dialoghiamo spessissimo oltre che a ad aver dato vita tanti altri dialoghi situazionale i è e sottolineiamo devo soltanto più volte come rispetto al tema giustizia e libertà la il ruolo dell'Avvocatura si è fondamentale perché realtà l'amministrazione della giustizia in uno stato di diritto non può essere neanche pensata senza la funzione e il ruolo dell'avvocatura perché insieme agli altri a tutti gli altri attori contribuisce a rendere
Cosa viva e non meramente teorica quella cultura della giurisdizione che alla base della tutela dei diritti di ciascuno
E contro l'esperienza del passato che invece questa cultura questi diritti hanno spesso messo in discussione quindi con grande piacere do adesso la parola all'avvocato Andrea Mascherin avvocato al foro di Udine è già Presidente del Consiglio Nazionale Forense grazie
Allora io ringrazio la dottoressa Boran finta e Paolo Vermiglio per il coinvolgimento questo evento
Saluto anche Giovanni Arena che è stato consigliere nazionale assieme a me Paolo lo devo ringraziare anche perché ne ha definito una delle menti più lucide l'avvocatura rassicuro tutti l'Avvocatura non è così malmesse
Sa molto meglio più di quanto abbia detto Paolo Vermiglio
Io direi che tutto quanto è stato detto finora da né sicuramente degli spunti importanti
Il il presidente IMI cali e ha detto una cosa interessante no a alcuni alcuni trentadue anni fa hanno assistito ai fatti
Indiretta quindi laburista il motivo se è stato così vento fattuale dei particolari del evento si dice che la memoria collettiva duri trent'anni un grande evento un grande personaggio rimane nella memoria collettiva per trent'anni qui incomincia la diluire probabilmente è proprio un concetto di diluizione dei particolari dei passaggi e come osservava presidente Santa Lucia che ha letto devo dire molte cose condivisibili
A questo punto si rischia proprio di passare da quello che un evento fattuale storico vissuto emotivamente col passare del tempo delle generazioni si corre il rischio di andare a isolare una figura sicuramente correttamente e giustamente che diventano unico una che diventa l'eroe no poi Brecht diceva poco a quel paese sfortunato quel Paese che ha bisogno di eroi Paolo Vermiglio detto non siamo eroi ma io credo che su questi concetti assieme al titolo Giustizia e Libertà condivido anche quel professore cadetto giustizia e libertà è vero è vero che questo probabilmente c'è giusti parlato di Falcone partiva Giustizia e Libertà e libero arbitrio
Ora io non sono in grado culturalmente di sostenere la differenza se non in maniera molto povera tra libertà libero arbitrio allorché è stato se Polito oggetto di grandi discussioni filosofiche ma sappiamo che mente la libertà è quella tra un po'ci concede l'ambiente in cui viviamo e condizionamenti in cui ci si troviamo e il condizionamento per esempio la terra mafiosa con radici della in cui comunque la mafia era d'inizio condizionamento forte che limita la libertà di di espressione dei propri nei diritti mete libero arbitrio di una scelta interiore che con l'avvento del cristianesimo e qui le vengo anche a quello cadetto professor giudice
Viene quasi contrapposto il bene e al male non è la scelta brandito tra il bene e il male prove solo giudice non a caso ha fatto riferimento di valori distorti da parte della cultura mafiosa e quindi volendo qui semplificare tra il bene e il male nel momento in cui una un personaggio come Falcone ma quadretto presidente Santa Lucia con Falcone comprendiamo foto una serie di passaggi e di momenti
Nel momento in cui Falcone scegliere il proprio interno
Di poter morire di poter andare in contro la morte certamente una un'opzione che Daloui non desiderata né e desiderabili ma li esercita
Con quel coraggio
Con rabbia ove la radice di avere cuore di ricco arancio esercita quella e opzione propria che non tutti siamo chiamati se Dio vuole peraltro a esercitare allora è verissimo quello che ha detto il presidente Santa Lucia usciamo dalle dall'idea della dalla figura iconica dalla figura eroica dal simbolo che è tale ripara Falcone e rimarrà per la collettività
Non anche qui somme d'accordo non è
Una un'icona un simbolo della magistratura ma di molti sistema culturale di contrasto certo tipo di criminalità devo devo anche precisare che chiaramente io vengo
Dal Friuli vengo dei confini dell'invero e con la non sono certamente un esperto di mafia poi prima filologico credo Abbondio nostro nel nostro Paese quindi non ho questa conoscenza del sistema
Però come come è stato osservato
Della mafia in qualche maniera si crea si costruisce un proprio ordinamento che viene contrapposto no all'ordinamento e statale e allora quando tu hai parliamo di Giustizia e Libertà
Parliamo per voler attualizzare anche qui vengo dietro al presidente Santa Lucia dobbiamo fare riferimento al momento attuale del concetto la definizione di giurisdizione
Per giudiziariamente poi intendesse isolato lo solamente la fase giudicante la fase processuale ma insomma l'insieme del sistema no che per quel che riguarda il penale che riguarda le indagini ma non dimenticando mai che la giurisdizione non è solo processo penale la giurisdizione
Processo civile processo mi sa Pio processo tributario
La giurisdizione è e qui si collega anche magari importante il titolo è e deve essere spazio di libertà spazio di libertà libero ed è questa la Gad la grande scommessa che secondo mezzi deriva da quell'esercizio del libero arbitrio da parte di Falcone che ha rinunciato al al momento supremo non esercita la libertà perché quando tu va incontro alla morte sapendo di andare incontro alla morte certamente rinunce per eccellenza alla e libertà
Ecco dobbiamo puntare sulla giurisdizione con come questo concetto spazio di libertà libero libero da condizionamenti libera pressioni esterne e qui viene il il tema grosso di attualità
Che cosa intendiamo oggi come oggi per giurisdizione rispetto a quella che è la costruzione costituzionale che ecco un elenco di libertà manda al principio di uguaglianza e poi tutte le libertà personali per tali pensiero è un elenco di libertà ma lei oggi
Cosa intendiamo rispetto anche ai tempi di Falcone come giurisdizione dice giustamente ancora volto presidente Santa Lucia ma la giurisdizione dello stare attenti ma non collocarla come un patrimonio del potere e giudiziario o come un ambito di esercizio delle potere del giudiziario
Condivido questo perché il rischio nel momento in cui lo costruiamo una giurisdizione uguale al potere giudiziario inevitabilmente andiamo incontro a rischio che la limitazione di questo potere
Diventi inevitabile venti percorribile e diventi anche uso il termine con attenzione e condivisibile
Perché quello che la nostra Costituzione vuole sì la separazione dei poteri ma vuole anche il controllo di questi poteri controlli che sono anche interni e poteri stessi ora nessuno farebbe l'avvocato se in presenza di un magistrato non lo tollerano dipendente lo avrebbe un senso la nostra professione evidentemente ma nessuno potrebbe pensare di accettare un'idea di giurisdizione esercizio esclusivo del potere e giudiziario perché a questo punto si si va incontro alle e pericolo di un passaggio autoreferenziale paternalistico
Laddove un potere dello Stato in questo caso il potere e giudiziario indaga assolvere accusa fa tutto da sé no la giurisdizione come costruita dalla nostra Costituzione e come richiede adesso per difende l'autonomia e l'indipendenza dei propri operatori quindi a iniziare dalla e magistrature cosa di più compresso del potere giudiziario
La divisione è costruita dalla nostra costituzione attraverso alcuni soggetti che si distaccano dal potere politico al potere e amministrativo
E che sono in grado di contrapporsi Panerai dialettica maniera corretta contrapporsi tecnicamente non ovviamente politicamente o ideologicamente all'esercito degli altri Poteri ora come fa una giurisdizione ai sia autonoma e indipendente dal potere politico dal potere amministrativo ma poi adesso
I poteri si moltiplicano il potere mediatico il potere economico
Se dovessimo fare un elenco oggi come oggi è tempo di Falcone questo problema no preventivo si poneva quali sono i pochi i pericoli che corre a giudizio della economica azione delle della giurisdizione si ragiona per economia
I diritti devono essere di diritti economicamente conveniente da tutelare tutto ciò che è debole economicamente va in qualche maniera sacrificato l'efficientismo esasperato e quindi la burocratizzazione della della giurisdizione rinunciamo alla qualità rinunciamo anche alla giusta riflessione
Alla ragionevole durata del giusto processo non del processo e abbracciamo un concetto di efficientismo per che la giurisdizione si misura in pile queste ai tempi di Falcone non accadeva
Guardate quante quante riforme vengono fatte anche in maniera in sede processuale dei ministeri dell'Economia appunto al ministero della giustizia o delle professioni e ministero dell'Economia che tanto qua tante volte esercita questo tipo di interventi
C'è una legislazione anche estremamente caotica strumenti e complicata che apriamo indigenza di interpretazione e anche qui poi il tema dello sforamento del magistrato dai dai suoi limiti interpretativi per diventar quei creatore di non di diritto ma di norme anche questo è un tema estremamente né attuale e quindi i pericoli che corre l'ha giurisdizione come spazio di libertà e come garante di libertà solo sicuramente diversi rispetto a quelli dei tempi di Falcone
Essi la giurisdizione dunque se non la abbracciamo come una casa comune
Dove c'è un potere
Che è quello giudiziario che è e deve essere un potere giudiziario costituzionalmente ovviamente nel rispetto delle norme costituzionali
Ma che al proprio interno uno e controllore un equilibratore un contro non potere perché l'Avvocatura non è un potere non resistente un esistente tecnico forte
Perché solo se noi diciamo a concepire in questa maniera la giurisdizione noi evitiamo che questo equilibrio richiesto al potere giudiziario ha esondato mai sondato sappi potremmo parlarne per per secoli
Sua sorella concepiamo così la giudizi a Mondo diciamo chi equilibrati controllate
La il potere giudiziario è all'interno della giurisdizione il soggetto tecnico del potere tecnico chiamiamolo così che l'avvocatura
E dobbiamo incominciare a ragionare su una giurisdizione autonoma indipendente non solo e non tanto sull'avvocato Toma dipendente sul magistrato torme di pendente che sono evidente esigenze ma che poi devono fondersi in un'idea superiore
Di giurisdizione autonoma e indipendente ha così non riusciamo a costruire questa idea di giudizi a ore di giurisdizione
Andiamo anche oltre secondo me l'esercizio di quello che è l'attività giudiziaria in senso stretto perché andiamo a costruire un modello sociale
Dove viviamo e chiudo questo passaggio in un Periodo dove l'hanno detto in tanti da questo può la Società del rischio la Società dell'incertezza la Società della paura perché non si sa perché possano essere le guerre le problematiche climatiche le le pandemie e c'è grande incertezza c'è grande paura che facile governare i popoli facendo pressione sulla paura
Ed è facile governare in questi
Periodi di popoli
Rinunciando a un'idea corretta di dialettica ma agendo per pressioni psicologiche e terminologica
La dialettica come intendiamo Rita dalla giurisdizione al di fuori dell'audizione non esiste più c'è solo contrasto conflitto slogan rosse
Passati assertivi non c'è più nulla confronto di idee rispetto delle idee altrui e soprattutto a quello che manca eh l'esercizio del dubbio allora se voi pensate
Rispetto delle altrui esercizio del dubbio
E sintesi poi per evitare il conflitto sociale questa è la giurisdizione
Noi dobbiamo andare oltre quello che ruolo della giurisdizione a mio avviso e per questo bisogna davvero e riuscire a individuare una maggior sintesi nei rispettivi ruoli tra magistratura e avvocatura che manca in questo momento non è ancora perfezionata
Al di là di quello che si dice De Mita abilmente nei convegni dove dobbiamo assolutamente arrivarci non per i nostri ruoli ma per le linee dell'interesse della collettività
La dizione deve diventare il modello da esportare in una società che sta perdendo l'idea della dialettica del confronto e le rispetto al Trulli
E quindi che sta affermando la violenza verbale e la delegittimazione delle l'avversaria proprio riuscirà a fare questo a portare questo modello perché questo il modello che garantisce poi libertà anche dei rapporti sociali libertà di scelta per esempio teatro si va più a votare
Ma è su cosa voti non ci sono più i contenuti no su qui votare
Per cui è anche difficile scegliere ecco esportiamo questo modello e al di fuori del del nostro ruolo tecnico e faremo un qualcosa di più
Quel qualcosa di più che in qualche maniera Falcone voleva fare cioè restituire la libertà dal condizionamento mafioso alla collettività Non siamo eroi non servono eroi è vero ma per fare questi passaggi di Sal per metà che rinunciare alcune posizioni alcuni pregiudizi alcuni posizionamenti per questo ci vuole coraggio ci vogliono anche delle guide illuminate adesso dotte presidente Satta Lucia si è illuminato meno insomma
Auspico per quello che lo conosco ritengo che potrebbe essere sufficientemente illuminato per guidare questo passaggio ulteriore
Diceva Dundee era un avvocato no non tutti lo sanno ma cambierà un avvocato c'entra nulla con questo Santa Lucia con presidente Santa Lucia commedianti
Ma Dante diceva impossibile dall'aver paura
Ma quando la causa è giusta bisogna saper vincere la paura ecco le nostre toga e solo a questo sono il simbolo di una causa giusta
Grazie avvocato maschi a proposito dominazione io trovato illuminanti molte delle sue delle sue riflessioni in bravo professore fra grazie grazie grazie a lei ma mediche Basile perché questa idea Kelly dopo la doccia così chiaramente mostrato della giurisdizione io credo davvero che come assottigliato più volte ha concluso il suo intervento rappresenti un paradigma che vada al di là poi dell'esperienza giuridica c'è un paradigma sociale
Appunto giurisdizione come spazio di libertà e quindi come luogo in cui ovviamente c'è un potere costituzionalmente sancito
Ma ci sono altri attori altrettanto costituzionalmente sanciti che cooperano affinché la giurisdizione posto
Funzionare è una rappresentazione della giurisdizione mi verrebbe dire come pratica cooperativa e non è assolutamente lontana dall'idea costituzionali io credo che sia molto vicino all'idea costituzionale perché non bisogna interpretare qui so che andiamo a ragionare su questioni tecniche ma ovviamente parlando rimaneva molto generica non bisogna interpretare il principio del contraddittorio come il principio del conflitto il PG quel contatore non è principio del conflitto
è principio di
Dialettico di confronto tra rappresentazione dei fatti e interpretazioni delle norme ovviamente che poi vengono vengono poste dinanzi a chi terzo autonomo indipendente è chiamato a giudicare ma più è libero l'esercizio di questa funzione all'interno del contraddittorio
Migliore potremmo dire sarà la giudice la la dalla decisione perché Sara figlia di una migliore più ampia rappresentazione dei punti di vista degli interessi in gioco poi dipende ovviamente dal settore di cui parliamo e comunque delle delle delle vicende tra l'altro io movente non non riesco a a resistere alla tentazione perché questa riflessione nel senso buono del termine di provoca molto
Questo di fatto corrisponde anche in maniera diciamo alti tipica alla all'idea originaria della giurisdizione
Voi sapete bene che nelle tragedie greche spesso si trovano delle dei significati culturali essenziali che guarda caso riguardano la nostra cultura che quello occidentale e sapete bene che da questo punto di vista se dovessimo individuare una tragedia anzi un ciclo di tragedie realtà una trilogia che dà senso al all'idea stessa della giurisdizione queste l'Orestea ma nell'Orestea quando appena
Impone perché comunque era una divinità quindi non era proprio democratica nel senso stretto del termine
L'istituzione della Rocca con l'istituzione del tribunale non la norma impone come come tecnica meramente giuridica di risoluzione delle controversie è il lo lo strumento per superare l'idea della giustizia come vendetta
Coincide con l'idea stessa della polis non può esistere la polis senza una giurisdizione in cui e questo lo troviamo appunto in Eschilo in cui si afferma già in Eschilo l'idea del contraddittorio perché Apollo difende Oreste le Erinni
Incarnano la parte dell'accusa e la giuria guidata da Atena rappresenta l'idea della terzietà ma con una logica sociale profonda superamento della violenza come mezzo di risoluzione delle controversie individuazione della parola dialettica
Su posizioni di parità come strumento per risolvere le controversie in modo tale da rafforzare legame sociale da mantenere legame sociale credo che sia veramente coerente con queste radici culturali
Questa questa visione sebbene come lei assottigliato più volte i rischi invece che simpatizza sino le dimensioni conflittuali
L'autoreferenzialità questo significa anche però e chiudo voi significa anche intendere dal tutte le parti il contraddittorio non come un principio di natura formale Compass saggio così da consumare ma come il luogo dell'ascolto
Per antonomasia da parte del giudice del
Delle diverse e la sintesi come come la nostra Costituzione peraltro perché andavano veramente culture opposte che fanno sintesi e lo fanno piuttosto bene insomma non a caso Salomone quando chiede chiede chiede addio
Il dono e poi diventa per antonomasia il modello del giudice
Non chiede potere non chiede ricchezze chiede un cuore che sappia ascoltare quindi è chiaro che in contraddittorie ora funzionale a un ascolto che poi è condizione della disputa visto che ci sono anche costretti a una visti Renzo trenta secondi proprietà secondo me
La grande riforma costituzionale quella veramente importante
E quella di rafforzare in Costituzione la figura dell'avvocato
Non indebolire eventualmente altri figure ma rafforzare la figura dell'avvocato perché c'è il diritto di difesa che è costituzionalmente riconosciuto ma non è previsto che sia l'avvocato il titolare del diritto di difesa queste previsto da leggi ordinarie ecco se ne mettiamo in costituzione l'autonomia e l'indipendenza dell'avvocato sarà lei l'altro mitezza del magistrato quella grande rivoluzione della perché lì si crea l'idea di una giurisdizione autonoma rispetto ad altri che e condizionamenti esterni
Su questo io ho sempre trovato e chiudo
Diciamo
Non lo non lo stile la magistratura non non lo stile bah disinteressata assolutamente al tema
Attenzione perché per l'avvocatura l'autonomia libertà della magistratura è sacra e perché altrimenti non faremmo questo lavoro
Non altrettanto dal punto di vista delle manifestazioni esterne la autonomia le dipendenza dell'avvocatura risulta ANMIL viste le manifestazioni esterne sacra per la magistratura
L'avvocatura subito tanti attacchi anche da dei sistemi economici mercatisti si somma che è inutile che ci
Soffermiamo
Ecco nelle l'appello che faccio all'illuminato presidente Santa Lucia e e questo ogni tanto pensiamo anche quanto pesi l'autonomia di dipendenza e la difesa della avvocatura nell'autonomia del dipendenza della magistratura
Grazie grazie grazie ancora affidarsi ancora se ci sono
Se ci sono rapidamente delle battute a riscontro sarebbe opportuno visto il taglio che abbiamo voluto dare ovviamente o interventi molto brevi
Assolutamente
Ma parto dalla sollecitazione elaborato mascherine che peraltro Rabbo ha svolto un intervento
Molto in sintonia per il resto non presidente Santa Lucia spostando il fondo del dibattito sul rapporto la giurisdizione e gli altri poteri dello Stato l'omologo sociale la giurisdizione
Inserire ancor di più l'avvocato in costituzione beh quando predella quando sento parlare di riforme costituzionali non fanno un po'dell'idea che meno vago tocchiamo la Costituzione e meglio stiamo
Nel caso specifico io credo che l'avvocato in costituzione ci sia già eccome non possano non esserci dall'articolo ventiquattro
E nel giusto processo cioè il concetto stesso di giurisdizione
Attraverso la dialettica processuale non può che essere la dialettica processuale tecnicamente qualificato e preparata e quindi il ruolo dell'avvocato secondo me
Non può non esserci
Ma le riflessioni più generali sul rapporto fra
Giurisdizione altri poteri dello Stato che ha preso le mosse tutto sommato alla consegna c'è la lotta alla mafia non è questione sono dei magistrati e delle forze dell'ordine ma è una questione generale che riguarda tutti i cittadini in ma che riguarda tutte le istituzioni
Porta a un'altra riflessione di un sistema ormai inceppato in cui manca come dire proprio quel coordinamento tra le funzioni tra i poteri dello Stato che è alla base della
Come dire la concezione della struttura organizzativa della nostra società parto da un esempio recentissima sentenza della Corte costituzionale
Che si è dovuto occupare di in casa incredibile e che fa riflettere
Partiamo da si tratta di un del reato di rapina impropria
La rapina è un reato odioso un reato spia della mafia è un reato di grandissimo allarme sociale nessuno di noi si auspica mai di rimanere vittima di una rapina e come tale da punire assai severamente
Un tribunale sollevare se legittimità del seicentoventotto codice penale sì secondo comma
Perché per una rapina in un supermercato
Sentenza ottantasei nel due mila ventiquattro accanto ma è già nota all'ufficio
E incredibile due persone vengono arrestate in quasi flagranza perché hanno fatto una gravissima rapina in banca in insomma il mercato hanno rubato tre panini uno spazzolino e una lattina di tonno e vengono arrestati dalle forze dell'ordine nelle vicinanze supermercato mentre stanno mangiando il panino colto
Il magistrato solleva questioni di legittimità costituzionale perché la legge
Non gli consente di infliggere una pena inferiore a cinque anni
E quindi so della questione di legittimità costituzionale che la Corte costituzionale accoglie nella parte in cui non è prevista l'applicazione
Delle attenuanti nel caso trattandosi di fatto di lievissima entità perché chiamo questo episodi
Perché c'eravamo di fronte a una schizofrenia ormai istituzionalizzata nella quale il parlamento non dialoga
In tanti casi non il buon senso e con la e con la Costituzione
Con la magistratura e con gli altri poteri dello Stato applicando sanzioni esemplari facendo diciamo propaganda giudiziaria su fattispecie di reati che invece la cui gravità è indiscutibile ma che andrebbero come andrebbe offerta una graduazione di interventi sanzionatori concreti perché il Parlamento non si fida dei magistrati i magistrati non si fidano dell'amministrazione pubblica agli amministratori pubblico anzi rione dell'uno e dell'altro e alla fine il cittadino non si
E non si fida di nulla la Corte Costituzionale mai da decenni e così diciamo copriamo tutti i governi possibile immaginabili destra sinistra centro con tutti
L'arcobaleno la Corte costituzionale interviene sistematicamente demolendo i gli automatismi sanzionatori perché solo un come dire un allo un adeguato un'adeguata valutazione del caso specifico può portare a valle di quella dialettica processuale che che nella giurisdizione senza la quale giurisdizione non è giurisdizione ma esercizio di poteri del puro e non hanno nulla in comune con la giustizia e con una costituzione liberale e democratica come la nostra non sarebbe tale ecco allora che non solo il padre il contrasto alla mafia desse un patrimonio diffuso ma anche quella di a me dinamiche dialettica fra i poteri dello Stato deve tornare a essere pienamente in in rapporto al disegno costituzionale senza la quale il sistema impazzita sempre di più avremo poteri contrapposti
E potrei contrapposti non portano ovviamente a nessuna a a nessun inveramento del disegno costituzionale non porteranno né alla giustizia e quindi tanto meno alla libertà
Grazie per essere inserita vetrata ripreso il tema anche dell'assetto dei poteri che era stato appunto prima
Indicato dalla presente sotto lo chapiteau adesso la parola se sì ma io renda fanciullo solo una battuta siamo già come dire signora molto avanzata io sono intanto felice che si sia
Colto dall'esperienza di Giovanni Falcone un discorso sulla giurisdizione cioè a vi siamo partiti da un'esperienza inquirente investigativa pure e abbiamo oggi trovato una convergenza di attualizzazione di quell'esperienza né in un discorso sulla giurisdizione questo mi sembra
Passo avanzato del convegno che un i convegni sono utili
Perché oggi il problema ecco come dire di sensibilità culturale non è un problema che si affronta sempre solo tra tecnici bisogna e la cultura deve diffondersi dei convegni
Costano fatica bisogna spostarsi ma servono e quindi una primo passaggio importante secondo me è questo la giurisdizione nella sua unità poi io sono d'accordissimo con quanto dice Andrea mascherina non sono illuminato ma sono d'accordo io io io non so se sia necessario metter mano alla Costituzione ma qui arretro non per disattenzione e disinteresse ma perché anch'io ho paura in questi momenti
Di disc discorsi di di revisione costituzionale
Che come dire penso che che tante risposte le possiamo trovare anche senza manipolare il testo bisogna in qualche modo averne maggiore rispetto quando lo abbiamo fatto credo che nelle ultime esperienze dal titolo e quinto in poi non abbiamo dimostrato di essere all'altezza
Di chi quel testo ha costruito quindi io non è disattenzione cautela ma tutto il discorso che sta a come dire in premessa a quella a quella in richiesta di inserimento dell'avvocato in costruzione e lo condivido tutto io credo che la giurisdizione debba avere in un richiamo come dire che è stata la mia premessa
Ad una cooperazione ad un'alleanza diciamo tra giuristi teorici e pratici la sua migliore rappresentazione perché oggi invece il tentativo o la tentazione un po'superficiale e un po'come dire rozza e quella di superare alcune criticità
In un modo che secondo me non è quello che dobbiamo che dobbiamo percorrere ci sono i problemi io credo che non per essere autosufficienti ma perché per il modello cooperativo
I giurisidizione costruito dalla nostra costituzione gli strumenti siano altri e su quelli io faccio ostinatamente appelli
Momento di dialogo e di intesa tra alterata dal presente Santa Lucia e il l'avvocato già presidente
E maschili sia molto interessate sono dei tanti Effetti e poi prodotti e doni di questo come dice l'avvocato maschio con l'aggiungere qualcos'altro in conclusione
Sì quello sì siede Santa Lucia è illuminata tornate ancora un punto in anche ancora un passeggino alle prese dovuta però insomma
è sulla strada giusta sulla strada giusta
Io vi ringrazio ringrazio tutti possiamo concludere oggi la nostra giornate come ha ricordato il presidio Santa Lucia
Dal ricordo di Giovanni Falcone della strage di Capaci e dalla dalla riflessione sulla contrasta la timida organizzata come avete tutti potuto notare scaturita una riflessione di carattere molto preciso sul senso anche sociale ed etico della giurisdizione credo che questo sia uno dei migliori modi per ricordare quanto è accaduto tanti anni fa grazie a tutti galla forse aveva